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Enrico Papi a Blogo: “Conduco la notte dei record su Tv8, voglio rinnovare il talent dei talent come fece Sky con X Factor”

Il conduttore racconta a Blogo come sarà la nuova edizione Guinness World Record, per la prima volta in onda su Tv8 (domenica prossima): “Niente fenomeni da baraccone”

pubblicato 21 Novembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 05:29

Per Enrico Papi non solo critiche nei confronti di Mediaset per il probabile ritorno su Italia 1 di La pupa e il secchione. Ma anche la voglia di raccontare come sarà La notte dei record, il programma certificato dal Guinness World Records che domenica 25 novembre alle ore 21.15 debutterà su Tv8 con la sua conduzione. Quattro puntate inedite più una di best of.

Non è un format televisivo. È come la notte degli Oscar, senza uno show o un formato definito. Non è un programma precedentemente già visto. O meglio, diciamo che quelli precedenti si copiavano uno con l’altro, mentre La notte dei record è tutta un’altra cosa, è un pretesto per premiare le persone che dedicano la loro vita a superare i propri limiti per guadagnare il Guinness World Record.

Cosa vedremo, dunque?

Non ci saranno i fenomeni da baraccone, quelli che, con la scusa dei record, venivano derisi. Quella roba lì non la tollero, non ci sarà, l’abbiamo tolta, con una scelta condivisa con l’editore. La mia conduzione sarà come quella di uno spettatore, essendo io grandissimo fan del Guinness World Records. Rispetto al passato ci sarà un upgrade per quanto riguarda la forma, il confezionamento e la cura del racconto. Il tutto per regalare al pubblico un prodotto contemporaneo.

Nell’epoca dei talent e di programmi come Tu sì que vales in cui vengono portati in scena numeri fuori dall’ordinario, La notte dei record rischia di essere anacronistico?

No, assolutamente no. Lo show dei record è il talent dei talent. A tu sì que vales e Got talent la maggior parte delle persone che si esibiscono sono professionisti, mentre qui le persone – non professionisti – provano a superare i propri limiti. È completamente diverso. Per quanto riguarda la contemporaneità, secondo me in tv è data dal linguaggio. Il mio è semplice ma allo stesso tempo cerca di valorizzare al massimo quello che ho senza deriderlo. Inoltre, conta anche la modalità del racconto del talent dal punto di vista estetico.

Riportare in tv Lo show dei record (assente dal 2015), cambiare titolo, conduttore e canale. L’obiettivo, dunque, è rinnovare il programma?

Sì, sicuramente. Tv8 vuole prendere il talent dei talent e rifare l’operazione che fu fatta quando fu preso X Factor dalla Rai. Renderlo un programma contemporaneo. L’intento non è rilanciarlo, ma raccontarlo in un modo diverso.

Con La notte dei record Tv8 aggiunge un nuovo step al tentativo di generalizzarsi. A che punto è questo processo?

Il mandato che ho, sin da quando sono arrivato a Tv8 – che mi ricorda molto gli inizi di Mediaset -, è di cercare di catalizzare l’attenzione del pubblico più ampio possibile, quello delle famiglie. Venendo da Rai e Mediaset ho questa attitudine.

Ecco. Ma ti sembra di essere l’unico a farlo a Tv8?

Su Tv8 c’è Alessandro Borghese, che è molto bravo. Poi ci sono le repliche di X Factor e Got Talent, programmi molto larghi. A livello di vera produzione originale e larga ci sono soltanto io al momento.

E in futuro?

In futuro non lo so, ma so che per la prossima stagione stiamo vagliando altre idee.

In questa stagione farai altro oltre a Guess my age?

Sta andando molto bene, meglio dello scorso anno, e continuerà fino alla fine della stagione. Nella prossima mi piacerebbe sperimentare anche un format originale, un game show, per alternarlo a Guess my age. È una mia ambizione.

Tornando a La notte dei record, insieme a te ci saranno Mr Cherry Yoshitake e due giudici, Sofia Greenacre e David Ferrini.

Mr Cherry Yoshitake, con 18 record tuttora detenuti, sogna di conquistarne altri per diventare la persona in assoluto con più Guinness World Records al mondo. Apparirà per qualche minuto nelle quattro puntate e, lui non lo sa, verrà sfidato. Non sarà la mia spalla. Sofia Greenacre e David Ferrini, invece, saranno sempre presenti, fanno parte del gotha del Guinness World Records.

Sono previste ospitate o momenti di spettacolo non legati ai record?

Ci saranno degli ospiti, ma saranno funzionali sempre ai record e al programma.

Tu detieni qualche record? E quale vorresti detenere?

Il mio record è essere rimasto uguale, un bimbo, un ragazzino. Non sono mai cambiato, sento sempre la stessa emozione quando lavoro. A parte gli scherzi, vorrei fare un record davanti ai giudici: prendere al volo le monete lanciandole col gomito, come faceva Fonzie in Happy Days. Ci proverò.

I talent saranno introdotti dalle clip?

Sì, non tutti, ma le clip ci saranno. Servono ad umanizzare chi partecipa. In studio cercherò di fare uscire il loro lato umano. Prima il Guinness World Records era soltanto i mostri: la donna barbuta, il nanetto, quello con le unghie più lunghe. Quelli sono record dovuti purtroppo da una deformazione alla nascita, mentre secondo me per partecipare devi avere in qualche modo un talento.

Enrico Papi