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The First con Sean Penn cancellato, quando 50 milioni di dollari non bastano

Una serie da 50 milioni di dollari con Sean Penn protagonista ma Hulu la cancella dopo una sola stagione

pubblicato 19 Gennaio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 02:33

Quando nel 2017 il servizio di streaming americano Hulu ordinò direttamente a serie senza passare per la valutazione del pilot, il progetto di The First tutto probabilmente avrebbe immaginato che ritrovarsi più di un anno dopo a dover prendere la decisione di cancellarlo.

Sulla carta aveva tutte le caratteristiche per poter funzionare: una grande star per protagonista come Sean Penn, la sceneggiatura di Beau Willimon reduce da House of Cards e una storia spettacolare. Sulla carta, però. Come ben sanno i tifosi di calcio non sempre un insieme di nomi fa una grande squadra, così come una parata di stelle non porta necessariamente grandi ascolti. E proprio per questo Hulu ha cancellato The First dopo la prima stagione.

Hulu non ha rivelato numeri ufficiali, quindi non sappiamo quanti spettatori hanno visto i singoli episodi. A differenza di Netflix che come abbiamo visto recentemente, ogni tanto qualche numero lo dà, questo non vuol dire necessariamente che la serie non abbia funzionato. Naturalmente per aver deciso di cancellarlo il rapporto tra costi e benefici non deve esser stato soddisfacente per la piattaforma di streaming, soprattutto per una produzione da 50 milioni di dollari.

The First, disponibile in Italia sulla piattaforma di streaming TIMVISION, è ambientato in un futuro non troppo lontano dal nostro, in cui l’uomo si prepara alla prima missione su Marte con l’obiettivo di colonizzare il pianeta. Le vicende che, oltre a Sean Penn vedono tra i protagonisti Natahsa McElhone e Keiko Agena, si concentrano soprattutto sulle famiglie degli astronauti su chi si deve preparare al distacco e chi a partire. “Una storia sull’animo umano” ha raccontato Willimon al momento dell’annuncio.

Sicuramente l’autore non sarà stato felice della cancellazione anche in relazione al finale, visto che come aveva detto lo scorso settembre a The Hollywood Reporter, stava già immaginando il futuro della serie con magari lo sbarco su Marte degli astronauti. La serie però non ha convinto pubblico e critica come dimostra anche l’assenza di premi importanti ricevuti e la scarsa considerazione pubblica. Anche se i numeri non vengono rivelati spesso il successo di una serie si percepisce da altri fattori, dalla risonanza sulla società o su altre trasmissioni. In questo caso l’impatto è stato alquanto impalpabile.

Non sempre le grandi star funzionano nella serialità e portano un grande successo. Certo per un Sean Penn che fallisce c’è un Micheal Douglas rinato con The Kominsky Methods, Nicole Kidman rilanciata dal mondo delle miniserie, una Naomi Watts alle prese con il pilot del prequel di Game of Thrones senza dimenticare Lily Tomlin e Jane Fonda arrivate alla sesta stagione con Grace & Frankie.

Il caso The First forse può insegnare ad autori, sceneggiatori e produttori che per approcciarsi al mondo delle serie tv non serve funziona lo stesso spirito di un film da 180 minuti. Una serie tv va costruita passo passo, episodio dopo episodio, ma in ogni episodio lo spettatore deve trovare la ragione per andare avanti nel percorso. E forse è stato questo a mancare in The First.