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Marvel’s The Defenders, recensione in anteprima Blogo della miniserie evento di Netflix

La recensione in anteprima Blogo di Marvel’s The Defenders, la miniserie che unisce i quattro protagonisti delle serie tv Marvel già pubblicate da Netflix

pubblicato 17 Agosto 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 07:11

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Quando Netflix firmò un accordo con la Marvel per la realizzazione di quattro serie tv tratte dai suoi fumetti, incluse anche una miniserie evento, che avrebbe unito i quattro protagonisti in un’unica storyline. Ora, dopo che tutte e quattro le serie tv sono state pubblicate, tocca anche a Marvel’s The Defenders, che sarà disponibile su Netflix da domani, venerdì 18 agosto.

Si tratta di una miniserie il cui scopo è quello che trovare un nemico comune per Daredevil (Charlie Cox), Jessica Jones (Krysten Ritter), Luke Cage (Mike Colter) ed Iron Fist (Finn Jones), in modo che questi possano finalmente incontrarsi (a conoscersi prima di Marvel’s The Defenders erano solo Luke e Jessica), nonostante vivano tutti nella stessa città, New York.

Proprio la metropoli è al centro di un perfido piano ordito dalla Mano, l’organizzazione criminale che i quattro supereroi hanno già dovuto affrontare -in particolare in Marvel’s Daredevil e Marvel’s Iron Fist-. Come ogni serie di questo tipo vuole, c’è un villain da scoprire, combattere ed eliminare, ovvero Alexandra (Sigourney Weaver), le cui origini saranno svelate nel corso degli episodi, ma di cui si intuisce subito essere un personaggio legato alla Mano e che, soprattutto, vuole accelerare un piano che la porterebbe a conquistare qualcosa che sta cercando da molto tempo.

Un nemico che entrerà piano piano nelle vite dei protagonisti che, intanto, si stanno svolgendo seguendo i finali di stagione già pubblicati: Matt ha deciso di appendere il costume al chiodo (crediamoci) e di dedicarsi alle cause pro bono; Jessica continua ad essere scorbutica e rifiuta ogni intervista propostale dopo aver sconfitto Kilgrave (David Tennant); Luke è appena uscito di prigione e vuole scoprire chi sta gestendo il crimine ad Harlem, mentre Danny e Coleen (Jessica Henwick) viaggiano per il mondo cercando indizi utili per sconfiggere la Mano.

Marvel’s The Defenders si approccia alla materia in un modo che denota, innanzitutto, i limiti di alcune delle quattro serie tv: se infatti Marvel’s Daredevil e Marvel’s Jessica Jones sono riuscite da subito a conquistare i fan, per Marvel’s Luke Cage e Marvel’s Iron Fist la fatica è stata maggiore, cosa che si sente anche nella miniserie. Le parti con i primi due protagonisti, infatti, si portano dietro tutta la carica narrativa delle rispettive serie tv, lasciando agli altri due personaggi storyline che sanno di già visto.

Nonostante sia composta da solo otto episodi, inoltre, Marvel’s The Defenders si prende tutto il tempo necessario prima di far incontrare i protagonisti: solo nel secondo episodio le loro vite iniziano a collidere, e finalmente nel terzo assisteremo al loro primo combattimento contro un nemico comune -e molto noto ad alcuni di loro-. Una decisione, questa, che potrebbe far desistere gli spettatori dopo i primi due episodi, in cui, effettivamente, succede ben poco. Ma Marvel’s The Defenders sembra voler mantenere il meglio per la seconda parte, in cui, chiariti finalmente i propri intenti ed il fatto di essere tutti e quattro dalla stessa parte, i protagonisti uniranno le forze.

Resta, comunque, quell’impressione che sebbene voglia raccontare una storia a se stante, Marvel’s The Defenders risenta degli esiti delle quattro serie tv che l’hanno preceduta. Inevitabilmente, inserendosi tra una stagione e l’altra degli show, la miniserie deve seguirne gli sviluppi, senza però dare troppo peso ad un personaggio rispetto ad un altro, trovando così un difficile equilibrio.

Il rischio che sembra correre Marvel’s The Defenders, in definitiva, è quello di risultare solo un’operazione commerciale, che sfrutti a dovere dei titoli già noti, dei set già costruiti e dei cast già sotto contratto, per soddisfare la curiosità dei fan quando si ha a che fare con crossover di questo genere (quelli di The Cw con i supereroi della Dc Comics lo sanno bene) e non tanto per esplorare l’universo Marvel con un racconto all’altezza del percorso di maturazione che i quattro protagonisti devono affrontare nelle loro serie tv. Un’operazione che non convince, ma che per come è stata ideata raggiunge il suo obiettivo, anche se questo è diverso da quello che i fan speravano fosse.