Home Notizie The Handmaid’s Tale i temi della seconda stagione, dalle colonie alla maternità. (Video)

The Handmaid’s Tale i temi della seconda stagione, dalle colonie alla maternità. (Video)

Gilead è parte di ogni personaggio. Cast e produttori parlano della seconda stagione di The Handmaid’s Tale dal 25 aprile su Hulu e dal 26 in Italia su TIMVISION

pubblicato 19 Marzo 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 02:03

Cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione di The Handmaid’s Tale?

A rispondere, almeno parzialmente, alla domanda ci hanno pensato cast e produttori della serie tv di Hulu che tornerà in onda a partire dal 25 aprile (in Italia dal 26 su TIMVISION), riuniti in un panel a PaleyFest.

Gilead, la dittatura teocratica e maschilista che ha preso il posto degli Stati Uniti nella realtà distopica di The Handmaid’s Tale, in cui le donne fertili rimaste servono da macchina riproduttiva per la società, non è solamente uno stato ma è parte dei suoi abitanti, come spiega Bruce Miller, produttore della serie tv:

Una volta che lasci Gilead cosa succede? come fai a riprenderti? Un tema della stagione sarà che Gilead è parte di te quindi non ti lascia nemmeno quando te ne vai.

Un altro grande tema della prossima stagione sarà la maternità, Offred/Difred – June (Elisabeth Moss) è incinta e farà di tutto per proteggere il suo bambino non ancora nato. Miller ha aggiunto che c’è ancora tanto di Gilead che non abbiamo ancora visto, aspetti presenti anche nel libro di Margaret Atwood, da cui la serie è tratta, ancora non esplorati come per esempio cosa è successo alla stampa quando si crea Gliead, anticipando una visita al Boston Globe.

Per noi è stato un anno importante dopo la diffusione di tutti questi temi, così come rispondere alla domanda, come sia potuto accadere. Credo che network più tradizionali avrebbero spinto Bruce a raccontare come si sia potuti passare dagli Stati Uniti a Gilead nelle prime ore dello show. Bruce ovviamente non l’ha fatto.

Ha aggiunto il produttore esecutivo della serie tv Warren Littlefield raccontando come The Handmaid’s Tale si sia sviluppato su una piattaforma di streaming come Hulu.

Parte della nostra idea per la seconda stagione sarà proprio raccontare questo aspetto, come è potuto succedere. Esplorare quel momento in cui l’America è diventata Gilead. Sarà qualcosa di molto potente e ci avvicinerà ancora di più ai personaggi e a comprendere questo mondo.

La seconda stagione di The Handmaid’s Tale promette però di andare oltre Gilead come le colonie dove, finirà Emily (Alexis Bledel) dopo essere stata assegnata ad un nuovo comandante (Bradley Whitford), ma dove ritroveremo anche Janine (Madeline Brewer). Le colonie saranno un luogo tremendo un esempio massimo di “misoginia e crudeltà e disprezzo verso le donne ma anche in questo orrore queste donne troveranno il modo per supportarsi e affrontare tutto questo” come nei campi di concentramento, anche perchè, come ribadisce Miller, tutto lo show è sulla forza non solo di June ma di tutte le donne.

Le colonie sono un luogo orribile. Sono l’esemplificazione del modo di vedere le donne come strumento di questa società.

Riprendendo quanto descritto nel libro, le colonie saranno un lungo bellissimo, fatto di prati, colline in cui s nasconde questa sconvolgente brutalità, come ha spiegato Madeline Brewer. Nel frattempo, nella seconda stagione, ci sarà anche chi sarà ormai fuori da tutto questo come Moira (Samira Wiley) e Luke (O-T Fagbenle) che si sono ritrovati a Toronto ormai ribattezzata Little America. I due sono come fratello e sorella, hanno condiviso delle cose, hanno entrambi vissuto eventi traumatici ma al tempo stesso “è difficile raccontare quello che hanno attraversato da un punto di vista emotivo” ha spiegato Fabeine.

Yvonne Strahovski interpreta Serena, la moglie del comandante interpretato da Joseph Finnes, signora della casa in cui vive June (Moss), una donna decisamente infastidita del modo in cui June l’ha sfidata ma mette tutto da parte perchè l’unica cosa che le interessa è il bambino, strumento di sopravvivenza in un mondo in cui anche lei non ha un ruolo.

Tutti i personaggi supereranno indenni la seconda stagione? “Oh no” è stata la risposta di Miller con Littlefield che ha aggiunto “Chiunque potrebbe morire”.

La seconda stagione di The Handmaid’s Tale riuscirà a replicare il successo di critica della prima stagione, capace di vincere due Golden Globe e otto Emmy? Non resta che aspettare il 25 aprile su Hulu e il 26 su TIMVISION per scoprirlo.