Home Roberto Saviano Sanghenapule di Roberto Saviano e Mimmo Borrelli su Rai3

Sanghenapule di Roberto Saviano e Mimmo Borrelli su Rai3

Il rito devoto a San Gennaro al centro dello spettacolo prodotto per la tv da Rai Cultura

pubblicato 17 Settembre 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 06:17

Quanto è religione e quanto superstizione? Quanto è fede e quanto paganesimo il rito devoto a San Gennaro? È il sangue il filo conduttore di uno spettacolo di parole, luci e suoni, con la colonna sonora originale eseguita dal vivo. Si tratta di Sanghenapule, lo spettacolo portato in scena da Mimmo Borrelli e Roberto Saviano al Piccolo Teatro di Milano, prodotto per la tv da Rai Cultura che lo propone stasera, domenica 17 settembre, alle 22.30 su Rai3, nell’antivigilia della celebrazione di San Gennaro, patrono di Napoli, e in replica martedì 19 alle 21.15 su Rai5, nel giorno della festività.

Sanghenapule è una produzione del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Regia: Mimmo Borrelli. Testo e drammaturgia: Roberto Saviano e Mimmo Borrelli. Musiche, esecuzione ed elettronica: Gianluca Catuogno e Antonio Della Ragione. Luci: Cesare Accetta. Scene: Luigi Ferrigno. Costumi: 0770. Per la ripresa televisiva, coordinamento editoriale: Felice Cappa; direttore della fotografia: Riccardo De Poli; regia Tv: Marco Odetto.

Sanghenapule | Anticipazioni

Protagonista è il sangue che si scioglie, rinnovando ogni anno il patto tra San Gennaro e la sua gente; è il sangue dei primi martiri cristiani, ma anche quello dei “martiri laici” della repubblica partenopea, che a fine Settecento tentò di opporre l’ideale democratico all’oppressione borbonica; è l’emorragia dell’emigrazione nei primi decenni del Novecento, quando migliaia e migliaia di italiani varcarono l’oceano in cerca di un futuro migliore; è il sangue versato sotto le bombe della Seconda Guerra mondiale; è, infine, quello degli agguati di camorra. Borrelli e Saviano raccontano di che sangue sia fatta la città partenopea, senza ipocrisia né retorica, in uno spettacolo che intreccia la narrazione alla poesia, esaltando la lingua napoletana in tutta la sua barocca bellezza. Un viaggio nel cuore di Napoli, città di sangue e di lava incandescente, ricca di mistero e contraddizione.

Roberto Saviano