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Che Tempo Che fa: l’Auditel cala e l’orario di chiusura ritarda

Che tempo che fa ha gli occhi puntati addosso.

pubblicato 30 Novembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 03:08

Che Che tempo che fa abbia su di se tutti gli occhi puntati non si può contestare. Il passaggio su Rai 1 doveva sancire il suo successo e portarlo in gloria, invece ha attirato stampa e haters, complice anche l’importante rinnovo di contratto del suo padrone di casa Fabio Fazio e il cambio di casa di produzione (da Endemol alla neonata L’Officina). Tant’è, da inizio stagione non si parla d’altro Dati alla mano, però, non è difficile immaginare che i vertici di Rai 1 si aspettassero qualcosa in più.

Gli ascolti, ottimi nelle prime puntate, sono andati calando. E l’orario di chiusura è stato posticipato di settimana in settimana (si sa, più si chiude tardi, più lo share sale – dovrebbe, perlomeno). Così la prima parte, quella utilizzata per comunicare, finisce sempre più tardi: il 24 settembre durante la prima puntata è finita alle 22.30 per lasciare spazio al tavolo, per poi slittare di settimana in settimana con l’arrivo di Non è l’Arena di Massimo Giletti alle 22.40 (12 novembre), 22.45 (19 novembre) e addirittura alle 22.55 (26 novembre, l’ultima puntata andata in onda). Ma l’Auditel non è cresciuto, anzi: si è passati dal 20,8% della prima puntata al 14,9% dell’ultima, forse proprio a causa dell’arrivo di Giletti su La 7.

Anche la seconda parte, tecnicamente chiamata Il tavolo di Che tempo che fa, sbrodola: la prima puntata è finita abbondantemente prima di mezzanotte (ore 23.50), mentre dal 12 novembre si è passati a 00.15 e a 00.26 delle ultime due puntate. Anche in questo caso lo share non è salito, anzi: si è passati dal 17,9% della prima al 13,4% dell’ultima. E intanto lo Speciale Tg 1 inizia sempre più tardi: cosa ne penseranno i giornalisti della testata diretta fino a pochi mesi fa proprio da Mario Orfeo?

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