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TivùSat: l’Agcom concede il via libera, ma indaga sui programmi criptati dalla Rai su Sky

L’Authority per le comunicazioni ha dato il suo via libera definitivo a TivùSat, il consorzio satellitare di Rai, Mediaset e Telecom (che controlla La 7). Contemporaneamente ha posto alcuni paletti e avviato una serie di istruttorie per verificare se la creazione della piattaforma rispetti la normativa vigente e gli obblighi stabiliti per la Rai dal

15 Settembre 2009 09:35


L’Authority per le comunicazioni ha dato il suo via libera definitivo a TivùSat, il consorzio satellitare di Rai, Mediaset e Telecom (che controlla La 7). Contemporaneamente ha posto alcuni paletti e avviato una serie di istruttorie per verificare se la creazione della piattaforma rispetti la normativa vigente e gli obblighi stabiliti per la Rai dal contratto di servizio. L’Agcom stabilirà se “le smart card saranno utilizzate per la fruizione di programmi a pagamento e se la piattaforma offre i propri servizi a tutti i soggetti che ne fanno richiesta a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie“.

Sotto la lente d’ingrandimento dell’Authority una serie di aspetti legati alla partenza di TivùSat: le informazioni agli abbonati Rai sulla visione dei programmi via satellite e la conseguente difficoltà per i consumatori di orientarsi fra le scelte possibili, ma anche sui criteri adottati per criptare su Sky i programmi Rai che molte proteste e confusione hanno causato ai 5 milioni di abbonati alla pay tv di Murdoch.

Corrado Calabrò e i suoi uomini vogliono verificare che la tv di stato rispetti l’obbligo di distribuire gratuitamente “su tutte le piattaforme” come accade negli altri paesi europei. Insomma, il sospetto è che l’improvviso aumento di programmi criptati dalla Rai su Sky possa essere in qualche modo illegittimo e teso a favorire la diffusione di TivùSat. Non resta che attendere la fine delle istruttorie per capire meglio cosa sta accadendo, nel frattempo rimane il via libera della piattaforma satellitare gratuita che garantirà la visione dei canali presenti sul Digitale Terrestre dopo il 2012 in tutte le zone che soffriranno di un segnale debole ed incompleto.

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