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Tagadà, lo storytelling leggero della politica. Orsingher promosso a co-conduttore

Il direttore del Tg La7 alla prima puntata del talk show del pomeriggio della rete.

pubblicato 17 Settembre 2018 aggiornato 3 Novembre 2020 15:51

Finalmente un talk show di approfondimento senza urla, accavallamenti di biscardiana memoria e dal quale soprattutto il telespettatore riesce a ricavare delle fini analisi sull’attualità politica, tra l’altro all’insegna della leggerezza: merito di una Tiziana Panella in Tagadà sempre sugli scudi e soprattutto di un Alessio Orsingher ormai promosso a co-conduttore.

La giornalista in certi momenti sembra non poter fare a meno del collega, che infatti in questo esordio stagionale sembra aver conquistato maggiore spazio: intelligentemente introdotto dal suono di una notifica – cosa meglio di una notifica dai social scandisce ormai le nostre giornate ? – il giornalista entra a gamba tesa in maniera anche originale, come quando spiega i trend politici in atto in Europa come fossero le previsioni del tempo, con tanto di bacchetta.

Ottima la partenza con la presenza in studio di Enrico Mentana, che per la verità non si risparmia mai quando si tratta di intervenire nelle trasmissioni dei colleghi. Il direttore si è avventurato in un’analisi dell’attualità politica molto equilibrata e priva di catastrofismi, andando anche a ridimensionare certi temi, come quando ha fatto notare che la copertina del Time su Salvini era stata pubblicata solo nell’edizione europea. Sarebbe un sogno poterlo avere in apertura di ogni puntata, con il suo immancabile humour inglese.

In realtà il clima in uno studio totalmente rinnovato rimane leggero anche senza il direttore: oltre all’affiatamento tra Tiziana Panella e Alessio Orsingher, il bello di Tagadà è che non si prende mai troppo sul serio, allargando certe volte anche lo sguardo: sapevate che in Cina, meta del prossimo viaggio del ministro Di Maio, sarebbe meglio non fare il brindisi guardando l’altro negli occhi ma ponendo il bicchiere sotto quello del commensale in segno di riverenza?

Ma leggerezza non è sinonimo di sciatteria: contrariamente a un suo competitor di seconda serata su Rai 1 del quale non vorrei fare nomi, Panella e Orsingher sono bravissimi a fare fact checking ogniqualvolta un esponente del mondo politico si lancia in promesse elettorali abbastanza audaci. Programma pienamente promosso.

 

 

16.10 | Un filmato mostra le cene maggiormente divertenti nel cinema. Si sentono in sottofondo le risate della Panella, l’ideale conclusione di un’ottima prima puntata.

16.05 | La Panella chiede a Tondelli cosa farebbe mangiare ai commensali del Pd. Forse il momento meno interessante del programma, ma tanto siamo alle battute finali. La Mantia consiglia il suo menu.

16.03 | Al termine di un altro blocco di pubblicità, si torna in studio collegandosi con lo chef Filippo La Mantia per parlare della cena del Pd. Ma non era saltata?

15.54 | I consigli a Di Maio per quando andrà in Cina letti da Orsingher: “Biglietto bilingue, mangiare con le bacchette, imparare le regole del brindisi”. L’attore ci dice che non ci si guarda dritto negli occhi come in Italia, bensì si mette il bicchiere leggermente sotto a quello dell’altro in segno di riverenza. Bella questa finestra sul mondo.

15.51 | Orsingher spiega l’importanza del cinese: “Per tre motivi. In Cina andranno nell’ordine: Pasquino, Di Maio e Renzi”. “Grazie per l’ordine di importanza”, risponde il prof. “Per Gentiloni e Renzi ci sono citazioni su Beidoo, il Google cinese, per Di Maio zero: ne ha di strada da fare”, spiega il simpatico attore.

15.44 | Dopo la pubblicità altro talk con il giornalista Jacopo Tondelli de Gli Stati Generali e l’attore italo-cinese Shi Yang Shi.

15.40 | Il programma intervista Raffaella, una mamma disoccupata che ipotizza la sua vita con il reddito di cittadinanza. La Panella chiede a Bitonci cosa ha votato la donna secondo lui. Il sottosegretario risponde: “Non lo so. Salvini ha fatto un ottimo lavoro anche al Sud”. Va in onda lo spezzone in cui Raffaella dice di aver votato Lega. “Deve essere maggiormente fiducioso, Bitonci!”, lo incalza scherzosamente la Panella. Trasmissione praticamente perfetta, che non ha paura di giocare con la politica.

15.34 | Riello cita addirittura papa Francesco: “La dignità la dà il lavoro, non i sussidi”.

15.31 | Per Pasquino arriverà il concordato fiscale (ottima la Panella dicendo: “Esiste già”). Il reddito di cittadinanza per il prof sarà introdotto in maniera graduale. La flat tax non gli sembra così piatta essendo in scaglioni altrimenti sarebbe incostituzionale. “Tutti questi provvedimenti sono palliativi”, conclude il professore universitario.

15.28 | Bel tentativo di fact checking da parte del tandem Panella – Orsingher : “Ma come mettete tutto insieme?”. Il collega legge che ci sono 5 milioni di poveri: “E chi avrebbe diritto al reddito di cittadinanza?”.

15.27 | Collegamento con Giordano Riello, imprenditore: “Siamo il 20esimo Paese dove è maggiormente facile fare impresa. Ciò che ha detto Bitonci mi rassicura”.

15.26 | Ottimi i cartelli virtuali per fissare i concetti.

15.23 | Orsingher ricorda che la nostra evasione fiscale equivale al 18 per cento del nostro PIL. Il provvedimento potrebbe essere votato a ottobre ed entrare in vigore a gennaio 2019.

15.19 | Entra Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia in quota Lega. Ci parlerà della pace fiscale. “Ci sono mille miliardi di contenzioso tra Stato e contribuente. Ci sono 500 miliardi che gli uffici già sanno che non potranno riscuotere. Vogliamo chiudere i contenziosi come voluto da Matteo Salvini, sarà una decisione una tantum”.

15.17 | La Panella chiede a Orsingher se Francesca Martelli in collegamento da Assolombardia sia pronta. Ormai una coppia di fatto.

15.16 | Va in onda uno spezzone del documentario di Renzi su Firenze.

15.14 | Per Pasquino il Pd non è il nuovo Ulivo, in quanto L’Ulivo andava a cercare le associazioni e metteva in lista i loro rappresentanti. “Lo dico da scienziato della politica, la leadership emerge nel conflitto”. Finalmente un programma in cui si analizza la politica senza partigianerie.

15.13 | Si continua a giocare con Orsingher che legge un tweet di account fake di Renzi, Renzo Mattei.

15.10 | Per Geremicca non è chiaro se il Pd voglia essere di sinistra o alla Macron.

15.08 | La cena da Carlo Calenda con Renzi, Martina, Gentiloni e Minniti non si farà.

15.04 | Filmato interrotto da Di Maio, che intervistato fuori dalla riunione con Assolombarda, conferma in parte il provvedimento della pace fiscale: “L’agenzia delle’ Entrate chiama il cittadino e ci si siede per accordarsi su cosa dare”. Il ministro annuncia la pensione di cittadinanza, con un minimo di 780 euro. Sul condono il ministro corre via.

15.03 | I giornalisti del programma fanno leggere la fake news ai parlamentari del Pd per la quale Renzi si candiderà di nuovo alla guida del Pd. Ricorda molto il Come lei saprà di G’Day con Geppi Cucciari (“Domande false, risposte vere”).

14.55 | Geremicca: “Sembra che Conte voglia decidere adesso. Si sussurra di un asse sempre piu forte tra presidenza della Repubblica e presidenza del Consiglio”.

14.51 | Orsingher legge le previsioni politiche come fossero quelle meteo con tanto di cartine. Il giornalista finora sta acquistando maggior spazio in questa edizione.

14.48 | Gianfranco Pasquino fa un intervento molto interessante: “Salvini non è votato solo da chi è di destra. Ci sono anche i piccoli e medi industriali che erano centristi”. Poi su Genova lancia un appello: “Chiavi in mano a Renzo Piano”.

14.46 | Ogni tanto si sentono delle notifiche. Si tratta delle sempre interessanti incursioni di Orsingher, che ha letto di un incontro tra Salvini e Berlusconi per sciogliere il nodo della presidenza Rai.

14.44 | Minzolini: “Il governo è in luna di miele. L’autunno di Salvini è ben lontano, è il leader della nuova destra italiana. Quello che manca è il profilo dei grillini, che non si capisce cos’è. Ecco perché scendono”.

14.43 | Geremicca: “Salvini sta riuscendo nel far votare ai 5 Stelle il condono fiscale”. “Pace fiscale”, lo corregge ironica la Panella.

14.37 | Si entra nel vivo del talk show con Federico Geremicca de La Stampa, Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 e Gianfranco Pasquino, docente di Scienza Politica all’Università di Bologna.

14.36 | Si alleggerisce il clima con Alessio Orsingher che legge una vignetta di Giannelli e una frase di Osho in romanesco. “Non ho studiato il romanesco”, si giustifica il compagno di Diaco. “Non sei migliorato”, scherza la Panella.

14.34 | La Panella fa vedere la copertina di Time dell’anno prossimo, raffigurante Mentana. L’intervista si chiude qui. Grandissimo momento di approfondimento, si parte alla grande.

14.33 | Il direttore sulla copertina di Time con Salvini ridimensiona il caso: “In realtà è la copertina europea, gli americani non la vedono”.

14.32 | Mentana: “Salvini sta riuscendo nel capolavoro di prendersi gli elettori e non per forza gli eletti di Forza Italia”.

14.29 | Panella: “A che punto siamo nel rapporto tra Salvini e Di Maio?”; Mentana epico: “Siamo al test di gravidanza”.

14.27 | “Le elezioni europee saranno le elezioni maggiormente importanti da quando esiste il Parlamento europeo. Ci sarà davvero lo scontro finale tra Europa europeista o l’Europa euroscettica di Orban e Salvini. Le stesse ripicche, scaramucce, offese all’Italia riscontrate in questa fase col rappresentate lussemburghese dimostrano che sono in questo clima elettorale”.

14.25 | Per Mentana la vittoria elettorale e il consenso perdurante dei 5 Stelle e il crescente consenso di Salvini non siano legati alle promesse come reddito di cittadinanza, flat tax o riforma della Fornero “perché un giovane della riforma Fornero dovrebbe essere preoccupato. Il voto del 4 marzo è dovuto a un’apertura di credito che è anche una chiusura a chi li aveva preceduti”. Le vere partite si giocheranno per il direttore dopo le Europee.

14.24  | Il direttore parla subito del nuovo esecutivo Conte: “E’ un governo estremamente diverso questo governo, perché diversa è la sua base di consenso, interamente rapportata ai due leader”. Analisi molto fine.

14.22 | In uno studio totalmente rinnovato, Tiziana Panella accoglie Enrico Mentana.

Sarà il direttore del TgLa7 Enrico Mentana l’ospite di punta della prima puntata della quarta stagione di Tagadà, il talk show d’approfondimento di Tiziana Panella del primo pomeriggio di La7. In onda dal 2015, nella scorsa stagione il programma è riuscito a regalare ascolti molto lusinghieri alla rete, grazie a un clima politico molto curioso e alla complicità della conduttrice con il giornalista Alessio Orsingher al desk, bravi a non prendersi mai troppo sul serio.

La trasmissione ripartirà alle 14.15 in uno studio profondamente rinnovato. Oltre al direttore Mentana, gli ospiti saranno Massimo Bitonci, sottosegretario all’Economia, Shi Yang Shi, scrittore e attore, Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza Politica all’Università di Bologna, Giordano Riello, imprenditore, Augusto Minzolini, editorialista del Giornale e di Panorama e Federico Geremicca, editorialista de La Stampa.

Tvblog seguirà in diretta l’esordio della quarta stagione di Tagadà, che è presente anche su Facebook,  e Twitter .