Home Ballando con le Stelle Ballando con le Stelle, Selvaggia Lucarelli difende Suor Cristina dagli haters: “Siete contro i burqa e poi le dite di tornare in convento”

Ballando con le Stelle, Selvaggia Lucarelli difende Suor Cristina dagli haters: “Siete contro i burqa e poi le dite di tornare in convento”

La presenza di Suor Cristina a Ballando con le Stelle ha scatenato gli ‘analfabeti funzionali’. Ci pensa Selvaggia Lucarelli a evidenziare il doppiopesismo di (molti) ‘leoni da tastiera’.

pubblicato 14 Aprile 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 21:33

“Leggo sui social delle cose incredibili sulla partecipazione di Suor Cristina, tipo “Tornatene in Convento”, “Quello è il tuo posto”. Magari sono gli stessi che si spaventano tanto per il burqa degli altri Paesi e poi si scandalizzano per una suora che balla e canta!”

Selvaggia Lucarelli ‘difende’ Suor Cristina dai tanti attacchi che arrivano sui social da parte di chi contesta la sua presenza a Ballando con le Stelle. “Ma quanto siete vecchi! Lei invece mi restituisce un’immagine fresca, giovane delle suore” aggiunge la Lucarelli, che traccia, sia pur velocemente, il classico doppiopesismo di quelli che personalmente definirei non solo contraddittori, ma tendenzialmente vicini al profilo del classico ‘analfabeta funzionale’. Da una parte, infatti, fanno i paladini della libertà delle donne, etichettando altre culture come ‘maschiliste’ e mortificatrici del femminile, dall’altra magari partecipano a grandi incontri nella città di Giulietta e decidono cosa sia meglio per le proprie mogli, compagne, fidanzate etc, invitando la giovane sorella in Cristo a ‘stare al proprio posto’.

E così Suor Cristina si ritrova a ‘dover’ ricordare che la sua vita è scandita dalla preghiera, che inizia alle 6.30 del mattino, dalle iniziative del suo ordine, dalle attività con le scuole, cui ora si aggiungono le prove di Ballando, che lei ha sempre dichiarato essere un modo di diffondere il suo messaggio di gioia, preghiera, celebrazione di Dio.

Suor Cristina a Ballando con le Stelle 2019, la narrazione ‘modello Ciacci’

C’è da dire che Suor Cristina deve far fronte anche al ‘fuoco amico’ di Ivan Zazzaroni che continua a sostenere che la sua presenza in gara con un team in fondo non ha molto senso. Ogni sua votazione viene preceduta, di fatto, da un ‘disclaimer’, ovvero che per lui Suor Cristina non sta facendo Ballando, ma altro. “Mi mancano degli elementi per giudicare”, puntando essenzialmente sulla dimensione di coppia del ballo. Ma come l’anno scorso per la coppia Ciacci – Todaro, anche quest’anno la ‘sceneggiatura’ prevede un graduale avvicinamento al contatto tra gli ‘elementi sensibili’: finora, infatti, Suor Cristina e Stefano Oradei non si sono mai neanche sfiorati, con posizioni che vedono sempre Cristina accanto alle donne. E la scorsa settimana è riapparsa la scopa da spazzacamino che ha rappresentato il primo ‘contatto’ mediato tra Suor Cristina e il suo maestro.

Un avvicinamento progressivo al contatto, quindi, come fu l’anno scorso per la prima coppia omogenere del programma. E già nella terza puntata si è visto un movimento in avanti, incarnato dal commento della Presidente di Giuria, Carolyn Smith, che ha invitato il team a fare un passo in avanti, perché il momento per un contatto è ormai maturo. L’idea è che sia un gioco di ruolo perfettamente oliato, in cui la parte del ‘malamente’ sia toccata a Zazzaroni, che però nella parte sembra ci stia comodamente e senza sforzi. Il che ha un che di ‘pericoloso’ nel racconto di questa storia: l’ipotesi è che gli sia ‘toccato’ il ruolo del villain, utile a esaltare quello della protagonista, cosa che televisivamente e narrativamente ha un senso. Ma l’insistita ‘delegittimazione’ della partecipazione del team Oradei rischia di dar corpo a una contraddizione interna al programma che potrebbe minarne la credibilità e offrire una sponda agli ‘haters’. Cosa che, visti i particolarissimi tempi che stiamo vivendo (già molto diversi da quelli di soli 12 mesi fa), non aiuta…

Su certi giudizi alle esibizioni, poi, bisognerebbe aprire una valutazione a parte: va bene che una componente del ballo è la sensualità, ma le battutine, le allusioni, i commentini sulla bellezza, l’avvenenza di concorrenti e maestri (uomini o donne che siano) stonano, soprattutto quando non vengono accompagnati da ironia e leggerezza. E non tutti nella giuria di Ballando con le Stelle possono vantare questa dote. Ma questa è un’altra storia. Su cui torneremo.

 

 

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