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Showtime al TCA: tra Kidding, la fine di Homeland, Shameless e il revival di The L Word

L’ottava stagione di Homeland sarà l’ultima, mentre Shameless avrà due episodi in più e sarà divisa in due blocchi. I trailer di Kidding e Escape at Dannemora

pubblicato 7 Agosto 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 10:00

Showtime è arrivata al panel del Television Critics Association press tour con tante star e tante novità nel suo presente e nel suo futuro, senza dimenticare gli show che ne rappresentano l’ossatura come Shameless, Ray Donovan e Homeland.

Kidding con Jim Carrey il nuovo trailer

In apertura di articolo trovate il nuovo trailer di Kidding la serie tv con Jim Carrey prodotta e in parte diretta da Michel Gondry. Una comedy insolita, che si annuncia folle, complessa, imprevedibile, con echi a Eternal Sunshine of the Spotless Mind e The Truman Show come ha sottolineato anche Carrey

L’idea della ricerca della propria identità, di chi siamo […] l’idea di ricevere un colpo improvviso e iniziare a riflettere su se stessi mi ha sempre affascinato.

Kidding racconta la storia di Jeff, un’icona della tv per ragazzi nei panni di Mr. Pickles la cui vita di gioia e serenità viene stravolta quando la sua famiglia implode. Jeff scopre che non esistono favole o pupazzi che possano aiutarlo e si ritrova ad essere un uomo gentile in un mondo crudele. Kidding debutterà il 9 settembre su Showtime (in Italia dovrebbe andare su Sky Atlantic).

Escape at Dannemora con Benicio del Toro e Patricia Arquette

Un’irriconoscibile Patricia Arquette è una delle protagoniste del trailer di Escape at Dannemora la miniserie di Showtime che partirà il 18 novembre, che racconta la storia vera della fuga di due killer da una prigione al nord di New York.

Benicio del Toro e Paul Dano sono i due killer che riusciranno a convincere Tilli Mitchell, una donna semplice che lavora nella sartoria della prigione, ad aiutarli nella fuga, finendo per avere una relazione con i due uomini.

Scritta da Brett Johnson e Michael Tolkin, Escape at Dannemora è diretta nei suoi 8 episodi da Ben Stiller che inizialmente aveva rifiutato il progetto per la mancanza di dettagli su tutta la vicenda del 2015. Quando però le autorità hanno rilasciato un report dettagliato in 170 pagine, consentendo a Johnson e Tolkin di sviluppare a pieno la storia, Stiler vi è entrato con convinzione.

La produzione è riuscita ad effettuare le riprese nei luoghi veri della vicenda e Arquette ha raccontato di essere rimasta molto colpita dal senso di desolazione che le ha lasciato la cittadina.

Halo, Purity e The L Word il futuro di Showtime

Gary Levine responsabile della programmazione di Showtime presente al TCA si è soffermato anche a parlare dell’ambizioso progetto di Halo, confermando che l’adattamento del videogioco non arriverà prima del 2020.

Il CEO di Showtime David Nevins ha sottolineato come la scelta di Kyle Killen come sceneggiatore e showrunner risponde all’idea che loro hanno del progetto:

Abbiamo volontariamente scelto di ingaggiare uno sceneggiatore che non proviene dal mondo sci-fi o delle serie d’azione. Volevamo essere sicuri di approfondire la componente umana

Se Halo ha una data, c’è un progetto che è stato ordinato due anni fa ma è poi sparito dai radar: Purity l’adattamento del romanzo di Jonathan Franzen con Daniel Craig.

Ordinata due anni fa in 20 episodi, la miniserie si è scontrata con gli impegni da 007 di Craig. Il progetto però non sarebbe morto, Craig sarebbe ancora interessato e Franzen che si sta occupando dell’adattamento con David Hare, starebbe valutando una versione più breve della miniserie rispetto ai 20 episodi previsti, così da agevolare Daniel Craig rispetto agli altri suoi impegni.

Anche sul revival di The L Word si sono avuti pochi aggiornamenti. Gary Levine ha spiegato che il sequel della serie non è fermo, ci stanno lavorando ma stanno “lavorando per non ripetere se stessi. Se troveremo una formula che abbia qualcosa da dire andremo avanti“.

Non hanno trovato conferme al TCA le indiscrezioni di una miniserie su Hedy Lamarr, scritta da Sarah Treem di The Affair e che dovrebbe essere interpretata da Gal Gadot. Levine ha potuto solo dire che se dovessero riuscire a realizzarla sarebbero molto felici.

Homeland, Ray Donovan, Shameless la solidità del passato

Se non è stato ancora deciso il futuro di I’m Dying Up Here che potrebbe ancora avere una terza stagione, è arrivata sicuramente al capolinea la corsa di Homeland: la prossima ottava stagione in arrivo a giugno 2019 sarà l’ultima. “Non è una cancellazione” ha spiegato David Nevins “Alex Gansa darà una degna conclusione a questa serie” che per Nevins ha anche un valore affettivo essendo la prima che ha ordinato nel suo ruolo a Showtime.

Lontana è invece la fine per Shameless e Ray Donovan altre due colonne della programmazione di Showtime.

Con 8 milioni di spettatori a settimana, l’ottava stagione di Shameless è stata la più vista di sempre e lo show più visto tra i canali premium cable. Proprio per sfruttarne il successo la rete ha deciso di portare da 12 a 14 gli episodi della nona stagione che saranno però divisi in due blocchi, quello autunnale in partenza il 9 settembre e quello invernale dal 20 gennaio 2019.

A decidere la fine della serie non sarà Gary Levine ma i produttori, come John Wells e Nancy Pimental e gli attori della serie come William Macy e Emmy Rossum, ha spiegato il responsabile della programmazione.

Ray Donovan partirà il 28 ottobre con la sesta stagione che vedrà uno spostamento di ambientazione passando da Los Angeles a New York. Proprio questi spostamenti potrebbero portare una nuova vitalità alla serie permettendole di proseguire ancora a lungo.

Showtime oltre le serie tv

Sta facendo molto discutere negli Stati Uniti  lo show di Sacha Baron Cohen Who is America?, programma satirico con controverse interviste a diversi esponenti politici, nonostante questo David Nevins spera che Cohen possa andare avanti e realizzarne altre stagioni.

Sul fronte docu-serie Showtime ha ordinato Enemies: The President, Justice & The FBI di Alex Gibney che racconterà in quattro puntate il lungo conflitto tra i Presidenti degli Stati Uniti e l’FBI. Il primo episodio andrà in onda il 18 novembre.

Shut Up and Dribble sarà il titolo della docu-serie in tre puntate di LeBron James che dovrebbe raccontare la vita di un atleta oggi, tra politica e cambiamenti culturali.