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Dal 2010 l’occhio di Sky all’interno degli spogliatoi di Serie A

Che la tv abbia radicalmente modificato il modo in cui si era abituati a vedere il calcio, andando a svelarne i meccanismi impliciti, le piccole e grandi scorrettezze, i gesti di fair play (a dire il vero più rari), vivisezionando le belle giocate e gli errori più vistosi dei protagonisti è indubbio. Altrettanto indubbio è

10 Luglio 2009 08:13


Che la tv abbia radicalmente modificato il modo in cui si era abituati a vedere il calcio, andando a svelarne i meccanismi impliciti, le piccole e grandi scorrettezze, i gesti di fair play (a dire il vero più rari), vivisezionando le belle giocate e gli errori più vistosi dei protagonisti è indubbio. Altrettanto indubbio è che il business del calcio non esiste senza la tv, i diritti di trasmissioni delle partite sono sostanzialmente l’unica entrata corposa, così come simmetricamente la voce “ingaggi dei calciatori” è quella che assorbe praticamente tutto il fatturato (e spesso anche di più), per le squadre di calcio.

La Lega Calcio si prepara a mandare all’asta i diritti tv della Serie A per i prossimi anni (dalla stagione 2010/11) con una formula nuova, quella dell’asta per un pacchetto unico, che punta a far arrivare gli introiti delle società attorno al miliardo di euro. La legge Gentiloni-Melandri prevede la fine della contrattazione individuale delle società, così sarà la Lega ad incassare la cifra e a dividerla fra le squadre in una maniera teoricamente più equa.

Per rendere appetibile questo enorme “pacco” la Lega ha stabilito una serie di novità che riguardano la distribuzione oraria delle gare; una nuova partita domenicale alle 12.30, quindi non alle 15, che si affianca ai due anticipi del sabato e al posticipo della domenica sera. La novità più curiosa è pure quella dell’ultima ora: le sole telecamere di Sky (che verserà il 65% della cifra totale contro il 35% di Mediaset Premium e Dalhia Tv) avranno il privilegio di entrare negli spogliatoi prima della gara, durante l’intervallo e dopo, proprio lì dove a nessun occhio indiscreto era mai stato consentito di entrare.

Come se non bastasse i già oberati allenatori e calciatori dovranno aggiungere un nuovo impegno dando la disponibilità ai cronisti di Sky di intervistarli subito prima del fischio iniziale e durante l’intervallo rompendo un embargo che prevedeva l’assenza di microfoni puntati in faccia ai protagonisti prima del fischio finale dell’arbitro.

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