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Edoardo Raspelli sostituito da Vincenzo Venuto a Melaverde: “Io offeso? No, dispiaciuto”

In un’intervista concessa al settimanale Spy, il conduttore ‘in uscita’ si leva qualche sassolino dalla scarpa

pubblicato 22 Febbraio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 00:22

Domenica 24 febbraio sarà una puntata storica per Melaverde, nella storica trasmissione naturalistica in onda su Canale 5 infatti Edoardo Raspelli lascerà la conduzione dopo 19 anni (21 se contiamo anche il ruolo di inviato) per lasciar spazio al nuovo arrivato, Vincenzo Venuto.

Qualche settimana fa ve ne abbiamo parlato, sottolineando che le ragioni dell’addio anticipato di 3 mesi sarebbero legate ad “esigenze di produzione” da parte di Mediaset, le stesse che ora, in un’intervista pubblicata sul settimanale Spy, il conduttore in uscita non si capacita. Tutto è iniziato lo scorso maggio 2018 quando…

Ho dovuto rifutare la registrazione di una puntata perché proprio quel giorno avevo un appuntamento per farmi ripulire lo stent, un tubicino che mi è stato introdotto negli organi dopo l’infarto di venti anni fa. Sia la produzione del programma sia la rete si sono spaventati e con la scusa di dover fare delle puntate molto impegnative mi hanno consigliato di riposarmi, bloccandomi per sette puntate dove sono stato sostituito da Vincenzo Venuto.

Raspelli, specificando che in realtà non stava male, lasciando intendere che lo stop forse è stato una mossa esagerata ai suoi danni: “Il giorno dopo l’intervento sono andato a giocare a tennis”. Al termine della pausa (forzata) riprende le redini del programma “aspettando il nuovo contratto senza troppe preoccupazioni, ma niente mi faceva presagire quanto avvenuto”.

La brutta sorpresa viene a saperla direttamente dal direttore di Canale 5, Giancarlo Scheri e dal vice-capo dei casting:

Sono stati loro a comunicarmi che “per esigenze di produzione”, letterale, della prossime puntate subentrerà Vincenzo Venuto. Loro hanno tutto il diritto di sostituirmi, non mi sento offeso ma quali sono queste esigenze? Melaverde è sempre stata la mia vita. Queste interruzioni, o per paure eccessive sulla salute o per seguenze poco chiare, mi creano dispiacere. Mediaset ha dato moltissimo a me, eppure anche io credo di aver dato molto a loro.

Il sodazio quindi finisce così, ma da parte di Raspelli nessun sentore di gelosia “Anche perché Venuto non è uno sprovveduto – dice – è bello e ha vent’anni in meno di me” ma l’amore per il suo Melaverde non tramonta, anzi…

Vedo soltanto Melaverde e nelle pause pubblcitarie la concorrenza di Linea Verde. Ormai siamo noi la concorrenza. Prima di noi c’è una replica che ci lascia la linea al 9-10% di share, mentre di là c’è il Papa a fargli da traino, al 22% se va male.

Terminata la lunga esperienza nel programma di Canale 5, Edoardo Raspelli – che intanto non ha ricevuto altre proposte da altre emittenti – afferma di voler dedicare maggior tempo alle sue cose anche se “il mio sogno è sempre stato quello di aggiungere a Melaverde altre cose, come le interviste. Ho sempre cercato di fare il cronista provando a far emergere delle storie interessanti“.

Con un animo critico è stato uno dei primi a stroncare i ristoranti. Nella tv di oggi in cui si è fatto il pieno di docu-reality e talent (si pensi a 4 ristoranti o Cucine da incubo) non risparmia la sua opinione a riguardo:

Ci rendiamo conto che si parla sempre di questi programmi, ma che fanno dallo 0.9% al massimo 3% di share? Certo, non è televisione generalista, ma se dovessimo dare spazio sui giornali in base al numero di spettatori, dovremmo privilegiare i programmi più seguiti come Melaverde.

E conclude, tagliente: “Poi, posso dirlo? Sono stufo di sentir criticare questi chef-star perché sono sempre in televisione. Non è vero un cavolo che sono sempre in tv. E poi la bravura di un grande cuoco è anche quella di saper creare una squadra