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Non mentire, fiction Canale 5: conferenza stampa

La presentazione della fiction di Canale 5 con Alessandro Preziosi e Greta Scarano

pubblicato 29 Gennaio 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:56

  • 12.27

    Inizia la conferenza. Non c’è il direttore di Canale Giancarlo Scheri, causa altro impegno. Per Mediaset parla Carlo Panzeri: “Non mentire è un prodotto bellissimo, semplice e raro. Viene proprio voglia di vedere la seconda puntata.”

  • 12.29

    Panzeri: “Il modo rigoroso e potente con il quale i due personaggi sono stati raccontati mi ha colpito”.

  • 12.31

    Il direttore Cesarano: “Abbiamo scelto questa fiction per il linguaggio, per il modo con cui è scritta questa storia; è raccontata benissimo, è un thriller, è una storia che aggancia, è intrattenimento puro”.

  • 12.33

    Cesarano: “Il cast è incredibile per la loro credibilità. Raramente ho visto in un prodotto televisivo italiano una armonia di questo tipo; avete fatto un lavoro straordinario”.

  • 12.34

    Cesarano: “Con Greta Scarano ho un precedente antico, faceva una parte in una cosa da me fatta. Oggi è una vera star, buca lo schermo”. Su Preziosi: “Ho sempre sognato di lavorare con lui; ho sempre ammirato la sua capacità di lavorare sulle sfumature e di essere sempre credibile”.

  • 12.35

    Cesarano: “Da sceneggiatore ho sempre odiato le miniserie, ma quella su Borsellino mi folgorò. Da allora ho sognato di lavorare con il regista Tavarelli. Appena ho potuto, gli ho telefonato”.

  • 12.36

    Francesca Cima specifica: “Non è vero che il direttore Cesarano ha fatto solo una telefonata, ma è vero che non ci sono state tante riunioni perché evidentemente sapevamo tutti già cosa dovevamo fare. È come se ci conoscessimo da tempo, anche se non avevamo mai lavorato insieme”.

  • 12.38

    Il regista Tavarelli: “Ho subito voluto fare questa serie, pensavo fosse una cosa di cui ci fosse il bisogno; ha temi interessanti: la potenza dei social, l’impossibilità di capire dov’è la verità, le bugie attraverso le quali ci difendiamo nel quotidiano. Il giallo dà anche la possibilità di raccontare cose più profonde”.

  • 12.41

    Tavarelli: “L’impossibilità di capire chi hai davanti è successo un po’ a tutti almeno una volta nella vita”.

  • 12.43

    Greta Scarano: “Sono orgogliosa e felice di aver fatto parte di questo lavoro. Vado fiera di questa serie. In un momento storico complicato che viviamo, noi come industria di intrattenimento abbiamo fatto il massimo che potevamo fare per dare il nostro contributo”.

  • 12.45

    Scarano: “È stato un viaggio complesso, ma mai faticoso, il regista mi ha dato sempre tutti gli strumenti per poter interpretare le scene al meglio”.

  • 12.45

    Alessandro Preziosi: “Sono fierissimo di aver preso parte a questo progetto. Nel tempo ricordo di aver visto la fiction su Borsellino, ne fui emotivamente e socialmente colpito. Mi colpì un frammento di quel film: il senso del dovere. Se ci ripenso ancora mi commuove. Al centro di Non mentire c’è la verità, che è un concetto di poderosa attualità”.

  • 12.48

    Preziosi cita il dramma attualissimo dei migranti: “Non mi sono mai permesso di confondere il mio mestiere con l’attualità. Il nostro mestiere è puro intrattenimento, ma oggi non è possibile affermare la propria verità senza poi essere ricattati o additati politicamente”.

  • 12.51

    Preziosi: “Lavorare con un regista come Tavarelli significa essere professionalmente quotati in borsa: competitivo ma in maniera sana”.

  • 12.52

    La sceneggiatrice Lisa Nur Sultan: “La sfida era riuscire a far passare un tema come quello del consenso attraverso un genere”. Sul format originale inglese: “Lo abbiamo adattato all’Italia e a Torino, dove è ambientata. Ma abbiamo tenuto tutto quello che di buono c’era”.

  • 12.53

    Preziosi: “Il mio personaggio vive di una delicatissima condizione, perché è un padre vedovo, un chirurgo affermato, un uomo di cui tutti hanno grande stima. Il personaggio offrirà tanti spunti sulla posizione dell’uomo nella nostra società relazionale, soprattutto nelle relazioni virtuali”.

  • 12.57

    Preziosi: “A me non è mai successo di essere vittima di stalking”. Scarano: “La versione del mio personaggio, da subito, è che è stato stuprata. Come attrice tendo a fare un lavoro chirurgico sui personaggi. Non è stato semplice riuscire a entrare in empatia con una donna stuprata. Ma fa parte del mio lavoro ed è sempre molto affascinante”.

  • 13.01

    Preziosi: “Spesso non riusciamo ad avere un’autonomia di quello che siamo. Nella fiction lei diffama lui attraverso i social, questo mistifica quello che la persona è e quello che sarà, a prescindere se le accuse siano vere o meno”.

  • 13.04

    Domanda sul rischio spoiler (visto che il format originale è stato già trasmesso anche in Italia), la produttrice: “I bambini continuano ad amare da sempre tutte le fiabe, di cui sappiamo tutti il finale da sempre. Anche se avessimo preso un romanzo, sarebbe stata la stessa cosa”.

  • 13.10

    Scarano: “Non ho Facebook, dove circolano tantissime fake news. Ho una sorella piccola che mi gira alcune notizie, spesso sono bufale, glielo dico sempre. Io confronto spesso i giornali tra di loro per capire l’attendibilità della notizia”.

  • 13.12

    Preziosi: “Prima le fake news riguardavano il gossip più leggero, a me è successo molte volte, non ci ho mai fatto caso, mi hanno fatto sposare più volte, mi hanno affibbiato amanti che non ho mai neanche conosciuto. Ho sorriso. Oggi però la fake news è qualcosa dalla quale si trae profitto. E questo non è bene; siti che lavorano esclusivamente sulla mistificazione della realtà porta a episodi irreparabili. Anche a livello politico, e l’esempio di quello che succede sulle nostre coste è devastante”.

  • 13.15

    Polemica in corso perché la giornalista di Libero, formulando una domanda, ha spoilerato il finale della serie originaria. L’ufficio stampa Mediaset si dice dispiaciuta personalmente. In difesa della giornalista interviene la collega dell’Ansa: “Siamo in conferenza stampa, nessuno scriverà il finale”.

  • 13.16

    Domanda Blogo: Non mentire va in onda nella stessa rete de La Dottoressa Giò. Non è sorprendente? Il direttore Cesarano: “La fiction ha dei cicli, la fiction Mediaset ha avuto dei cicli. Io nasco e vengo da Mediaset. Il 90% di quelli che lavorano oggi in questo settore sono nati a Mediaset 10 anni fa circa. Nella tv generalista servono prodotti diversi. Da quando sono a Mediaset sto cercando di dare dei colori diversi alla fiction, con prodotti tutti diversi l’uno dall’altro. Che ci sia La Dottoressa Giò ma anche Non mentire è nel dna di questa rete, ma da sempre. Oggi ammetto che è cool lavorare per Netflix, qualche anno fa lo era lavorare per Mediaset, ma l’obiettivo è dare dei colori diversi”.

  • 13.23

    Nicola Giuliano di Indigo: “La mente di questo prodotto è interna a Mediaset. Anche noi ci stiamo avvicinando alla serialità da poco, ci approcciamo ad essa con una grande passione, come abbiamo sempre fatto col cinema. Anche noi quando facciamo cinema facciamo film completamente diversi. Il nostro obiettivo è sempre essere soddisfatti del prodotto finale. E lo siamo. E siamo contenti che vada in onda su Mediaset”.

  • 13.25

    Si parla di violenza sulle donne come in La Dottoressa Giò, attualmente in onda. Cesarano: “È un caso, le linee editoriali non si fanno sui temi di racconto. Le prossime fiction avranno altre tematiche e altri generi”. Obiettivo share? “Il 90%”.

  • 13.28

    Il regista Tavarelli: “Mi sono posto il problema di raggiungere un pubblico più ampio possibile, ma non quello di essere o non essere ‘televisivo’. Anche perché oggi la tv mondiale esprime il massimo dell’immagine. Basti pensare alla prima stagione di Mr Robot”.

  • 13.30

    Tavarelli: “A me la tv mi ha dato la possibilità di essere visto molto di più rispetto al cinema. Per questo, forse, nella tv riverso più del mio del 100%”.

  • 13.35

    Domanda sulla presenza social di Greta: “Aprì Facebook moltissimi anni fa, quando avevo 17 anni vivevo in America. Negli anni mi sono stancata, ho preferito togliermi. Mi sembrava di non avere ragione di essere lì. Ho una pagina ufficiale che gestisco io e un account Instagram. Mi rendo conto che nel mio lavoro gestire l’aspetto social sia importante, ma non lo faccio in maniera disinvolta”.

  • 13.36

    Una giornalista chiede al direttore Cesarano un parere su Adrian. Ufficio stampa: “In conferenza stampa no, a margine tutto quello che volete”.

  • 13.37

    Tavarelli: “Non abbiamo creato eroi o personaggi solo positivi, ognuno ha le sue ombre. Abbiamo raccontato personaggi complessi come lo è la realtà”.

  • 13.39

    Finisce la conferenza.

Sta per iniziare a Roma la conferenza stampa di presentazione di Non mentire, la fiction in onda su Canale 5 dal prossimo 17 febbraio in prima serata. Blogo è presente e seguirà l’incontro in tempo reale. Presenti i protagonisti Alessandro Preziosi e Greta Scarano, l’intero cast (Fiorenza Pieri, Paolo Briguglia, Claudia Potenza, Duccio Camerini, Simone Colombari, Riccardo De Rinaldis Santorelli, Valentina Carnelutti e la partecipazione di Matteo Martari), il regista Gianluca Maria Tavarelli, il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri, il direttore della fiction Mediaset Daniele Cesarano e i produttori di Indigo Film Nicola Giuliano e Francesca Cima.

Non mentire è il remake di una serie inglese di successo, ovvero Liar, andata in onda nel 2017 su Itv (in Italia è stata trasmessa da Nove ad inizio 2018).

Non mentire, fiction Canale 5: trama

Laura (Greta Scarano), apprezzata insegnate in un liceo di Torino, ha appena concluso la sua relazione con Tommaso (Matteo Martari), quando Andrea (Alessandro Preziosi), padre di uno dei suoi studenti, le chiede di uscire.

Andrea è un brillante, affascinante, stimato chirurgo e la serata tra i due scorre in modo piacevole. Sembrerebbe un appuntamento perfetto, eppure Laura e Andrea non immaginano quanto questo incontro cambierà le loro vite.

La verità e la menzogna vanno di pari passo in questo teso e avvincente thriller che esamina entrambi i punti di vista dei nostri protagonisti e osserva i due volti della verità interrogandosi su un quesito: esistono davvero due versioni per ogni storia?