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Sono innocente 2018, il giornalismo professionale ed emozionale senza scadere nel morboso

Il liveblogging e la recensione della prima puntata della seconda edizione del programma condotto da Alberto Matano

pubblicato 8 Aprile 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:15

Sono Innocente torna nella domenica di Rai 3, con il format consolidato della prima edizione, per raccontare le storie dei più eclatanti errori giudiziari del nostro paese. Alla guida del programma il giornalista Alberto Matano, che con il solito stile pulito e professionale guida lo spettatore attraverso racconti dolorosi, di rabbia, ma anche di riscatto.

Tre storie a puntata: nell’esordio si è partito con la storia terribile di Elaine, donna brasiliana accusata ingiustamente di essere complice di un traffico di droga. Il racconto grazie alla ricostruzione degli attori, che si alterna con gli interventi in studio di Matano, è ben strutturato cronologicamente, con approfondimenti anche nella psicologia dei coinvolti, ma sempre con garbo, senza entrare in particolari morbosi. L’intervista alla protagonista in studio è molto toccante, e aiuta anche a sottolineare il suo riscatto, l’essere riuscita a tornare a una vita normale.

Indubbiamente il punto forte di questa prima puntata è stato il segmento dedicato a Enzo Tortora, condannato per errore poiché accusato di appartenere alla Nuova Criminalità Organizzata di Raffaele Cutolo. In studio la figlia Gaia, che ha raccontato soprattutto il punto di vista della famiglia del conduttore, travolta da questo ciclone mediatico che ha lasciato un segno dentro tutte le persone vicine a Tortora. L’alternanza tra filmati d’epoca e racconti della figlia aiuta sicuramente lo spettatore a ricostruire la vicenda, molto toccante la clip sul ritorno di Enzo Tortora in tv, a Portobello, che disse “Sono qui per parlare a nome di quanti non possono”.

Ultima parte del programma dedicata a una storia di pedofilia e messe nere. A Lorena Morselli, di Modena, furono tolti i quattro figli, poiché accusata di averli molestati insieme al marito. La storia è scabrosa, ma viene trattata con toni delicati, visto l’argomento. L’appello di Lorena, assolta e in studio da Matano insieme all’avvocato, è sentito: non vede i quattro figli (che la ritengono colpevole) da anni, ma le porte di casa sua sono sempre aperte.

Sono Innocente racconta storie difficili, ma si conferma un buon esempio di giornalismo, professionale ed emozionale allo stesso tempo, senza scadere nel morboso, nel banale, nell’inutile retorica. Merito del conduttore e di una squadra di autori che pensa più a raccontare le falle dell’andamento giudiziario, più che a far piangere chi guarda la trasmissione.

  • 20.42

    Appuntamento alle 21.20 con la diretta della prima puntata di Sono Innocente, condotto da Alberto Matano. Grazie a Twitter scopriamo in anteprima che la colonna sonora della sigla è “Fino all’imbrunire” dei Negramaro

  • 21.24

    Si parte. In ogni puntata si racconteranno tre storie: questa sera Elaine, ballerina finita a sua insaputa in un traffico di droga, Lorena, accusata di aver abusato dei suoi figli, e il caso di Enzo Tortora. Sigla

  • 21.26

    Alberto Matano introduce la storia di Elaine, ragazza brasiliana che amava l’Italia, sposa un ragazzo, e una sera, a casa di un’amica, incontra di sfuggita un altro uomo, Sanchez, di Santo Domingo, corriere della droga. Si parte subito con la ricostruzione della storia

  • 21.29

    Elaine era una ballerina della riviera romagnola. Si fidanza con un atleta turco, va a vivere a Istanbul, poi decide di tornare a lavorare a Rimini per una stagione, e si appoggia a casa della sua migliore amica Matilde, che vive con la madre Olinda

  • 21.32

    La ragazza era felice: aveva l’amore, faceva la barista/cameriera, con un contratto a tempo indeterminato. La sua vita era una favola

  • 21.33

    Una notte torna a casa e non riesce ad aprire la porta. Le apre uno strano ragazzo, e Olinda le spiega che si fermerà a dormire solo per una notte

  • 21.35

    Il giorno dopo viene svegliata da un uomo con una pistola, che le dice “Tu sai cosa sta succedendo”, riferendosi a un carico di droga. Elaine viene portata via, ignara di qualunque cosa

  • 21.37

    7 giugno 2008: questa data cambia per sempre la vita di Elaine. La domanda a cui i Carabinieri cercheranno di rispondere è se lei sapesse o meno che Sanchez era uno spacciatore

  • 21.38

    Elaine e Olinda vengono arrestate perché la droga era in bella vista, quindi non potevano non sapere

  • 21.40

    Elaine è in carcere. Non sa come comportarsi. Si mette in contatto con il fidanzato, che è in California, e capisce di non poter fare niente, andandosene senza neanche incontrarla. Per gli inquirenti, tutte e tre le donne sono considerate complici

  • 21.43

    La ragazza racconta la vita in carcere. Le sue compagne di cella aprivano le bombolette di gas che dovevano usare per il caffè, per inalarle e drogarsi. Ogni mattina si svegliava con nausea e mal di testa. Le altre detenute la prendevano di mira

  • 21.46

    C’era perfino una ragazza sieropositiva che minacciava di contagiarla

  • 21.47

    Ai colloqui per lei non veniva mai nessuno

  • 21.48

    Viene trasferita a Rovigo, dove le prospettano una condanna da 7 a 10 anni. Lo stesso giorno riceve una lettera dal fidanzato, che la lascia. Quel giorno Elaine ha una forte crisi isterica, dopo 6 mesi di carcere. Viene portata dallo psichiatra

  • 21.52

    L’unica cosa che le dà la forza di reagire sono le lettere della mamma dal Brasile, che le invia una foto della Madonna

  • 21.53

    Elaine pensa perfino al suicidio, ma viene fermata in tempo da una compagna di cella

  • 21.58

    Ci sono altre cattive notizie per lei: ha un fibroma all’utero, non può neanche avere figli secondo i medici del carcere. Decide però di continuare a vivere nonostante tutto. E in cella arriva una tossicodipendente di 20 anni, Serena. Gli assistenti chiedono a Elaine di prendersi cura di lei, e lei lo fa, durante le crisi d’astinenza

  • 22.01

    Anche fuori dal carcere c’è qualcuno che pensa a lei, Mario, l’ex fidanzato di Matilde, da sempre innamorato di lei. Si scambiano tante lettere, e lui le procura anche un avvocato, che prova a farla uscire dal carcere

  • 22.03

    Secondo gli inquirenti, il corriere della droga non sarebbe mai andato in una casa dove poteva esserci qualcuno che lo denunciasse

  • 22.06

    Un giorno Elaine trova un quadrifoglio, che nel linguaggio del carcere significa che lei uscirà

  • 22.08

    Il 16 maggio 2009 Elaine viene rilasciata e messa ai domiciliari. All’uscita trova Mario, che le trova la casa dove vivrà e la può andare a trovare una volta al giorno. Si innamorano. Elaine ottiene anche il permesso di tornare a lavorare al ristorante

  • 22.11

    Succede anche un miracolo poco prima del processo: Elaine scopre di essere incinta

  • 22.14

    Nella sua vita torna perfino l’ex fidanzato, ma Elaine lo rifiuta. Il giorno del processo non c’è neanche Mario, che fa il militare ed è in missione all’estero. Il giorno della sentenza, la donna ha molta paura

  • 22.16

    La sentenza non lascia spazio a dubbi: Elaine è innocente, così come Olinda. Matilde e Sanchez vengono condannati per traffico di droga, a 4 e 8 anni di reclusione

  • 22.18

    Alberto Matano rientra in studio e insieme a lui c’è Elaine. Parlano della mamma della donna, che ha anche imparato a scrivere dal Brasile per far sentire alla figlia la sua vicinanza

  • 22.25

    Oggi Elaine ha due figli, Mattia e Vittoria

  • 22.27

    Si passa al secondo caso della serata: la storia di Enzo Tortora, finito in carcere da innocente

  • 22.28

    Tortora nel 1983 viene accusato di essere associato alla NCO (Nuova Criminalità Organizzata) di Raffaele Cutolo. Alle 4,15 del mattino viene prelevato e rinchiuso al Regina Coeli, accusato di associazione alla criminalità organizzata, traffico e spaccio di droga. Il pubblico televisivo è sotto choc

  • 22.30

    19 pentiti della Criminalità Organizzata avevano fatto il nome di Tortora come spacciatore durante un momento di crisi economica

  • 22.31

    Nel 1984 ottiene i domiciliari e può tornare dalle figlie Silvia e Gaia. Quest’ultima è in studio. “Ogni volta che si parla di questa storia è una coltellata”. Filmato di Piero Angela, caro amico di Tortora

  • 22.34

    “Io non sono innocente. Io sono estraneo”, è una delle frasi di Enzo Tortora passata alla storia

  • 22.35

    Gaia ricorda il momento in cui suo padre fu portato in carcere

  • 22.47

    Si parla della stampa dell’epoca, colpevolista. Anche i pentiti sono stati ‘malgestiti’

  • 22.51

    L’attenzione si sposta poi sulla ‘carriera’ di Tortora da europarlamentare, carica da cui poi si dimette.

  • 22.53

    “Sono innocente, spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi”

  • 22.57

    Tortora ritornò poi a condurre Portobello: “Sono qui per parlare a nome di quanti non possono”

  • 23.01

    Gaia viene congedata

  • 23.02

    Si passa alla terza e ultima storia: Lorena, che il 12 novembre 1998 viene accusata di aver abusato dei suoi 4 figli, due maschi e due femmine, insieme ad altre 19 persone. Si parla di messe nere, sacrifici umani, pedofilia

  • 23.03

    Tutto parte dalle dichiarazioni di un bambino di 6 anni che era stato allontanato dalla famiglia poiché la mamma, il papà e il fratello di 23 anni abusavano di lui. Siamo nei pressi di Modena

  • 23.05

    Le accuse erano che ci fossero dei filmati con il bambino, realizzati anche con la complicità di una coppia di amici dei genitori. Il piccolo dichiara anche che ci sono altre vittime delle molestie

  • 23.06

    Si tratta quindi di un’associazione a delinquere di un gruppo di genitori che si riuniscono tra Finale Emilia e Mirandola per abusare dei figli. Dopo una perizia ginecologica, i bambini vengono tolti alle famiglie

  • 23.07

    Lo scenario si allarga: si parla anche di messe nere e riti demoniaci

  • 23.12

    Il 12 novembre 1998 Lorena Morselli riceve una visita dalla polizia. Viene portata in commissariato insieme al marito

  • 23.14

    La nipote di Lorena, 6 anni, ha raccontato di aver subito abusi sessuali, e anche dei suoi 4 cugini, che con lei avevano assistito a messe nere e rituali

  • 23.17

    Gli psicologi accusano Lorena e il marito di non essere bravi genitori, e affidano i figli ai servizi sociali

  • 23.19

    Un giorno una figlia di Lorena dichiara che il padre violenta lei e i fratellini, che la madre non fa nulla per evitarlo, e che il padre uccide i bambini come rito satanico

  • 23.21

    Lorena scopre di aspettare il suo quinto figlio, che nasce in un piccolo paesino della Provenza, il 27 dicembre 1999. Gli altri 4 non li vede da un anno

  • 23.24

    Per i giudici le testimonianze dei bambini sono vere a metà: gli adulti vengono condannati per le molestie, ma non per i riti satanici

  • 23.25

    Il 4 dicembre 2014 la Cassazione assolve Lorena e il marito

  • 23.26

    In studio Lorena ricorda l’ultima volta che ha visto i figli, in Corte d’Appello, nel 2010

  • 23.27

    Il marito purtroppo è venuto a mancare prima della sentenza. Il dolore più grosso è che Lorena non sa cosa sia stato detto ai figli

  • 23.33

    Lorena lancia un messaggio ai figli: “La porta di casa è sempre aperta”

  • 23.34

    La puntata finisce

Parte questa sera alle 21.20 su Rai3 la seconda edizione di Sono Innocente, programma condotto dal giornalista Alberto Matano che racconta storie di errori giudiziari, innocenti condannati ingiustamente. TvBlog seguirà l’esordio in diretta dalle 21.20 in liveblogging.

Sono Innocente, questa sera 1a puntata

Ecco le tre storie che racconteremo nella prima puntata della nuova stagione, in onda questa sera alle 21,25 su Rai3
#EnzoTortora #Errorigiudiziari #ElaineSilva #LorenaMorselli

Pubblicato da Sono Innocente su domenica 8 aprile 2018

In questa nuova stagione, il racconto si dividerà in tre momenti distinti, con tre storie differenti tra loro, ma con lo stesso denominatore: la giustizia “ingiusta”, il dramma e il riscatto dei protagonisti raccontati attraverso la loro voce e quella delle persone a loro vicine. Il tutto supportato da ricostruzioni dettagliate. La prima delle sei puntate previste si apre con la storia di Elaine Silva, una ballerina di origini brasiliane giunta in Italia a 23 anni per lavorare come barista e animatrice nei parchi acquatici della riviera romagnola. La sua vita cambia quando viene arrestata per traffico di droga. Nell’appartamento che condivide con un’amica, una sera, a sua insaputa, si ferma a dormire uno spacciatore internazionale. Il giorno successivo si trova coinvolta in una retata effettuata all’interno dell’abitazione. Elaine viene così portata via e rinchiusa in carcere. Passeranno 9 mesi prima che possa essere riconosciuta innocente.

Il secondo caso è considerato l’errore giudiziario più clamoroso dei nostri tempi. La notte del 17 giugno del 1983 avviene il blitz anticamorra più spettacolare della storia. Vengono arrestati camorristi, assassini, ergastolani e spacciatori. Fra di loro spicca però un uomo insospettabile: Enzo Tortora. L’accusa è di partecipazione alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Sono dei pentiti ad accusarlo di essere un affiliato alla NCO, nonché un trafficante di droga. Il carcere, l’umiliazione delle manette, la gogna mediatica. Per diversi mesi Enzo Tortora è il mostro da sbattere in prima pagina. Dopo sette mesi in prigione, gli vengono concessi gli arresti domiciliari; si candida alle elezioni europee con i radicali per poter portare il suo caso in Europa. E’ il giugno del 1984 quando viene eletto, pochi mesi prima della condanna in I° grado: 10 anni per spaccio di droga. In appello, dopo una potente arringa di 20 minuti contro i suoi accusatori, viene assolto. Muore nel 1988 dopo una lunga malattia. Alberto Matano ne parlerà in studio con la figlia Gaia Tortora.

Lorena Morselli, protagonista dell’ultima vicenda, è stata accusata del crimine peggiore che si possa immaginare: aver abusato dei propri figli e di altri bambini con la complicità di un gruppo di adulti. A puntare il dito contro di lei, suo marito e altre 18 persone, tutte residenti nella provincia di Modena, sono gli stessi bambini, che tra il 1997 e il 1998, ascoltati da un’assistente sociale dell’Asl di Mirandola, raccontano di abusi sessuali, messe nere e riti satanici con sacrifici umani. Uno scenario da film horror che, dopo quasi vent’anni di processi, si rivelerà essere uno dei più gravi errori giudiziari del nostro Paese.

Sono Innocente è una produzione NonPanic, regia di Alessandro Tresa, capo progetto Francesco Foppoli, produzione esecutiva Andrea Vetuschi.

Sono Innocente | Come seguirlo in tv e in live streaming

Il programma va in onda la domenica alle 21.20 su Rai 3. Sono Innocente si può vedere in live streaming sul portale RaiPlay, dove è visibile anche on demand dopo la prima tv.

Sono Innocente | Second Screen

Per commentare la puntata vi consigliamo il nostro liveblogging, dalle 21.20 su TvBlog. L’hashtag per commentare su Twitter è #SonoInnocente. Il programma ha anche una pagina Facebook.