Home Alan Palmieri a Blogo: “Battiti Live in prima serata su Italia1 è la mia occasione della vita”

Alan Palmieri a Blogo: “Battiti Live in prima serata su Italia1 è la mia occasione della vita”

“Elisabetta Gregoraci è un valore aggiunto per una manifestazione che può diventare il nuovo Festivalbar”

pubblicato 2 Agosto 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 07:30

Debutta su Italia 1 il Battiti live, la manifestazione di piazza a tappe (Puglia e Basilicata) di Radionorba giunta alla quindicesima edizione. Stasera, mercoledì 2 agosto, in prime time sulla rete diretta da Laura Casarotto, andrà in onda la prima puntata (LIVE SU BLOGO), registrata qualche settimana fa a Bari (e trasmessa in diretta già da Telenorba). Poi sarà la volta di Nardò (9 agosto), Andria (16), Melfi (23) e Taranto (30). Alla conduzione Alan Palmieri ed Elisabetta Gregoraci. Sul palco, tra gli altri, Fiorella Mannoia, Nek, dj Alok, Nina Zilli, Jake La Furia, Alex Britti, Jasmine Thompson, Mario Venuti e alcune tra le star più giovani del nostro panorama discografico, come Riki, Michele Bravi, Ghali, Chiara e Sergio Sylvestre.

Blogo ha intervistato Palmieri, station manager di Radionorba e Radionorba TV.

Che cosa è Battiti Live?

Nasce dalla volontà di Radionorba di far incontrare gli artisti e il pubblico. Col tempo è diventato un progetto multimediale: una festa di piazza e un show televisivo sostenuto e alimentato dalla presenza quotidiana della radio e dei social. Ognuna di queste dimensioni ha pari valore e dignità.

Come è nata la collaborazione con Italia 1?

È nata in maniera naturale. Mediaset già vendeva la pubblicità nazionale di Battiti Live. Evidentemente il fatto di lavorare sul prodotto, di cercare di essere sempre più appetibili, di migliorare di anno in anno, ci ha portato a farci notare da Mediaset. Così abbiamo deciso di fare questo piacevole esperimento. È la prima volta che accade.

Pensi che Battiti Live fosse già pronto negli anni scorsi per andare in onda su Italia 1?

Sì, eravamo già pronti. Anche se alla fine le cose accadono quando devono accadere. È una responsabilità maggiore non solo per me, ma per tutta l’azienda Radionorba, considerata la visibilità che offre Mediaset. Ed è una responsabilità che oggi, ad onor del vero, riusciamo a gestire meglio rispetto a qualche anno fa.

Avete previsto aggiustamenti particolari per la messa in onda su Italia 1?

Nessuno, se non qualcosina per ragioni e esigenze strutturali della rete. Per il resto, il programma quello è e quello rimane. Il bello dell’operazione è questa: Mediaset ha sposato tutto il format. A detta di Mediaset, Battiti Live era già affine a Italia 1, anche considerando Auditel e messa in onda in prime time.

Hai citato l’Auditel. E allora, quali numeri vi ha chiesto Mediaset?

È un esperimento. Ci si aspetta che il programma vada bene…

Traducendo la risposta in un dato numerico?

Non siamo entrati così nello specifico. Ci sono dinamiche di rete, ma non ho abbastanza informazioni in tal senso.

Battiti Live è il nuovo FestivalBar?

Ce lo si augura (ride, Ndr). Speriamo che funzioni e che possa andare avanti. Battiti Live oggi è un punto di incontro tra musica, artisti e pubblico. È un evento multimediale, crossmediale e transmediale. Tutte le componenti fanno la loro parte. È un evento credibile, nasce dal basso, ma viene alimentato da tutte le direzioni.

In ottica FestivalBar, esiste la possibilità che Battiti Live preveda tappe anche non nel sud d’Italia o questa operazione sarebbe vissuta come un tradimento?

Qui il discorso diventa ampio, bisognerebbe interpellare gli editori. Dal mio canto posso dire che se dovesse accadere, sarebbe un motivo di orgoglio e di vanto, sempre portando in giro i nostri valori, quelli di Radionorba, quelli del territorio, del popolo, dei professionisti che ci lavorano.

Per te si tratta del debutto in prima serata su Italia 1. È la tua grande occasione professionale? È l’occasione della vita?

Sì, la vivo così. Nasco come conduttore, per me è importante comunicare con quanta più gente possibile. Certo, è una grande opportunità…

Sei un conduttore puramente musicale. In futuro ti vedresti come conduttore di programmi televisivi anche non musicali?

Io sono un conduttore televisivo, penso di esserlo. In passato ho condotto programmi tv a Telenorba (quando aveva 22 anni, si trattava di Battiti, nella versione originaria prodotta in studio con il pubblico, a metà tra un magazine ed uno show musicale, Ndr), presento eventi e spettacoli in piazza e negli stadi da una vita, mi è capitato di fare ospitate tv ai tempi di Radio 105 (nel 2000, Ndr). Quando lavoravo con lui (Hit Channel, nel 2002), Claudio Cecchetto puntava su di me sulla scia di personaggi come Gerry Scotti ed Amadeus. Il percorso è quello… Sicuramente nasco nella musica e mi ci trovo completamente a mio agio. Contestualmente continuo ad essere un conduttore generalista.

Insomma, la tua collaborazione con Italia 1 non è limitata a Battiti Live?

Non bisogna mai porsi limiti. Non penso di essermi fermato, penso di essere ancora a metà del mio cammino. Voglio crescere ed andare avanti.

Le esibizioni imperdibili di Battiti Live 2017?

Difficile dirlo, per me lo sono un po’ tutti. Dico Ghali, una scoperta del web che ho visto essere un ragazzo positivo e solare, e Fiorella Mannoia, sempre disponibile ed elegante, è un punto di riferimento per il pubblico di tutte le fasce d’età.

Con Elisabetta Gregoraci il feeling è stato immediato o lo avete costruito col tempo?

Succede raramente, davvero raramente, ma è successo. Dopo la prima riunione di scaletta e dopo le primissime prove tutti ci hanno detto ‘Caspita, sembra che lavoriate insieme da anni’. Si è creato subito il feeling. Elisabetta non scalpita, fa il suo lavoro, è molto appassionata, io sono rilassato e generoso nei suoi confronti. Riconosco che porti un valore aggiunto alla manifestazione.

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