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Il Sindaco – Italian Politics 4 Dummies: il primo film de Le Iene sbarca in tv, ma è polemica

Il docu-film de Le Iene con il candidato sindaco Ismaele La Vardera scatena polemiche sui social. Perché prima al cinema (a pagamento) ma poi subito in tv?

pubblicato 17 Dicembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 04:14

È andato in onda questa sera, in prima serata su Italia 1Il Sindaco – Italian Politics 4 Dummies, il tanto discusso film di Ismaele La Vardera prodotto da Davide Parenti e Claudio Canepari per la regia di Massimo Cappello, uscito lo scorso 26, 27 e 28 novembre nelle principali sale cinematografiche italiane e da subito oggetto di numerose polemiche.

Il docu-film de Le Iene racconta della campagna elettorale dell’inviato Ismaele La Vardera, candidatosi a sindaco di Palermo in lista civica lo scorso giugno 2017 e arrivato quarto alle elezioni dopo essere stato coinvolto in situazioni più o meno ombrose, tra cui anche una vera e propria compravendita di voti.

A seguito dell’uscita del film nei cinema – in oltre 230 sale in tutta Italia – e dopo 11 date da Como a Enna che hanno visto il giornalista in tour per raccontare del suo progetto a scuole e università che ne avessero fatto richiesta, l’opinione pubblica si è spaccata.

Se da una parte l’inviato de Le Iene è stato premiato per il suo coraggio nel denunciare le scorrettezze di alcune figure della politica italiana, è stato però anche duramente attaccato per aver speculato sulla voglia di fare di chiunque lo abbia sostenuto nel corso di tutta la sua campagna elettorale, con particolare riferimento alle decine di giovani palermitani scesi in campo con il solo intento di far qualcosa di concreto per la propria città.

Il malcontento del pubblico si è inoltre espresso con duri attacchi alla redazione del programma Le Iene, attacchi in particolar modo indirizzati da parte di chi per primo ha visto Il Sindaco – Italian Politics 4 Dummies al cinema e quindi pagando il biglietto.

“Ognuno si farà l’idea che vuole a fine film. Ciò che ho imparato da questa esperienza è che non importa fare quello che prometti, conta prometterlo bene. Non importa che sia vero, importa dirlo tante volte. E poi, che se tu mi dai quello che voglio, io ti do quello che vuoi. Se questo lo fa un mafioso, si chiama voto di scambio. Se lo fa un politico, si chiama accordo.”

Sono queste le parole che Ismaele La Vardera utilizza in una delle sequenze finali del film, per poi aggiungere che la scoperta della verità abbia indignato tutti. Quel che è certo è che molte delle polemiche scaturite in rete sarebbero state decisamente evitabili se solo il lungometraggio fosse stato pensato con qualche accorgimento in più.

Ad esempio, perché non spiegare sin dall’inizio la metodologia con la quale l’intero prodotto è stato pensato? Quando è nata davvero l’idea di registrare il tutto? Inoltre, sappiamo che tutto il materiale utilizzato sia stato raccolto con il solo ausilio di una telecamera nascosta.  Tuttavia, è a più riprese evidente che siano stati coinvolti anche operatori video-muniti dei quali però nessuno ha mai parlato. Quindi, come sono andate davvero le cose? Come sono state riprese determinate sequenze tra cui le scene campo-contro-campo all’interno della casa di famiglia di Ismaele o, ancora, il dialogo tra Ismaele e una sua compagna di lista civica che lo “accusa” per un momento di sentirsi Che Guevara?

Il Sindaco – Italian Politics 4 Dummies poteva essere una bomba. Purtroppo, a causa di alcune domande aperte e di un racconto audiovisivo apparentemente meno realistico del previsto, si lascia sfuggire l’occasione di lasciar tutti di stucco, perdendo brillantezza e sembrando, a tratti, quasi recitato.