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PresaDiretta si conferma un gioiellino ma non fa agenda setting. Stona l’intervista a Di Maio

Appuntamento alle 21.15 su Rai 3 con il programma di inchieste condotto da Riccardo Iacona.

pubblicato 4 Settembre 2018 aggiornato 2 Novembre 2020 09:56

In un Paese attorcigliato mediaticamente su se stesso e nel quale i problemi all’ordine del giorno sono considerati i conti pubblici e l’immigrazione, PresaDiretta rappresenta una boccata d’ossigeno. E’ pur vero che siamo al 3 settembre, al primo vero giorno di programmazione televisiva, ma non ci vuole l’oracolo per immaginare che i telegiornali e i programmi di infotainment tratteranno i soliti temi di interesse nazionale, come se non esistessero altre emergenze.

La prima puntata di PresaDiretta invece, se si esclude l’intervista un po’ stridente al ministro Di Maio che è sembrato un tentativo di inseguire l’attualità piuttosto che di approfondimento giornalistico, si è rivelata eccellente nel trattare un argomento che dovrebbe rientrare nell’agenda setting di qualunque colore politico, ovvero la gestione dell’acqua, mostrando come in Calabria lo spreco di questo bene arriva oltre il 60 %.

Ma PresaDiretta non si limita a denunciare sprechi e ruberie. Nel suo ultimo libro, intitolato Con i piedi nel fango, l’ex magistrato Gianrico Carofiglio parla della differenza tra sdegno e indignazione: il primo è la reazione alla malapolitica fine a se stessa, la seconda una virtù civile capace di sfociare in esempi positivi.

E il bello di PresaDiretta consiste proprio nel mostrare al telespettatore indignato un ventaglio di soluzioni già adottate dalle comunità per fronteggiare i problemi: la calza di resina per la sostituzione dei tubi utilizzata a Milano, la geotermia adottata nel capoluogo lombardo e a Bari. Da Nord a Sud, viene mostrata un’Italia virtuosa, che ha già le soluzioni chiavi in mano, ma non può attuarle del tutto per questioni burocratiche. Lo stesso ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, viene intervistato sull’efficacia della geotermia, ma alla domanda “svicola”, come direbbe Barbara d’Urso riferendosi alla collega Alessia Marcuzzi.

E in un Paese attorcigliato su se stesso, PresaDiretta è uno sguardo su un mondo complesso che tendiamo a ignorare: il servizio sulla scarsità d’acqua a Città del Capo è devastante e preannuncia scenari non così tanto apocalittici. La presenza di una Polizia dell’acqua fa mettere i brividi.

Riccardo Iacona si conferma a suo agio sia in studio che nel ruolo di giornalista che ama sporcarsi la suola delle scarpe. L’intervista a Di Maio strideva con il resto della puntata, ma alcune osservazioni di Iacona si sono rivelate piacevolmente provocatorie (“Attenti a non tagliare i rimborsi di sostegno al reddito alle famiglie”), insomma da vero watchdog.

 

23.48 | La temperatura dell’Artico sta aumentando di 3 gradi ogni dieci anni. Ma il viaggio in Artico sarà mostrato integralmente la prossima settimana. Come mai dopo l’Accordo di Parigi però le emissioni di anidride carbonica sono aumentate? Iacona lo svelerà tra sette giorni. La prima puntata si chiude qui.

23.45 | Segue un servizio sul riscaldamento globale. La location ora è addirittura l’Artico. Gli italiani e i norvegesi nel 1928 sono stati i primi a metterci piede, con il dirigibile Italia. L’iscrizione è infatti in italiano.

23.41 | Si ritorna in Calabria. Il capo della Protezione civile della regione, Carlo Tansi, parla di una terra attaccata a Montecarlo 23 milioni di anni fa, non a caso sono presenti le rocce liguri. Una storia senz’altro affascinante. Le acque che scorrono in alcuni territori purtroppo generano delle frane. Andrebbero intercettate.

23.34 | Si torna in Italia, in Irpinia, alle sorgenti del Sele, le cui acque dissetano la Puglia. La galleria è una delle opere ingegneristiche maggiormente importanti al mondo.

23.26 | Come ultima spiaggia si pensa di catturare un iceberg che si sta staccando dall’Antartide, che potrebbe soddisfare il fabbisogno di un terzo di Città del Capo. Nel progetto ci sono investitori della Germania, Svizzera e Sudafrica. L’iceberg può dare acqua per un anno. Il sindaco però ha un po’ paura nel far venire l’iceberg nei suoi porti, soprattutto in caso di rottura.

23.24 | In città stanno avvenendo già le prime risse per accaparrarsi l’acqua. Uno scenario apocalittico.

23.20 | A Città del Capo ha aperto addirittura il primo bar senz’acqua (corrente). Il titolare spiega che viene usata acqua piovana per il ghiaccio. Ma non è finita: è stata aperta anche la prima azienda di imbottigliamento dell’umidità.

23.18 | La reporter intervista alcune famiglie del posto su come risparmiano l’acqua. Un italiano mostra addirittura che spruzza uno spray sull’urina nel bagno che crea una patina.

23.08 | Il sindaco ha deciso di assegnare 50 litri di acqua a persona per non dover chiudere i rubinetti. Istituta la Water Police, per invitare la gente a osservare le restrizioni sull’acqua. Non si può lavare la macchina con l’acqua pubblica, per esempio. Uno scenario del genere mi mette i brividi.

23.07 | Viene dimostrato uno scenario del Day Zero, il giorno senz’acqua di Città del Capo: milioni di persone in fila in 200 punti di raccolta per ritirare 25 litri a testa.

23.05 | Ecco l’annunciato servizio su Città del Capo, una città da 4,5 milioni di abitanti dove non piove da 3 anni. A gennaio il livello delle risorse idriche è sceso al 26 per cento, ad aprile al 17.

22.58 | Dopo gli spot un report a Città del Capo, Sudafrica, dove l’acqua è quasi sparita a causa del surriscaldamento globale.

22.55 | Iacona chiede lumi al ministro sulla geotermia, che abbatte dell’11% i costi. Costa dice che abbiamo superato la Francia nel processo di decarbonizzazione, oltre l’accordo di Parigi. Non credo però abbia risposto alla domanda.

22.52 | Iacona chiede la posizione sull’acqua pubblica al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Costa vorrebbe estendere il modello milanese, ma ci sono 2000 gestori, come fa notare Iacona.

22.49 | La giornalista chiede alla deputata Daga dove trovare i soldi per gli investimenti. La risposta è la Cassa depositi e prestiti. Una risposta che i 5 Stelle hanno usato un po’ per tutto in questi giorni.

22.44 | Si analizza il progetto di acqua pubblica del Movimento 5 Stelle – Lega nel contratto di governo. Un altro progetto, presentato dalla deputata Federica Daga (membro della commissione Ambiente) prevede una gestione esclusivamente pubblica dell’acqua. Per il Pd la ripubblicizzazione dell’acqua è demagogia, essendo già pubblica l’acqua. A sostenerlo la deputata Chiara Braga, della stessa commissione.

22.40 | La geotermia è nata in Italia. Eppure siamo i decimi in Europa a usarla. Esiste tuttavia un ddl per sburocratizzarla.

22.38 | Anche a Milano si sta pensando di riscaldare/raffreddare 700 appartamenti con la geotermia. Il nuovo Palazzo della Lombardia va avanti solo col geotermico, ovvero grazie alla falda sotterranea.

22.34 | Dopo la depurazione delle acque reflue, si parla di come l’acqua possa combattere il riscaldamento globale. Alla sede di Bari del CNR si studiano soluzioni geotermiche. Si usa l’acqua di falda delle industrie per rinfrescare gli ambienti. “Una soluzione sempre possibile”, dice il presidente Vito Uricchio.

22.29 | Si parla della realtà dell’Irsa (Istituto di Ricerca sulle Acque), diventato un consulente del Ministero dell’Ambiente.

22.25 | Si va a Putignano, Puglia dal mangiafanghi, un efficiente impianto di depurazione fino all’80%. Ovviamente dai fanghi. L’idea vincente è stata quella di usare dei microrganismi. Si tratta di un progetto in collaborazione col CNR.

22.21 | Al posto dei tubi gli operai a Milano usano una tecnologia avanzatissima: una calza di resina che aderisce perfettamente al tubo vecchio e dura per 50 anni. Ad avere l’idea una ditta di Bolzano, che ha molti clienti in Germania.

22.17 | La città che perde meno acqua in Italia è Milano, con l’11,20%. La tecnologia è il Waterlink, che con la fibra ottica controlla tutti gli impianti di condotto, impianti di depurazione e fogne con una completa ingegnerizzazione della rete. Una mappa elettronica indica addirittura gli interventi passati su un determinato punto. Tutto un altro mondo. Merito di Metropolitana Milanese.

22.16 | L’acqua pubblica è nel contratto di governo, spiega Iacona una volta tornati in studio. Ma ora è il turno degli esempi positivi. Finalmente.

22.12 | Sul banco degli imputati finisce la rete idrica. Iacona intervista Oliverio, presidente della Regione, che parla di un progetto per sistemare la rete. “Come bypassare i Comuni inadempienti?”, chiede giustamente il giornalista. La soluzione è il ritorno all’acqua pubblica con Sorical gestione unico e Comuni proprietari.

22.08 | Un giornalista mostra a Iacona delle analisi che provano la presenza dei trialometani, sostanze che renderebbero cancerogeno l’Alaco. Per l’Istituto Superiore di Sanità pare sia di buona qualità.

22.05 | L’acqua dell’Alaco consta di 35 milioni di metri cubi. L’indagine del 2011 si chiamava Acque sporche.

21.59 | L’acqua dell’invaso dell’Alaco pare dia problemi di cuoio capelluto alla popolazione. Effettivamente nel 2011 si è notata acqua scura e maleodorante. Una storia assurda. Si rischia la prescrizione per gli accusati di avvelenamento.

21.56 | Alla SORICAL mancano 180 milioni di euro di bollette non pagate dai Comuni. Ce ne vorrebbero 250 per intervenire sulle dighe e le tubature.

21.55 | Molti Comuni in Calabria non pagano l’acqua e la SORICAL, che la distribuisce nella regione, è in liquidazione.

21.53 | Buttiamo ogni anno oltre il 41,4% di acqua in Italia.

21.51 | Per il commissario della SORICAL (Società Risorse Idriche Calabresi) in Calabria si spreca il 63 % dell’acqua.

21.47 | Seconda tappa la diga del Menta, a 50 km da Reggio. Iacona incontra il sindaco Giuseppe Falcomatà, il cui Comune ha scoperto oltre 100 allacci abusivi. Appena la diga del Menta entrerà in funzione, sarà dismesso il desalinizzatore.

21.44 | Parte l’inchiesta, con Iacona a Reggio Calabria, dove la rete idrica disperde il 50 per cento dell’acqua.

21.39 | Chiude l’intervista una domanda su Regeni. Di Maio: “Giulio è nel cuore di tutti noi“.

21.36 | Iacona mette in pista l’argomento della prima puntata, chiedendo dell’acqua pubblica a Di Maio. Il ministro: “La prima stella del Movimento 5 Stelle è proprio sull’acqua pubblica. Riprendiamoci l’acqua. Ne siamo costituiti al 90%. Al massimo il 70.

21.33 | Di Maio: “Il nostro reddito di cittadinanza può portare un punto di percentuale di PIL in piu’. Iacona: “Attenti a non tagliare i rimborsi di sostegno al reddito alle famiglie“.

21.31 | Di Maio difende il suo reddito di cittadinanza, accusato di assistenzialismo: “Io chiedo a una persona di dedicare otto ore per il suo Comune. Quei soldi ci torneranno. Vogliamo adeguarci alle misure in tutta Europa che esistono a vario titolo e con vari nomi“.

21.27 | Il giornalista mette alle strette il ministro: “Per quale motivo sfidare i mercati? Anche il suo stipendio da viceministro viene da lì!”. Di Maio: “Siamo entrati in una spirale per il quale bisogna avere rispetto dei vincoli europei. Se si dovrà scegliere tra l’ospedale e i vincoli europei, tra il lavoro e le agenzie di rating, dovremo scegliere i cittadini. Quelli di prima sapevano obbedire meglio a quei diktat“.

21.24 | Iacona chiede al ministro cosa farà il governo con lo spread in aumento e la fuga degli investori stranieri: “Si tratta di un obiettivo malposto”, risponde Di Maio. “Vedrete che lo spread si abbasserà”.

21.19 | Riccardo Iacona entra in studio e apre con l’annunciata intervista al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio.

PresaDiretta ha attraversato l’Italia da nord a sud, raccontando le criticità di regioni come la Calabria, ma anche gli esempi virtuosi di grandi e piccole amministrazioni che grazie alla ricerca scientifica e alle innovazioni tecnologiche, gestiscono l’intero ciclo dell’acqua senza perderne neanche una goccia.
E poi PresaDiretta è andata a Cape Town in Sudafrica, dove il riscaldamento globale e la siccità hanno provocato una crisi idrica senza precedenti, una città di 4 milioni di persone rimasta senza acqua. Come si vive quando l’acqua è razionata e ridotta a pochi litri al giorno?
L’acqua e la sua gestione sono al secondo punto del Contratto di Governo, in cui si dice che il servizio integrato deve essere pubblico applicando la volontà popolare espressa nel referendum del 2011. Ma come tornare all’acqua pubblica? Quanti investimenti saranno necessari e dove trovare i soldi? PresaDiretta ha raccolto le proposte e le idee delle forze politiche e la testimonianza del nuovo ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Acqua perduta, è  un racconto di Riccardo Iacona con Elena Marzano, Roberta Ferrari, Massimiliano Torchia, Pablo Castellani.

PresaDiretta | Dove vederlo

Potrete seguire la prima puntata di PresaDiretta su Rai 3 a partire dalle 21.10 oppure su Raiplay selezionando il livestreaming della terza rete Rai.

 

PresaDiretta | Second Screen

Il programma di inchieste di Riccardo Iacona è presente su Facebook, Twitter (ma non ha mai twittato) ma non su Instagram, dove è possibile invece seguire con anticipazioni su PresaDiretta il profilo del conduttore,