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Porta a Porta: il fact checking, questo sconosciuto. Il pianobar di Matteo Salvini

Primo ospite il ministro dell’Interno. Domani tocca a Toninelli.

pubblicato 11 Settembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 08:46

Per il kick off della 24esima edizione di Porta a porta, definita anni addietro “la terza Camera del Parlamento italiano”, Bruno Vespa ha servito il Matteo Salvini Show: l’uomo del momento, amatissimo secondo i sondaggisti Piepoli e Ghisleri – ma non ne bastava uno? – ha parlato con il giornalista per quasi due ore senza il benché minimo contraddittorio, a parte qualche domandina nel finale dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana.

Un’intervista-fiume quasi senza domande su immigrazione, Europa, Onu, vicende giudiziarie. Anzi, è proprio su quest’ultimo punto che Vespa gli pone l’unica vera domanda: “Ma quando lei è diventato segretario nel 2013 quanti soldi c’erano?”. “Non me lo ricordo”, risponde un Salvini messo in difficoltà. “E come intendete pagare i dipendenti?”, continua il conduttore. “Qualcosa ci inventeremo”.

Per il resto sembra un pianobar nel quale Matteo Salvini anziché cantare si mette a sciorinare i suoi mantra, dal “prima gli italiani” a qualsiasi altro punto programmatico del quale ha già abbondantemente parlato sui social. Con un’aggravante: la totale assenza di fact checking. Salvini straparla di tagliare i 35 euro a migrante senza che nessuno gli dica che quei soldi non li decide un ministro ma l’Unione europea. Il ministro illustra entusiasticamente la quota 100, ma Vespa non si degna nemmeno di dirgli che costerà 13 miliardi, una cifra esorbitante. Possibile che nessuno non abbia pensato a una partnership con debunker come David Puente, Paolo Attivissimo oppure a siti che si occupano di verificare l’attività politica dei parlamentari come Pagella politica?

 

01.08 | Salvini: “Non è una guerra all’Islam, ma noi monitoriamo chi è andato a combattere e sta tornando. Spero che il buon Dio ci aiuti”. Vespa saluta: “Grazie a chi ci ha seguito fino a tardi. Buonanotte a tutti”. Prego.

01.06 | Un servizio commemora gli eventi dell’11 settembre.

00.57 | Salvini risponde con il succitato progetto Nigeria degli 8 euro al giorno”. E lancia una frecciatina: “La libertà di informazione è soggettiva. L’Ue dà un sacco di soldi alla Turchia. Vadano lì gli ispettori Onu”. La Turchia è il Paese che – dietro finanziamenti Ue – ha accolto tantissimi immigrati che altrimenti sarebbero in Italia. Ma in studio non viene detto nemmeno questo.

00.51 | Fontana fa notare a Salvini che mettere insieme i nazionalisti è pericoloso : “Ognuno dirà Prima gli italiani, poi Prima gli ungheresi, ecc… . E poi Orban si è preso mai un immigrato?”.

00.49 | Servizio di Antonio Polito su Steve Bannon, ex consigliere di Trump. che vuole fondare il movimento internazionale dei nazionalisti. L’adesione di Salvini è quella preponderante. Domani l’Europarlamento vota su Orban. Lega e Forza Italia lo salveranno, il Movimento 5 Stelle gli voterà contro.

00.47 | La Ghisleri conferma che il 60% dei militanti 5 Stelle appoggia la politica di Salvini.

00.38 | I sondaggi con le intenzioni di voto premiano nettamente Salvini. “Lo dico ai miei parlamentari: ci vuole umiltà”, dice il ministro. Parlamentari che non si sono mai visti da quando è iniziato questo governo Conte (nemmeno lui molto presente sulla scena pubblica, per la verità).

00.29 | Fontana ricorda a Salvini che Di Battista vuole che vengano restituiti i soldi fino all’ultimo centesimo. “In Guatemala c’è un fuso orario diverso”, risponde il ministro. “E poi sei in Guatemala, c****, ti metti a pensare ai soldi della Lega?”. Complimenti per gli studi a Oxford.

00.27 | Vespa: “Belsito dice di aver lasciato 40 milioni. Lei è segretario dal 2013: quanti soldi c’erano?”. Finalmente una domanda! Salvini: “Non me lo ricordo”. “Ma come pagherete gli impiegati?”; “Qualcosa ci inventeremo”.

00.24 | Si torna in studio. Salvini: “I 49 milioni non ci sono! Una follia che sequestrino i 10 euro dati da una pensionata di Milano o Torino perché nel 2008 sono stati usati male 300-400 mila euro”. L’unico precedente di questo tipo per il ministro è avvenuto in Turchia.

00.21 | In arrivo un servizio sui 49 milioni di euro che la Lega avrebbe truffato allo Stato.

00.18 | Per Fontana questi provvedimenti hanno un sapore di antico.

00.16 | Il ministro attacca l’Europa. “Vi pare normale mandare la gente in pensione a 67 anni?”. Onestamente sì, poi dipende dai lavori.

00.12 | Dopo un’ora si vede in studio un giornalista, il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.

00.09 | “Abbiamo sfornato un sacco di laureati in materie umanistiche. Servono molti medici, non possiamo mandarli in Albania”. Da laureato in Lettere farò finta di non aver sentito.

00.05 | Vespa prova a pungere Salvini sul Decreto Dignità, “anche se è dell’amico Di Maio”. Salvini parla di stabilità professionale e familiare ascoltando le aziende. “Vorrei il ritorno dei ricchi in Italia. Stiamo studiando un modello portoghese per regioni del Sud dove poter fare esentasse per gli anziani, che vanno in Portogallo”. Vespa: “In Portogallo per dieci anni non si pagano le tasse”. Salvini: “Stiamo studiando adesso una cosa del genere”. Ma guarda un po’!

00.05 | La ministra Bongiorno ha proposto le impronte digitali per evitare i furbetti del cartellino. “Sono assolutamente d’accordo per rispetto di chi fa bene il proprio lavoro”, dice Salvini.

00.02 | Capitolo pace fiscale: “Calciatori e motociclisti che hanno avuto problemi con il fisco, quelli devono fare pace con loro stessi”.

23.59 | Ma perché Salvini ha sempre gli occhi al cielo?

23.55 | Domanda sul reddito di cittadinanza. Salvini: “E’ nel contratto, io rispetto gli accordi. Io seguo la flat tax e quota 100. Ho chiesto al massimo di andare in pensione a 62 anni”. Peccato che una riforma del genere costi 13 miliardi. Vespa dirà almeno questo?

23.52 | Salvini annuncia un Pacchetto sicurezza che taglierà 10-15 euro a migrante sui 35. In realtà i fondi li decide l’Unione europea, ma Vespa non sa cosa sia il fact checking.

23.50 | In onda un servizio sui 52 migranti scomparsi della Diciotti da Rocca di Papa.

23.48 | Suona il mitico campanello: che siano arrivati degli ospiti per il fact checking alle dichiarazioni del ministro? Macchè: si tratta dei sondaggisti Piepoli e Alessandra Ghisleri. Per entrambi oltre il 50% degli elettori vorrebbe attuare politiche di respingimenti.

23.45 | Una clip riassume la vicenda della nave Diciotti. 2016: 181 mila migranti. 2017: 119mila. 2018: 20 mila.

23.42 | A proposito di aiutarli a casa loro, il ministro dice: “Voglio chiudere un accordo entro l’anno con la Nigeria. Voglio dare 8 euro a un ragazzo della Nigeria, non con 35 euro a bivaccare”.

23.38 | Vespa: “Lei è diventato prudente con la magistratura”. Salvini: “Curioso che un pm stia indagando per sequestro di persona Matteo Salvini, oltretutto risolvendo il problema. Quella sera stavo guardando i cartoni con mia figlia a Pinzolo. Ne abbiamo accolti 700mila, avevo risolto coinvolgendo Albania, vescovi, Irlanda e Montenegro e mi arriva una indagine”.

23.35 | Salvini su immigrazione: “Anche col ministro Salvini donne, bambini e malati saranno messi in salvo. Gli altri vengono a prenderci in giro”. Su Onu: “Non accettiamo lezioni. Voglio capire come vengono spesi questi 700 milioni. Gli episodi di matrice etnico-razziale a oggi sono stati 42.Per carità, 42 imbecilli, 42 razzisti. Nei Paesi dove gli omosessuali sono lapidati, le bambine infibulate, quella signora (Michelle Bachelet, commissario ai diritti umani, ndB) viene a fare lezione a me?”. Almeno non ha fatto negazionismo.

23.33 | “Chi deve pagare per la ricostruzione del ponte di Genova?”, chiede Vespa al ministro. “Non è il momento di fare i tifosi, ma Autostrade deve pagare fino all’ultimo centesimo”. Curioso che la stessa espressione l’abbia usata ieri Di Battista a Otto e mezzo parlando dei 49 milioni.

23.30 | Vespa ripresenta Salvini e i temi enunciati dall’anteprima.

23.29 | Si comincia con una clip che riassume i fatti di questa estate, dalla morte di Sergio Marchionne al crollo del ponte Morandi, passando per i fatti della nave Diciotti.

23.14 | Anteprima di Vespa con ospite Matteo Salvini. Tra i temi sul tavolo l’Europa, il sondaggio dell’Istituto Piepoli che vede la Lega sopravanzare il Movimento 5 Stelle, le vicende giudiziarie e la decisione da parte dell’Onu di inviare i suoi ispettori in Italia per razzismo.

 

A un anno dalle nozze d’argento, stasera Porta a Porta torna su Rai 1 per la ventiquattresima stagione alle 23.30 con tre puntate settimanali: martedì, mercoledì e giovedì.

Nell’Italia che sta cambiando il programma di Bruno Vespa tornerà ad affrontare i grandi temi di attualità: dalla politica all’economia, dai grandi fatti di cronaca al costume in evoluzione, arricchendo l’offerta editoriale con reportage ed interviste.

 

Porta a Porta | Ospiti

Per l’esordio stagionale 2018 – 2019 Bruno Vespa potrà contare sul ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, che nel bene e nel male occupa da mesi la scena mediatica a discapito di tutti i suoi competitor. Il navigato giornalista sicuramente lo intervisterà su Europa, immigrazione e le vicende giudiziarie che hanno colpito il suo partito. Domani toccherà invece al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Per il 26 prevista Farah Diba, vedova dello Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi. “Entro le prossime settimane contiamo di arrivare ad ospitare tutti i leader politici e speriamo quanto prima anche il premier Conte“, ha spiegato Vespa in conferenza stampa. La ministra della Sanità Giulia Grillo invece ha preferito declinare l’invito.

 

Porta a Porta | Dove vederlo

Porta a Porta andrà in onda a partire dalle 23.30 su Rai 1, ma sarà disponibile anche in streaming su Raiplay, selezionando la diretta della prima rete di viale Mazzini.

 

Porta a Porta | Second Screen

Il talk show si trova su Facebookha un profilo Twitter (@RaiPortaaPorta) e Instagram (@raiportaaporta).