Home Serie Tv Fosse/Verdon, su FoxLife una lezione di spettacolo dal passato (con due straordinari Rockwell e Williams)

Fosse/Verdon, su FoxLife una lezione di spettacolo dal passato (con due straordinari Rockwell e Williams)

Su FoxLife (canale 114 di Sky) Fosse/Verdon, la miniserie che racconta la vita professionale e sentimentale, tra film, spettacoli e sacrifici, del regista e coreografo Bob Fosse e dell’attrice e ballerina Gwen Verdon

pubblicato 18 Aprile 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 21:23

I sacrifici, la fatica, le ore di prove. Ma anche l’unione, i tradimenti, la sofferenze e soprattutto l’amore. Tutto quanto rientra dentro gli otto episodi di Fosse/Verdon, la miniserie in onda da oggi, 18 aprile 2019, alle 21:00 su FoxLife (canale 114 di Sky) e che compie un’operazione tra le più audaci di questa stagione televisiva, ovvero far conoscere alla nuova generazione una delle coppie dello spettacolo più appassionate, sia sulla scena che nel backstage.

E’ la passione a muovere principalmente la miniserie di Fx, tratta dal libro “Fosse” di Sam Wasson. Quella per il ballo e l’intrattenimento che muove i due protagonisti, ovvero il coreografo e regista Bob Fosse (Sam Rockwell) e l’attrice nonché ballerina Gwen Verdon (Michelle Williams); ma anche quella tra di loro, che nasce e cresce durante la collaborazione artistica tra i due.

La serie, così, viaggia su due binari: uno è quello del backstage, l’altro quello della relazione. Un intreccio che si complica ancora di più dai numerosi salti temporali, avanti ed indietro, pensati dai creatori della serie tv Steven Levenson e Thomas Kail. Flashback e flashforward che ricostruiscono, pian piano, tutta la relazione professionale e sentimentale dei due protagonisti.

Si inizia, però, dalla fine, dal 1987: Gwen sta andando a prendere Bob per la prima del revival del suo “Sweet Charity”. Da lì a pochi minuti, l’uomo avrebbe avuto l’infarto che lo avrebbe stroncato (la Verdon, invece, è venuta a mancare nel 2000). Una scena che non ci viene mostrata: da quegli attimo inizia il viaggio a ritroso, fino alla prima del suo film, nel 1969, il cui esito non fu quello sperato. Fosse, allora, decide di cercare subito il rilancio proponendosi come regista di “Cabaret”, che lo porta a girare a Francoforte.

Un altro viaggio nel tempo, però, ci porta via da quel contesto per avvicinarci al 1955, anno di uscita di “Damn Yankees”, rivisitazione moderna del Faust ed occasione di incontro tra i due. Fosse, ai tempi sposato con la ballerina Joan McCracken (Susan Misner), la cui malattia l’aveva già allontanata dalla scena, non riesce a resistere al fascino di Gwen. Tra i due esplode la passione, che resta segreta fin quando il coreografo non divorzierà dalla moglie.

Fosse/Verdon gioca su diversi piani temporali per cercare di rendere omaggio alle carriere ed ai ricordi della coppia: tanto acclamati sul palco quando sofferenti a riflettori spenti, Bob per la sua incapacità di restare fedele a Gwen e lei per l’affetto verso l’uomo che l’ha fatta soffrire.

La miniserie diventa un mosaico di eventi: un serie biografica che richiede però maggiore attenzione da parte del pubblico, che non deve limitarsi a seguire la storia, ma deve anche riuscire ad entrare nei ricordi dei protagonisti ed a ricostruire da sé una storia d’amore che passa anche per il difficile ambiente dello show business. Importante, in questo senso, la collaborazione di Nicole Fosse, figlia della coppia, come co-produttrice esecutiva.

Impossibile, infine, non fare cenno ai due attori protagonisti: Rockwell e la Williams sono alle prese con un’interpretazione da standing ovation, capaci di far dimenticare al pubblico di avere davanti due attori e di rendere omaggio e rispetto alla coppia intuendo i loro drammi personali. Anche grazie a loro, Fosse/Verdon è una miniserie che supera i confini del genere.

Fosse/Verdon, streaming

E’ possibile vedere Fosse/Verdon in streaming su Sky Go, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone.