Home Notizie È successo in TV – 17 ottobre 2011: Baila! esperimento fallito (video)

È successo in TV – 17 ottobre 2011: Baila! esperimento fallito (video)

Oggi nel passato: 7 anni fa la chiusura anticipata di un talent show accusato di plagio

pubblicato 17 Ottobre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 07:01

Quello che vi raccontiamo oggi è un altro triste evento, dopo avervi rinfrescato la memoria con il blackout subìto dalla Fininvest 34 anni fa, è il turno di una storia analoga per certi versi ma che stavolta riguarda una trasmissione di casa Mediaset funestata da un corso turbolento. Era un talent show condotto da Barbara d’Urso per canale5, si intitolava Baila!

Facciamo un piccolo passo indietro: nell’estate dello stesso anno, la conduttrice di Ballando con le stelle Milly Carlucci fece un esposto contro il programma di Canale 5 poiché ritenne che il format di Baila! fosse un plagio del suo programma in onda su Rai 1.

Nonostante il Tribunale Civile di Roma avesse accolto l’esposto disponendo così il blocco della messa in onda nel giorno della prima puntata del 26 settembre 2011, Mediaset (per non perdersi d’animo) rispettò le condizioni poste dalla sentenza e senza timore mandò in onda il programma, modificando ed eliminando le parti che erano state incriminate e trascritte nella sentenza, annunciando che avrebbe comunque presentato ricorso. Celebre l’apertura della trasmissione in cui Barbara d’Urso ripeteva più volte la frase “Siamo in onda!“.

Questa non fu l’unica grana che la rete aveva dovuto sorreggere, ad aggiungersi alle carte bollate c’era stato un altro problema da non sottovalutare: l’accoglienza del pubblico. Nel primo appuntamento un soddisfacente risultato pari a poco più di 4 milioni di spettatori ed uno share che aveva sfiorato il 19% era la boccata d’ossigeno che serviva dopo le tensioni, ma nulla si doveva dare per scontato, la 2° puntata infatti registrò un crollo di quasi 2 milioni di spettatori e un drastico calo dello share di circa 8 punti percentuali.

Uno smacco davanti alla quale Mediaset iniziò a srotolare la bandiera bianca dell’arresa, anticipando la chiusura di due puntate (ne erano previste sei in totale).

Nel giorno dell’ultima puntata datata 17 ottobre 2011, Mediaset decise di emettere un comunicato ufficiale che diede il senso di una sconfitta dal sapore amaro, senza escludere una stoccata a Milly Carlucci e alla Rai:

Come è noto, il progetto originario, articolato in sei puntate, non ha mai potuto essere realizzato a causa di un incomprensibile ricorso d’urgenza presentato, prima ancora che “Baila!” andasse in onda, da una conduttrice e da un’azienda concorrente convinti che la normale competizione televisiva in questo caso non dovesse avere luogo.

Il ricorso ha generato comunque un provvedimento al buio del Tribunale di Roma che Mediaset, pur non condividendolo, ha rispettato scrupolosamente rivoluzionando “Baila!” alla vigilia del debutto e amputandolo di elementi cruciali diffusi in tutte le gare di ballo televisive per garantire un’avvincente struttura narrativa.

Mediaset ha deciso di sopportare un vincolo di tale onere in attesa dell’esito dell’impugnazione dell’ordinanza: ovvero una decisione espressa dai giudici a ragion veduta, dopo aver finalmente visionato l’oggetto del contendere, e in grado di stabilire una volta per tutte che “Baila!” è, come in effetti è, un contenuto originale e inedito.

A quel punto, nonostante il programma fosse partito con i gravi handicap descritti, avremmo potuto ripristinare l’ispirazione originaria capace di incontrare i gusti del pubblico.

Purtroppo, a oggi, giorno di emissione di un’ulteriore puntata azzoppata, non abbiamo ancora potuto avere notizia della decisione dei nuovi giudici, e non sappiamo se arriverà a ore, a giorni o a settimane.

Nell’incertezza, la versione deformata di “Baila!” stasera si fermerà con un arrivederci al pubblico.

L’epilogo della vicenda fu ancora più buio per Mediaset che incassò ulteriormente il colpo: il Tribunale Civile di Roma pochi giorni dopo la chiusura del talent show respinse il ricorso del Biscione affermando che il format originale della trasmissione era uguale a quello di Ballando con le stelle confermando a tutti gli effetti la sentenza del 26 settembre 2011.

Il movimentato esperimento di Baila! è stato un fallimento ma un plauso al coraggio di Mediaset per averci provato, ci vuole!