Home DiMartedì DiMartedì, la notizia di Napolitano svela i limiti del talk “preconfezionato”

DiMartedì, la notizia di Napolitano svela i limiti del talk “preconfezionato”

A DiMartedì la notizia del malore dell’ex Presidente Napolitano irrompe in mezzo a contributi preregistrati. E Floris è costretto a “lanciare” se stesso

pubblicato 25 Aprile 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 01:11

Il malore di Giorgio Napolitano ha fatto irruzione nei talk show di prima serata, con costanti aggiornamenti relativi al suo stato di salute. L’ex Presidente della Repubblica, ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma a causa di problemi al cuore, ha subìto un lungo e complesso intervento chirurgico (“perfettamente riuscito”) conclusosi a notte fonda.

Una notizia improvvisa che ha inevitabilmente stravolto le scalette, con le prime informazioni giunte poco prima delle 22.30. Se Bianca Berlinguer a Cartabianca ha potuto leggere i lanci di agenzia senza troppi ostacoli, decisamente più complesso è stato il compito di Giovanni Floris, che a Di Martedì si è dovuto inserire all’interno di due blocchi pre-registrati.

dimartedi2.jpg

Un difetto di messa in onda facilmente visibile, sia per effetto del montaggio che per diversità di toni ed umori. Floris, infatti, al rientro dalla pubblicità è apparso da solo e senza ospiti, con la telecamera che lo inquadrava in primo piano.

Poche parole e linea rapidamente ceduta a Vicsia Portel, collegata dalla redazione. Al rientro, il conduttore ha quindi introdotto il secondo intervento di Gene Gnocchi, lanciando se stesso. L’altro Floris però appariva decisamente più sciolto e sorridente, in quanto inconsapevole di ciò che stava accadendo in tempo reale.

La Portel è poi riapparsa attorno a mezzanotte per fornire ulteriori ragguagli e per leggere le prime pagine dei quotidiani in edicola mercoledì.

Che Di Martedì contenga dei blocchi in ‘differita’ non è un mistero e a riconoscerlo fu lo stesso Floris lo scorso febbraio in seguito al tentativo di irruzione in studio di alcuni militanti di Forza Nuova. “Volevano interagire con il programma – affermò – ma questo non era possibile per ragioni tecniche, dato che in quella porzione di trasmissione stava andando in onda un contributo registrato, e per ragioni di opportunità: non mandiamo in onda chi non è da noi invitato, tantomeno se si presenta in quel modo”.

DiMartedì