Home Notizie È successo in TV – 31 dicembre 2015: Buon Anno! o forse no? (video)

È successo in TV – 31 dicembre 2015: Buon Anno! o forse no? (video)

Oggi nel passato: un inizio 2016 da dimenticare per Rai 1

pubblicato 31 Dicembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 03:39

E’ la notte dei buoni propositi, delle previsioni, delle scommesse e della buona fortuna. Su quest’ultima Rai 1 però se l’è vista seriamente male. Come ogni anno nell’ammiraglia Rai l’appuntamento immancabile per il brindisi al nuovo anno è con il classico L’Anno che Verrà.

Siamo a cavallo tra il 2015 e il 2016 e mentre sul palco si attende l’ora X con il caos di canti e balli. Alle spalle del conduttore Amadeus, degli ospiti festanti e dell’orchestra compare il conto alla rovescia che porta il pubblico verso la mezzanotte. Peccato che non tutto sia andato proprio come previsto: innanzitutto, il countdown è iniziato con 40 secondi di anticipo e dunque mezzo paese ha festeggiato l’arrivo dell’anno nuovo alle 23:59; un’imprecisione non da poco considerando che il classico conto alla rovescia che parte dagli ultimi dieci secondi dell’ultimo minuto dell’anno vecchio è la parte più importante dell’intero programma ed è il momento più atteso del Capodanno.

Ma le gaffe non finiscono qui: dopo che la “mezzanotte” è scoccata, sono incominciate le danze e gli spettacoli vari dei numerosi artisti presenti durante la serata; mentre ballerine e cantanti si scatenavano sul palco, in sovraimpressione scorrevano centinaia di messaggi d’auguri inviati tramite SMS dai telespettatori: alcuni erano davvero originali e insoliti, ma tra di essi ce n’era uno che non è di certo passato inosservato, tanto che si trattava di una bestemmia.

L’errore ha suscitato polemiche a non finire nei confronti degli organizzatori della trasmissione, che avrebbero dovuto censurare i messaggi da mandare in onda. L’addetto Rai al controllo degli SMS dopo qualche giorno dalle pagine de La Repubblica si scusò giustificandosi:

E’ inspiegabile che sia finito sotto processo soltanto io. Sono rimasto schiacciato tra due responsabilità che non mi appartengono. Avrei dovuto essere protetto dal software di Telecom, che chiaramente non ha funzionato. Per almeno tre ore ho tolto dal video cento sms impresentabili. Insulti, cori razzisti, inni alla jihad e decine di bestemmie, il centunesimo c’è scappato.