Home Domenica In Corinaldo, a Domenica In Briga contro Paolo Crepet: “Sfera Ebbasta non è responsabile”

Corinaldo, a Domenica In Briga contro Paolo Crepet: “Sfera Ebbasta non è responsabile”

Il rapper contro il parere dello psicoterapeuta sulla responsabilità del cantante di Cinisello Balsamo.

pubblicato 9 Dicembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 04:36

Nella giornata televisiva che ha sancito l’ultimo scontro tra Domenica In e Domenica Live (il competitor torna dal 13 gennaio 2019 alle 17.20 per via del triplice progetto di Barbara d’Urso), il contenitore del dì di festa di Rai1 ha dedicato ampio spazio alla tragedia di Corinaldo, il paese in provincia di Ancona nel quale a causa di uno spray urticante usato da un minorenne si è consumato il ferimento di un centinaio di persone e la morte di cinque durante il concerto di Sfera Ebbasta.

Paolo Crepet ha dato la colpa ai gestori del locale Lanterna Blu, ma anche a Sfera Ebbasta, che veicolerebbe messaggi negativi. Il cantante Briga, ex Amici, ha dichiarato a difesa del collega, preso di mira per i suoi testi considerati borderline:

Ci sono artisti che da sempre non conducono una vita esemplare, che magari parlano anche di questo nelle canzoni, e adesso dobbiamo parlare dei messaggi che veicola un trapper? Noi abbiamo una responsabilità, ma sono delle responsabilità minori rispetto a quello che un genitore ha nei confronti di un figlio. Non mi sento di additare uno Sfera Ebbasta come colpevole morale per il tipo di testo che lui scrive. Stia nell’intelligenza delle famiglie, o dei ragazzi, capire che una cosa è una canzone, una cosa è un film, una cosa è la realtà. Allora non ne guardiamo più di film violenti o supereroistici?

Lo psicoterapeuta a quel punto ha concluso:

Io penso che dobbiamo insegnare ai figli che la vita è straordinaria e non dobbiamo insegnargli la morte. Noi dobbiamo dargli esempio di passione, le cose semplici e positivi ma alcol, droghe, morte e carrozzelle per tutta la vita, è una cosa che non dobbiamo fare. Se io scrivo in un testo che devo scolarmi la bottiglia di rum e andare a 180 all’ora, c’è qualcosa che non va e ho delle responsabilità.

Doveroso che un contenitore del servizio pubblico si occupi di una tragedia nazionale, ma da Mara Venier era forse lecito aspettarsi una linea editoriale diversa dai toni urlati ai quali ci aveva abituati il predecessore Massimo Giletti con L’Arena. Ed è quantomeno inedito vedere l’ex partecipante di un talent della concorrenza di Amici nel novero degli opinionisti da salotto.

 

 

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