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Pizza Hero – La sfida dei forni, Gabriele Bonci più motivatore che giudice

Gabriele Bonci inizia il suo giro d’Italia tra i panifici d’Italia per Nove.

pubblicato 28 Gennaio 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:56

  • 21.13

    Boom! fa scoppiare ancora bombe…

  • 21.29

    Pre-sigla con Bonci che impasta. Voglia di pizza al trancio salita in un nanosecondo.

  • 21.32

    Non si poteva che partire da Mamma Roma.

  • 21.32

    Voice over da DMAX non tanto da Nove.

  • 21.33

    Si parte da Bonci che spiega come facevano il pane i romani e perché si chiama Farina (da Farro). Spiega anche l’origine di ‘pinsa’ e pizza. E i romani la condivano con i fichi.

  • 21.35

    Beatrice e Federico, quarta generazione di fornai, con il Forno degli Amici. Non mi sembrano tanto in difficoltà: dicono di aver bisogno di consigli e un nuovo retrobancone.

  • 21.35

    Alessia e Corrado, figlia di fornaio ha sposato un fornaro, come lo chiama Bonci.

  • 21.37

    Giardino del Pane, con Angelo e Luca, padre e figlio. Troppo veloce questa presentazione. Da mal di mare. Ma pare che anche loro no sono in particolare difficoltà.

  • 21.38

    Il primo è Il forno degli amici, al Quirinale. Mica male come negozio e posizione. Dice che sono pischelli, ma vengono da 4 generazioni.

  • 21.39

    Il primo consiglio è giusto: non metti in vetrina i dolci se il tuo piatto forte è la pizza.

  • 21.40

    Bonci assaggia il pane.

  • 21.40

    Il meme inserito nel montaggio. Non l’avevo mai visto.

  • 21.41

    Sarà la parlata, sarà la cadenza, sarà il tipo di montaggio, sarà una certa estetica, ma a me viene subito in mente Unti e Bisunti, edulcorato però.

  • 21,42

    Mani in pasta, mani addosso, mani ovunque: Bonci è materiale. Sulla pizza rossa dice che sia la migliore che abbia mai assaggiato… forse un po’ troppo.

  • 21.42

    L’angolo del fornaio 2, al Portuense. Locale un po’ trascurato e Bonci nota subito dei problemi.

  • 21.44

    Il problema è che Corrado è restio al cambiamento…

  • 21.45

    Bonci assaggia il suo pane Farro e Segale, che per Corrado è il migliore. Lo sta sperimentando da poco ed è ottimo.

  • 21.45

    Pizza bianca molto leggera, pizza bufala, pomodorini e rucola non convince, pizza rossa non può mancare. “Un panificio non può vivere di solo pane: ci vuole la pizza”: e potrebbe essere la svolta per rilanciare il locale.

  • 21.48

    Anche qui Bonci porta via un po’ di prodotti.

  • 21.48

    Si va fuori città, a Casetta Mattei, per incontrare Angelo e Luca e tutta la loro famiglia.

  • 21.50

    Assaggio del pane sciapo: complimenti (“Pane Mondiale”). Finora l’errore più grave è quello dei ragazzi. Si parla della trasformazione, dei nuovi impasti, delle diverse farine. Il pane sta a cambia’.

  • 21.51

    Non va bene il forno a legna per la teglia: il giudizio di Bonci è diretto. In media dà due lodi sperticate e una critica.

  • 21.52

    I fornai raggiungono Bonci al suo forno.

  • 21.53

    I concorrenti possono assaggiare i prodotti degli altri. “Tre bandiere della panificazione romana” dice Bonci. Finta pausa.

  • 21.57

    Angelo e Luca non partecipano alla sfida finale: li ha penalizzati la pizza (“Sulla pizza non si improvvisa”). In gara L’angolo del fornaio 2 e Il forno degli amici affrontano la prova “Dal Tramonto all’Alba”.

  • 21.57

    Devono fare una pizza e un pane nuovo, che lo sorprenda. Fa loro vedere la sua pizza e il suo pane: c’è proprio l’intenzione della vestizione del supereroe prima del tutorial.

  • 22.00

    Come Cannavacciuolo fa vedere la sua ricetta ai concorrenti. Pizza porchetta, puntarelle sulle note de Il bel Danubio blu.

  • 22,01

    La pizza de Roma: puntarelle e porchetta. E pane al Farro. Bonci vuole che nei prodotti dei concorrenti si senta Roma.

  • 22.05

    Bonci passa nei laboratori a vedere come va: all’angolo del Fornaio marito e moglie litigano e Bonci dà consigli di vita. Molto Cucine da Incubo.

  • 22.07

    Si va anche al Forno degli Amici. Bonci dà subito un consiglio per il pane alla cicoria: il filone non va bene. Ma Federico insiste.

  • 22.09

    Bonci torna all’Angolo del Fornaio: la loro pizza ha problemi. Avendo due location difficile evitare l’effetto ping pong tra una panetteria e un’altra. Ma così questa parte è più lenta, ripetitiva. Sembra non andare avanti.

  • 22.12

    Si va al forno di Bonci per gli assaggi: Federico porta all’assaggio il suo filone. Croccantezza della crosta, alveoli sulla mollica i trucchi per l’assaggio. Troppo cotta la pizza, ma a Bonci piace. Dice che la copia. E’ un motivatore.

  • 22.15

    Pane noci e zenzero per L’angolo del Fornaio, ma i rivali lo fanno già: dicono che non si sono inventati nulla. “‘mmazza ch mollica! E’ cotone! Se avanza te ce strucchi!”.
    Pizza leggera, ma poco romana, eh. Dice che è buona comunque. “L’ingrediente migliore è l’amore che ci avete messo”.

  • 22.19

    Vince L’Angolo del Fornaio. La logica è che hanno più bisogno d’aiuto? Corrado si commuove.

  • 22.20

    “La sfortuna è confrontarsi con chi aveva più esperienza” dice Bonci ai ragazzi.

  • 22.21

    E ora inizia il makeover. Il racconto dice che il lavoro è stato fatto in una notte. La cosa migliore è l’esterno, mi sa. Bonci ha riportato la passione in Alessia. Tanto Cannavacciuolo.

  • 22.22

    E c’è anche un dono: la pizza con la trippa alla romana.

  • 22.23

    C’è anche il saluto finale. Manca solo Addios.

  • 22.23

    Inizia subito la seconda puntata: questa volta si va a Milano.

Sono le mani di Gabriele Bonci le vere protagoniste di questo Pizza Hero: le usa per impastare, per assaggiare, per valutare, per sostenere (se Cannavacciuolo ha la pacca sulla spalla, lui ha la doppia mano a morsa da sistemare sulle guance, come si fa con i pugili), per bacchettare, per arrabbiarsi. “Ponno esse’ fero'”, vista la stazza e l’attitudine al petto in fuori, ma sono soprattutto piuma, con quella leggerezza invidiabile che dimostrano quando tocca gli impasti e la farina. Il Pizza Hero è lui, con la sua ‘uniforme’ blu, e se ci fossero dubbi, lo spazio “Bonci Docet” – quello del suo tutorial ai concorrenti – è introdotto da una musica alla Wonder Woman e da una pseudo-vestizione sul modello dei cartoni giapponesi anni ’80: si lega il cosiddetto ‘mantesino’ in vita ed è subito “Shiro, lanciami i componenti!”.

 

Il programma in sé è carino e raccoglie esperienze proprie maturate altrove e stilemi di altri programmi che hanno fatto scuola nel genere: difficile non vedere tracce di chi ha preceduto. Più che di 4 Ristoranti, must della Drymedia che resiste nell’assaggio incrociato dei pani e delle pizze da parte dei ‘concorrenti’, il modello è un po’ quello di Cucine da Incubo, con un’infarinata di veracità alla Unto e Bisunto, legata non tanto alle caratteristiche del protagonista (la romanità evoca, insieme alla sua stazza), ma anche in una certa estetica, a certe inquadrature sul cibo. Ma è la struttura di Cucine da Incubo che emerge, anche nella scrittura: ogni forno in gara ha un nodo emotivo-relazionare da sciogliere, qualcuno davvero evidente, qualcun altro che sembra evidenziato ad hoc; penso nello specifico al rapporto padre (insopportabile) – figlio (d’oro) Panetta a Milano che davvero scatena l’ira funesta dei telespettatori, figurarsi di Bonci, mentre sul fronte casi ‘evidenziati’ metterei quello di Alessia e Corrado della puntata romana. C’è quindi il nodo emotivo da sciogliere per dare una spinta, c’è il tutorial su un preparazione dello ‘chef’, c’è un piatto omaggio della ditta per il rinnovato negozio, c’è il commento finale del supereroe che se ne va (anche se manca una chiosa iconica come ‘Addios’). Gli stilemi del makeover sono quelli e vengono mantenuti, anche se la confezione sembra più da DMax che da Nove, incluso l’automeme che fa dà contrappunto tv (e non social) alle uscite di Bonci.

 

La sfida è davvero l’elemento meno interessante, anche perché non è molto intellegibile il principio di assegnazione della vittoria. La prima eliminazione colpisce il ‘peggiore’, colui che in fondo potrebbe davvero avere più bisogno di aiuto per continuare, ma che di fatto per Bonci ha meno potenzialità e possibilità di sopravvivere se non cambia prima qualcosa nell’atteggiamento dei proprietari. Per la serie ‘Aiutati che Bonci poi ti aiuta’). Nella sfida a due, quella dal tramonto all’alba – che soffre però dell’andirivieni notturno di Bonci tra i forni, per quanto espediente utile per alternare il racconto della sfida e per lasciare a Bonci il tempo e il modo di un commento, ma che dà un effetto ping pong cui bisogna abituarsi – alla fine la vittoria sembra essere assegnata non tanto ai ‘più bravi’, quanto ai più bisognosi ma volenterosi, quelli un po’ meno strutturati che possono mettersi in pari con la concorrenze, che hanno mostrato tanta buona volontà, tanta passione e anche un pizzico più commossi.

Bonci dispensa consigli a tutti. Occhio clinico, vede subito limiti e potenzialità.  E soprattutto più che giudicare, motiva. Bonci è quanto di più lontano ci sia da un ‘tradizionale’ giudice tv di cooking show: loda, incoraggia, esorta con complimenti fin troppo generosi, che rendono effettivamente complicato poi capire davvero qualità e differenze del prodotto tra i concorrenti. Ma in fondo non è quello che interessa. Quei concorrenti sono colleghi, sono membri della silenziosa famiglia dei fornai, che sudano a 50° nelle notti di inverno, che cercano di evolversi col prodotto più tradizionale e apparentemente immobile di tutti, che fanno sacrifici per amore dell’impasto. Ecco perché Bonci è un motivatore, non un giudice. E soprattutto un educatore: se la sfida non lo è, l’aspetto più interessante del programma è invece nella guida all’assaggio, nella tecnica per scoprire come è fatto un buon pane, nella scoperta di quanti tipi di pizze al taglio esistono. E’ forse questa l’operazione più importante e interessante de La Sfida dei Forni, quella culturale sul consumo consapevole e di qualità del pane. E della pizza, che resta il traino per un forno: e se lo dice Bonci, c’è da credergli.

Pizza Hero – La sfida dei forni, prima puntata in diretta

Pizza Hero – La sfida dei forni, anticipazioni

Debutta questa sera, lunedì 28 gennaio, alle 21.25 su Nove, Pizza Hero – La sfida dei forni, nuovo format tra sfida e makeover dedicato al food che ha per protagonista l’artigianato del pane e come giudice/tutor il re della pizza al taglio Gabriele Bonci. A lui si sono rivolti fornai da tutta Italia per migliorare la propria attività e per chiedere consigli per incrementare i propri affari.

Pizza Hero – La sfida dei forni, il format

Una po’ cooking talent, un po’ tutorial, un po’ makeover, dicevamo: si presenta così il format del programma, che o stesso Bonci ci ha spiegato nella sua intervista.

In ogni puntata, Bonci raggiunge una diversa città italiana e raggiunge tre forni per visitarli e assaggiarne i prodotti. Solo due di loro andranno al Duello Finale per vincere un makeover completo del loro negozio: la sfida sarà a base di una preparazione innovativa che Bonci farà loro vedere al tramonto; i due sfidanti dovranno ispirarsi alla proposta del giudice/tutor per realizzare un prodotto originale. Il migliore dei due sarà proclamato vincitore per decisione insindacabile di Bonci.

Il programma (8×60′) è relizzato da Drymedia per Discovery.

Pizza Hero – La sfida dei forni, cosa succederà nella prima puntata

Il primo appuntamento con Pizza Hero su Nove è doppio: due puntate in rapida sequenza in prima serata che vedono quindi subito Bonci alle prese con due sfide tra fornai.

Si parte (o almeno si dovrebbe) da Roma, la patria di Bonci, per una sfida tra pinse e schiacciate. Nella seconda puntata si dovrebbe arrivare a Milano.

Pizza Hero – La sfida dei forni, come seguirlo in diretta tv e in live streaming

Il programma va in onda ogni lunedì alle 21.25 su Nove (canale 9 del telecomando) ed è disponibile dopo la messa in onda, on demand, su Dplay.

Pizza Hero – La sfida dei forni, second screen

I social del programma sono quelli della rete: il sito ufficiale è www.nove.tv, l’account Twitter  è @nove, così come quello di Instagram (@nove).

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