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I Bastardi di Pizzofalcone 2, riassunto della seconda puntata: Pane

I Bastardi di Pizzofalcone, sei nuove puntate su Rai 1 nel prime time del lunedì.

pubblicato 15 Ottobre 2018 aggiornato 20 Ottobre 2023 09:10

I Bastardi di Pizzofalcone, riassunto seconda puntata del 15 ottobre 2018: Il “Pane” che dà il titolo a questa seconda puntata è quello che fa ogni mattina fa Pasqualino Granato, come gli aveva insegnato il padre, rigorosamente col lievito madre alimentato ogni giorno con l’acqua della fontanella cui andava col padre da bambino. Pasquale è legato alle tradizioni, ama la famiglia ed è amato dal Quartiere, che lo definiscono buono come il suo pane. Eppure Pasqualino viene ucciso da un colpo di pistola alle spalle, all’alba, sulla soglia della sua panetteria, addentando un suo panino.

Il Commissariato di Pizzofalcone viene allertato subito e Lojacono (Alessandro Gassmann) va sul posto, raggiunto poco dopo da un inquirente dell’Antimafia, un tale Diego Buffardi (Matteo Martari), sbruffone e vanaglorioso, ormai personaggio tv di cui sembrano aver tutti soggezione che cerca subito di scalzare Lojacono dalle indagini, convinto che la morte di Pasqualino sia stata decisa dalla Camorra. L’uomo, infatti, aveva assistito a un omicidio e aveva testimoniato contro il boss Sorbo: facile per Buffardi pensare che sia una ritorsione del clan.

L’ispettore non si fa intimidire e tiene il punto: a un primo sguardo troppi dettagli non gli tornano, come i tanti colpi esplosi e l’unico andato a buon fine, il vicolo stretto teatro dell’imboscata, il fatto che Pasqualino avesse dato le spalle all’assassino e il calibro piccolo della pistola. Insomma, troppi errori per essere un killer. La ragione deve essere cercata altrove e per continuare le sue indagini chiede aiuto alla Piras (Carolina Crescentini), che va dal Procuratore per chiedere che Buffardi – che anche lei trova impertinente, ma a suo modo affascinante – si faccia da parte: il massimo che ottiene è che vengano condotte due indagini parallele, a patto che nessuno pesti i piedi all’altro. La cosa non è facile, perché Buffardi non passa subito i risultati della Scientifica che confermano le supposizioni di Lojacono, tanto più che si scopre che Granato aveva ritrattato.

A convincerlo era stato il cognato, Fabio Marino, che lavorava con lui in panetteria: questo viene detto a Lojacono, che però capisce che i rapporti tra i due non erano ottimi, perché Fabio puntava sulla modernizzazione e all’uso dei lieviti chimici, mentre Pasqualino, anche a scapito degli affari e dei soldi, voleva mantenere la tradizione di famiglia.

Pasqualino aveva anche una ex moglie, Loredana Toppoli, che lo aveva lasciato perché non ce la faceva a fare la vita del “Principe dell’Alba”, sacrificata dalla panetteria. Ma era rimasta in ottimi rapporti con il marito, che continuava a confidarsi con lei. E’ lei a dire a Lojacono che la grande preoccupazione di Pasqualino era la sorella Mimma, sempre ribelle e sempre infelice. Lojacono va a trovarla a casa e conosce così anche suo figlio: è nervosa e cerca di spostare l’attenzione sulla ex cognata, che nel frattempo frequenta un collega, un professore sposato e che quindi avrebbe potuto avere un vantaggio dal togliersi dai piedi l’ex. In un secondo momento è proprio lei a dire a Lojacono della ritrattazione del fratello, costretto dal marito, tanto spaventato per la sicurezza della famiglia da aver comprato un’arma, proprio una Calibro 22, come quella che ha ucciso Pasqualino. Sempre Mimma dichiara che il fratello aveva poi deciso di tornare sui suoi passi, pentito della ritrattazione: preoccupata, era andata a controllare se la pistola fosse ancora al proprio posto e invece era scomparsa. Fabio Marino diventa quindi il primo sospettato.

I Bastardi lo pedinano e così scoprono che tiene d’occhio un negozio di scarpe e presto si capisce perché: il proprietario è l’amante della moglie. La situazione diventa più ancora più chiara quando Loredana smentisce che Pasqualino volesse tornare sui suoi passi e denunciare i Sorbo: se aveva ritrattato non era stato per la paura del cognato, ma ‘per colpa’ di Buffardi, perché lo aveva spaventato con il programma protezione testimone, che lo avrebbero portato lontano da Napoli, senza il suo cognome e senza il suo lievito madre.

La verità è un’altra: Mimma era stanca di subire i maltrattamenti del marito e il controllo asfissiante del fratello, che aveva scoperto la sua tresca ed era preoccupato dalla possibile reazione del cognato. Voleva che troncasse quella relazione e gliel’aveva fatto capire con il suo solito atteggiamento di superiorità: ma la storia d’amore di Mimma era iniziata quando aveva 16 anni e non aveva potuto sposare il suo amato proprio per colpa del fratello. Di fronte all’idea di dover perdere di nuovo l’amore, decide di affrontare a mano armata il fratello per costringerla a lasciarla libera: e così quando lui le gira le spalle con sufficienza lei spara. Per Lojacono non è difficile a questo punto unire i puntini e battere così Buffardi e la sua ipotesi camorristica, con piena soddisfazione di tutti, Palma e Piras in testa.

Le continuing stories

Buffardi incassa e rilancia corteggiando la Piras, che nel frattempo vive un momento teso con Lojacono: da una parte c’è la maternità ‘mancata’, nel senso che non è mai stata altro che un sospetto non confermato dal test di gravidanza, che se da una parte tranquillizza l’ispettore, in attesa che la figlia Marinella si trasferisca a casa sua, dall’altra la fa ripiombare nel dolore della morte del suo fidanzato e dell’aborto. Racconta infatti a Lojacono di aver perso il fidanzato in un incidente d’auto la sera in cui gli aveva chiesto di raggiungerla di corsa perché doveva parlargli. Lui era corso, aveva avuto un incidente, era morto e lei perse il figlio che aspettava per il dolore. Sperava ora di poter superare quella storia.

Dal canto suo Lojacono vorrebbe superare la questione del debito della casa della moglie: un’altra telefonata anonima gli dà appuntamento in un locale equivoco ma nessuno si presenta.

Tensione anche tra Alex (Simona Tabasco) e la Martone (Serena Iansiti): Alex incontra la donna per cui è stata demansionata, Luisa, che la invita a una cena e non porta con sé Rosaria, che ne è quindi gelosa. E’ l’occasione per scoprire come Alex è arrivata a Pizzaofalcone: quando era ai Decumani con Luisa, un superiore cercò di approfittare dell’amica e lei gli sparò. Da qui il trasferimento.

La relazione tra Palma (Massimiliano Gallo) e Daniela (Tosca D’Aquino) fatica a decollare, così come continua l’avvicinamento tra Aragona (Antonio Folletto) e Irina, mentre Francesco Romano (Gennaro Silvestro) è sempre più preso dalla piccola Giorgia, la neonata trovata vicino a un cassonetto nella prima puntata. Una svolta invece si avvicina per Giorgio Pisanelli (Gianfelice Imparato): vicino al corpo dell’ennesimo vecchietto trovato impiccato al lampadario di casa trova una penna particolare, la stessa penna che qualche ora prima gli aveva fatto vedere, come una curiosità, frate Leonardo (Giovanni Esposito). Giorgio lo cerca subito, ma lui è irraggiungibile, in ritiro spirituale, dicono i confratelli.

 

 

 

I Bastardi di Pizzofalcone 2, diretta della seconda puntata

  • 21.12

    Pronti alla seconda indagine?

  • 21.29

    Riassunto delle continuing stories: la Piras che deve fare il test di gravidanza, Romano alle prese con la piccola e la grande Giorgia, Alex che ha lasciato casa dei suoi, Pisanelli sempre alle prese con il serial killer dei vecchietti.

  • 21.35

    Questa storia inizia nel 1972… Pasqualino Granato segue il papà che vede in lui il futuro della sua panetteria.

  • 21.36

    E una volta cresciuto, Pasqualino va a prendere l’acqua sempre alla stessa fontanella dove andava il padre, perché il pane deve essere fatto sempre così. E lui si occupa ancora del lievito madre.

  • 21.38

    Prima del caffè arriva un’altra telefonata da Agrigento che gli ricorda del mutuo della moglie da pagare e la comunicazione di un omicidio. Proprio al Panificio Granato.

  • 21.39

    E’ morto Pasqualino. Sparato alla schiena. Si raccolgono testimonianze. L’altro proprietario è il cognato, uscito col furgone per consegnare le brioches nei bar.

  • 21,41

    Arriva Buffardi, dall’Antimafia, uno che va in tv, ma Lojacono la tv non la vede. Ed è subito guerra: Lojacono non molla l’osso finché non arriva un ordine dei superiori.

  • 21.43

    Pisanello racconta che Granato testimoniò di vedere il figlio di Sorbo, boss del centro, di sparare con un kalashnikov a un negozio di telefonini. Poi ritrattò. Per questo Buffardi, il cocco del ministero (“Uomo peggiore cui pestare i piedi non potevate trovarlo” dice Palma) pensa sia una vittima di mafia.

  • 21.45

    In un nanosecondo Lojacono spiega perché non può essere stato un delitto di camorra: pistola piccola e anomala, un solo colpo su 5 andato a buon fine, killer scappato con panino in bocca e assalto fatto in un vicolo da cui era difficile uscire. Vabbè…

  • 21.46

    Piras ha fatto il test: dice che era solo un ritardo. Ammazza e che pathos. Lui sembra sollevato: l’idea di diventare padre lo spaventava, dice. Ma anche che si stava abituando quasi all’idea.

  • 21.48

    Lojacono chiede a Piras di chiedere a Buffardi di farsi da parte. Lo dipingono come un Dio a questo…

  • 21.50

    La Piras va dal Procuratore Basile a intercedere per Lojacono. Lui non è convinto, ma si decide a organizzare una riunione anche con Buffardi per fare il punto sulle indagini e valutare l’ipotesi di Lojacono.

  • 21.51

    Telefonata interlocutoria con la figlia per ricordare ai telespettatori che deve pagare il mutuo della moglie e che la figlia si sta per trasferire.

  • 21.55

    NIente, Buffardo fa lo sbruffone e spiega che tutto può essere ricondotto a un depistaggio. Lui prova da 8 anni a incastrare i Sorbo e non vuole tra i piedi i peggiori poliziotti di Napoli… Il Procuratore ha deciso, ma non sappiamo cosa, perché cambia scena.

  • 21.57

    Il Questione convoca Palma e Lojacono ed è incazzato come una biscia perché è stato chiamato da Basile: ha deciso di lasciare una linea investigativa ai Bastardi, mentre Buffardi si occupa della pista di Camorra. Ma non vuole che i Bastardi intralcino il lavoro del mammasantissima…

  • 21.59

    Romano è fissato con la creatura.

  • 22.00

    Lojacono interroga il cognato, il socio di Pasqualino, che si occupa del commerciale, mentre Pasqualino “stava dietro al lievito madre” che risale dal nonno, fatto con un po’ di uva e sterco di puledro. Sono gli unici a farlo tradizionale: “Pasqualino era una specie di sacerdote, pensava che il padre lo avrebbe visto dall’aldilà”.

  • 22.03

    Il cognato era la per modernizzazione, per l’abbandono per lievito madre per il lievito di birra. I Bastardi si riuniscono per fare il punto della situazione: D’Alatri ha portato il gruppo all’esterno, per uscire da quella tomba dell’ufficio.

  • 22.05

    Ricordate la sindrome dell’anagrafe di Fazio in Montalbano? L’ha ereditata la Calabrese.

  • 22.06

    Si va dalla moglie di Pasqualino, Loredana, da cui era separato. Lei è convinta che sono stati i Sorbo: lui le aveva raccontato tutto. Lei lo ha lasciato perché lui pensava solo al pane. Uhm, sarà lei l’assassina? Lei dice di essersi pentita di averlo lasciato. Ok, è la sorella di lui.

  • 22.09

    Francesco va a trovare Giorgia alla casa famiglia. Piange, ma pare calmarsi solo in braccio a lui.

  • 22.10

    Bella la fotografia qui. Non solo diversa, ma bella.

  • 22.11

    A cena da Letizia: Pasqualino era buono come il pane, dice. E lei si riforniva da lui. Dice a Lojacono che la ex moglie era andata a cena da lei qualche sera prima con un uomo, distinto, con la fede, con cui aveva atteggiamenti intimi e che probabilmente è un suo collega perché parlavano della preside.

  • 22.14

    Lojacono e Romano vanno dalla sorella: le si fanno domande sul lievito madre, che viene quindi presentato come il pomo della discordia. Lei sembra nervosa al pensiero che i Bastardi stanno lavorando su un’altra pista da quella della Camorra. Ora lei parla male della cognata. Un classico.

  • 22.15

    Totò, il nipote di Pasqualino, non sa che lo zio è morto. A lui lo zio aveva detto che sarebbe diventato il nuovo “principe dell’alba”. La mamma non è proprio entusiasta dell’idea. Vabbè, l’ha ucciso la sorella perché non voleva che il figlio facesse la vita sacrificata della famiglia.

  • 22.17

    Intanto ai Bastardi non sono ancora arrivati i rilievi della scientifica.

  • 22.18

    Al poligono Alex incontra Luisa, che la invita al suo compleanno. Non si vedono da tempo, ma Alex non ha rimpianti.

  • 22.19

    Alex va dalla Iansiti per autopsia e rilievi balistici, ma ha già consegnato tutto a Buffardi: non sapeva che i risultati dovevano essere condivisi con i Bastardi.

  • 23.26

    Le indagini dei Bastardi proseguono: il cerchio intorno alla colpevole si stringe progressivamente. Ma non è poi così difficile arrivare alla conclusione. E’ stata la sorella a uccidere il panettiere.

  • 23.28

    Intanto si stringe anche il cerchio intorno al debito di Lojacono: gli viene dato appuntamento in un locale equivoco, ma non si presenta nessuno.

  • 23.35

    Svelato l’arcano: a uccidere Pasqualino è stata la sorella. Non voleva rinunciare al suo amante.

I Bastardi di Pizzofalcone 2, anticipazioni seconda puntata | 15 ottobre 2018

I Bastardi di Pizzofalcone, anticipazioni seconda puntata (Rai 1, 21.15 – 15 ottobre 2018): titolo episodio PANE (dall’omonimo romanzo di M. de Giovanni)

Pasquale Granato, proprietario di una storica panetteria di Napoli viene ucciso a colpi di pistola. Sulla scena del delitto arrivano per primi i Bastardi, guidati dall’ispettore Lojacono (Alessandro Gassmann) seguiti dagli uomini dell’Antimafia, con in testa il famoso e potente procuratore Diego Buffardi (Matteo Martari). L’antimafia vuole avocare il caso a sé: la vittima rientra in una indagine della DIA. perché Granato era stato testimone di un fatto legato al clan dei Sorbo. È vero che in seguito aveva ritrattato la sua testimonianza ma, nell’ottica dei criminali, restava un pericolo da eliminare: per Buffardi il movente è chiaro. Non lo è, invece, per l’ispettore Lojacono che, sulla base di alcuni rilievi, del suo intuito e di più approfondite indagini ritiene che il delitto non sia legato alla criminalità organizzata ma abbia origine altrove. Lo scontro Lojacono – Buffardi, che vede coinvolta anche la Piras (Carolina Crescentini)  non può che essere molto duro. Chi dei due avrà ragione?

 

I Bastardi di Pizzofalcone 2, come seguirlo in tv e in live streaming

I Bastardi di Pizzofalcone – Seconda Serie va in onda per sei settimane il lunedì alle 21.15 su Rai 1 e su Rai 1 HD (DTT, 501) e in live streaming su RaiPlay.

I Bastardi di Pizzofalcone 2, second screen

L’hashtag ufficiale è #IBastardidiPizzofalcone.

I bastardi di Pizzofalcone