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Matrix Chiambretti, Enrico Mentana ospite del suo programma

Sull’arrivo di Giletti commenta: “Non l’ho voluto io a La7. L’ha voluto la Rai”

pubblicato 20 Ottobre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 04:51

Enrico Mentana torna “a casa” dopo otto anni. Il Direttore del TgLa7 torna a Matrix, il programma da lui portato a battesimo nel 2005 e lasciato nel 2009 quando si dimise da Mediaset per il Caso Englaro. Il giornalista accusò l’azienda che lo ha portato al successo, all’inizio degli anni Novanta, di aver preferito il Grande Fratello alla stretta attualità giornalistica.

Piero Chiambretti ha deciso di invitarlo come ospite d’eccezione nella sua omonima versione di Matrix, tutta dedicata alle interviste e allo spettacolo. Le risposte d’eccezione sono assicurate:

“Il giornalismo di seconda serata da dodici anni a oggi è tutto diverso. Quando è nato Matrix, quando erano gli anni ’90, il 2000, si incominciava a parlare di  politica, dei fatti della vita, delle inchieste, degli scandali a partire dall’ora di pranzo. Adesso ti svegli al mattino e sono già iniziati i programmi che parlano di queste cose, quindi quando arrivi la sera tardi, è cambiata la modalità di percezione delle notizie, degli approfondimenti. Adesso ci sono sette reti che, ciascuna a suo modo, fanno tutte la stessa cosa. Ciascuno di noi sognerebbe di stare in onda come Gasparri, perché vorrebbe dire avere un doppio lavoro in televisione. All’inizio c’era Vespa, nel paleolitico. Vespa c’è ancora e viene studiato. Il suo segreto è il contratto”.

Riguardo alla domanda se la Rai del PD è meglio del PD, Mentana con un altro sorriso risponde: “Non sarebbe difficile, però diciamo che la Rai è tante cose. Come tu sai, come lo so io e come sanno tutti coloro che fanno tv, che più o meno sono passati anche dalla Rai, sanno che la Rai è del PD quando comanda il PD, è di Forza Italia quando comanda FI…”.

E aggiunge: “La Rai è accomodante e non c’è niente di male, la Rai è pubblica, i suoi editori sono i politici. Qui, (Mediaset ndr) almeno ce n’è uno solo”.
 
A proposito dell’arrivo di Giletti a La7 dopo una lunga trattativa, Mentana risponde: “Non l’ho portato io a La7, né Minoli. L’ha portato la Rai. Ha cancellato l’Arena. E’ il mercato. E’ il telespettatore che lo sceglie in base al gradimento. Scommetto che Giletti, per quanto riguarda il ‘mondo de La 7’, sia il fatto dell’anno”.
 
Quanto all’eventuale ingresso in politico del proprietario di La7 Urbano Cairo, Mentana ritiene che farebbe la più solenne fesseria della storia umana: “Secondo me Cairo ha solo un grande vantaggio: è l’unico editore puro che esista”.
 
In merito alla possibilità di dirigere La Gazzetta dello Sport, storico giornale dove lavorò anche suo padre, Mentana dichiara:

“Ho detto di no due volte alla direzione perché è il giornale dove lavorava mio padre e ci sono cose che valgono di più della carriera. Sono un uomo dell’età della televisione. Io so fare televisione”.

Enrico Mentana