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Mondiali, la metamorfosi dell’inviato. Stavolta sono gli uomini ad essere mandati in trincea

Ai Mondiali di Russia va in scena la metamorfosi dell’inviato Mediaset. Se le donne sono il volto “istituzionale”, gli uomini vengono al contrario spediti in trincea, vittime di tifosi su di giri e siparietti vari

pubblicato 28 Giugno 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 23:35

Se nel resto del mondo sono soprattutto le donne ad essere spedite in trincea, tra tifosi scalmanati e incontrollabili, in Italia sembra di assistere al fenomeno opposto.

I Mondiali di Russia raccontano un’inversione dei ruoli in casa Mediaset, dove il mestiere di ‘vittima sacrificale’ spetta di diritto agli inviati uomini.

Il timone a tinta rosa è evidente. Si nota innanzitutto dalla guida dei programmi di avvicinamento alle partite. Da Monica Bertini che inaugura l’appuntamento mattutino a Giorgia Rossi, che fa capolino al pomeriggio (a lei è affidato il blocco più ampio di live), senza dimenticare la striscia quotidiana di Sport Mediaset assegnata a Mikaela Calcagno.

Ma, come detto, le differenze si notano soprattutto in esterna. Qui Monica Vanali, Irma D’Alessandro e Francesca Benvenuti si distinguono per ‘istituzionalità’ e collegamenti senza sbavature. In genere il servizio è in solitaria, si lanciano interviste registrate o si offrono anticipazioni su schemi e formazioni.

Il lato goliardico, al contrario, è esclusivamente affidato ai maschi e ad essere gettati nella mischia sono Alessio Conti e Daniele Miceli. Soprattutto quest’ultimo è la preda ideale di sostenitori su di giri che, il più delle volte, non hanno nulla da dire. Il senso dello show, almeno per chi lo mette in scena, sta nell’abbinamento bizzarro, nel concetto dell’accerchiamento, nella fotografia del giornalista al lavoro immerso nella bolgia del contesto russo.

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L’accostamento immediato e inevitabile (da segnalare tra l’altro anche il contributo di Pierluigi Pardo in occasione dell’esordio di Balalaika) è quello con Paolo Celata, che nelle maratone di Mentana su La7 viene mandato in ispezione a suo rischio e pericolo. I ‘maltrattamenti’ sono divenuti funzionali al format e fanno da contraltare agli interventi più centrati e mirati di Alessandra Sardoni, fonte di notizie e indiscrezioni. A proposito di metamorfosi.