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Maurizio Costanzo a Blogo: Il Costanzo show, L’intervista e la lettera che scriverei a C’è posta per te

L’intervista al grande giornalista e scrittore romano

di Hit
pubblicato 3 Dicembre 2017 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:51

Si sta per concludere l’autunno televisivo di Maurizio Costanzo. Fra reti generaliste e reti tematiche il grande giornalista e scrittore romano ha popolato l’etere televisivo, ottenendo anche ottimi risultati in termini di ascolto arrivando anche a superare il proprio competitor del giovedì sera tre volte su quattro. E’ lui l’ospite di questa domenica su TvBlog per fare un bilancio di questo primo scorcio di stagione televisiva e non solo questo.

Facciamo un bilancio di questo suo autunno televisivo fra L’intervista, il Costanzo show, S’è fatta notte e Costanzo racconta?

Come non immaginavo. Il Costanzo show per esempio va al di sopra di ogni nostra aspettativa generale. Il mio competitor è un grande professionista come Vespa e come ha detto quattro volte su tre l’abbiamo superato in share. La cosa mi lusinga dopo 35 anni che faccio questo programma e dopo 4.420 puntate mi da grande soddisfazione.

Vi sentite lei e Vespa ?

Non molto, ma abbiamo da sempre un grande rapporto di correttezza. Tanto è vero che quando celebrai i 30 anni del Costanzo show lui venne e già faceva Porta a porta. Con lui grande correttezza e stima reciproca.

Torneranno Intervista e Costanzo show? Se si quando ?

Certo, torneranno quattro puntate de L’intervista e altre sei del Costanzo show, credo dopo il Festival di Sanremo, sempre il giovedì in seconda serata su Canale 5.

Ha poco tempo fa festeggiato i 10 anni di Iris con uno speciale del suo Costanzo show dedicato al cinema, qual è il suo rapporto con il cinema e le piacerebbe scrivere ancora per il grande schermo ?

Si credo che mi piacerebbe, forse però sono un po’ arrugginito. Purtroppo alcuni registi con cui ho lavorato, per esempio Ettore Scola, non ci sono più, mentre con Avati potrei, ma ci sentiamo molto poco. Il mio rapporto con il cinema è come quello che ho con il teatro. Qualcosa di importante che ha punteggiato molti momenti della mia vita.

Qual è il regista italiano che stima di più e con cui le piacerebbe lavorare ?

Paolo Genovese.

Spesso nella vita siamo protagonisti nostro malgrado di sceneggiature non scritte da noi, quando si è sentito fuori ruolo ?

Tranne che per rarissime occasioni, ho smesso di partecipare a convention che ho fatto in anni passati per alcune aziende. Dopo ognuna di quelle mie partecipazioni mi sentivo un po’ fuori ruolo. Non che si comportassero male i datori di lavoro, è che non mi trovavo bene io in quelle situazioni.

Il primo incontro con sua moglie Maria avvenne non in una convention, ma a un dibattito mi sembra

Si, era un dibattito a Venezia sulle video cassette pirata e mia moglie faceva l’avvocato di una società produttrice di video cassette. Mi ricordo in quel periodo anche un mio incontro con Biagio Agnes, allora direttore generale della Rai e da me molto amato e un altro con Ugo Tognazzi, che in quel periodo si era appena fatto un ritocco al viso.

A proposito di Biagio Agnes, attualmente direttore generale c’è ancora un napoletano e giornalista, proprio come Agnes, che ne pensa dell’operato di Mario Orfeo ?

Penso che la Rai abbia dei problemi di meccanica interna. Non do’ colpe ad Orfeo, ne do’ a chi in precedenza ha per esempio stabilito di fare un programma, non proprio felicissimo, come Celebration. Chi ha in qualche modo combattuto la concorrenza di Canale5 in questo modo.

Che ne pensa di questa attenzione mediatica rivolta verso Fabio Fazio ?

Fazio se rimaneva a Rai3, avrebbe fatto una bella operazione sia per Rai3 che per Rai1. In questo modo ha fatto una operazione parzialmente a danno di Rai1 e molto di Rai3. Sul fatto di questo accanimento mediatico contro di lui sinceramente non ne capisco la ragione e lo trovo davvero eccessivo. E’ per una ragione economica? I liberi professionisti se riescono ad avere un buon contratto buon per loro. Forse è una questione politica. In ogni caso c’è un accanimento che trovo inaudito. Fosse capitato a me è da molto che avrei aperto una farmacia.

Quindi lei consiglia a Fazio di lasciare ?

No, a Fazio dico di resistere a questo punto.

Parliamo ora di Massimo Giletti, che opinione si è fatto della sua vicenda e le piace Non è l’Arena su La7 ?

Lui è stato maltrattato. Non so quali piedi di quali politici aveva pestato. Forse il suo populismo poteva dare fastidio. Certamente c’è stata una mossa da parte di più di un gruppo politico per farlo allontanare dalla Rai. L’uscita di Giletti dalla domenica pomeriggio di Rai1 ha fortemente danneggiato la prima rete Rai, favorendo Domenica live della D’Urso. Penso che il programma che fa su La7, che io vedo, è costruito molto bene e fare il 6 e qualcosa su La7, visti gli ascolti di questi tempi, mi pare un bel successo. Mandarlo via dalla Rai è stato l’errore più grande fatto dalla televisione pubblica nell’ultimo anno.

Rai1 ha faticato ancora in questo autunno televisivo il sabato sera sul fronte varietà, fosse direttore di quella rete cosa avrebbe confezionato o avrebbe fatto confezionare per quella porzione del palinsesto e chi avrebbe chiamato ?

Avrei chiamato autori di vecchia scuola, se ce n’è ancora qualcuno, con buona memoria. Mi sarei andato a rivedere un po’ di puntate di Studio 1 con la regia di Antonello Falqui. Avrei guardato l’età media dei telespettatori di Rai1 del sabato sera e avrei cercato di costruire una cosa apposita per loro. Occorre una certa dose di effetto nostalgia quando si arriva ad una certa età e l’età media del pubblico di Rai1 non è certamente bassa. L’errore, non di Orfeo ma di chi c’era prima di lui, è stata la voglia di ringiovanire la platea di Rai1. Ma che ringiovanisci se l’età media si allunga? I giovani poi vedono la tv su internet in streaming e on demand, non stanno davanti al televisore.

Quindi in sostanza lei avrebbe costruito una alternativa a Tu si que vales per il pubblico più maturo che segue Rai1

Si. Ho fiducia nell’attuale direttore di Rai1 Angelo Teodoli, essendo lui un formidabile palinsestaro, e che provveda in qualche modo. Occorre essere competitivi e per esserlo occorrono delle idee. Per esempio l’unico che ha dimostrato di essere competitivo il sabato sera è stato Carlo Conti recentemente con il suo Tale e quale show. Quindi consiglierei di affidarsi a lui.

Però lui ha detto più volte di non voler andare il sabato contro sua moglie Maria

Lo so, lo ha detto pure a me (ride, ndr).

Lei ha più volte detto che fra i programmi di sua moglie quello che preferisce è C’è posta per te, oggi Maurizio Costanzo a chi scriverebbe una lettera e per dire che cosa ?

Bella domanda, difficile. Scriverei una lettera chiedendo scusa ai miei primi due figli per aver recuperato il rapporto con loro dopo e di averli un po’ trascurati quando erano piccoli e questa è una cosa di cui mi pentirò a vita. Infatti per recuperare questa cosa, quando posso, frequento mio nipote più grande, che ha 13 anni, figlio di mia figlia. Lui fra l’altro viene sempre dietro le quinte a vedere il Costanzo show, cosa che mi fa molto piacere.

Vedremo mai Maurizio Costanzo e Maria De Filippi condurre insieme e se si, dove ?

Mai. Ce lo siamo detti 25 anni fa e così sarà. Sono stati troppo bravi Sandra e Raimondo.

Nel suo futuro c’è ancora un sogno televisivo che le piacerebbe vedere realizzato ?

No, io mi reputo un miracolato, cioè essere arrivato anche ora, ad età avanzata, a fare programmi che il pubblico apprezza. Se un giorno mi accorgessi che il pubblico non c’è più, mi metterei da parte e sarei contentissimo di quello che ho avuto.

Alda Merini scriveva nella sua poesia “Ci sono le donne” :

Amale vestite, e senza trucco che a spogliarsi sono brave tutte.
Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi
di una donna possono trovare scudo dietro un velo di mascara.
Amale addormentate, un po’ ammaccate quando il sonno le stropiccia.
Amale sapendo che non ne hanno bisogno, sanno bastare a se stesse.
Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro

Lo scorso 26 novembre si è celebrata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un suo pensiero su questo tema

In televisione davanti ad alcuni milioni di telespettatori più di una volta ho detto che gli uomini che maltrattano le donne, che stolkerizzano le donne, che uccidono le donne, sono impotenti, si devono rassegnare. Sfogano in questo modo la loro impotenza ed il loro fallimento.

Grazie a Maurizio Costanzo per la sua disponibilità e generosità e in bocca al lupo per tutto!