Home Notizie Voyager, Giacobbo sfida Alberto Angela con la fierezza di Giletti: “Abbiamo esclusive nazionali”

Voyager, Giacobbo sfida Alberto Angela con la fierezza di Giletti: “Abbiamo esclusive nazionali”

Giacobbo compie una missione impossibile alla prima: intervistare l’imperatore Adriano

pubblicato 10 Luglio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 07:58

Le due parti in cui è diviso Voyager sono un po’ il segno del suo futuro aspirazionale e dell’eterna etichetta in cui rischia di essere ingabbiato.

Aprire la nuova serie con l’Impero Romano, all’insegna di grandissime ricostruzioni e una buona dose di trasferte ad alto tasso scientifico, voleva lanciare un segno preciso al pubblico di Rai2: “non abbiamo nulla da invidiare ad Alberto Angela”.

E così il Giacobbo nazionale ha lanciato qualche frecciatina neanche troppo nascosta alla concorrenza interna: “Ci sono particolari che di solito in televisione non si vedono. E’ tutto vero. Le ambientazioni sono vere. Siamo la prima televisione nazionale a mostrarvelo”.

Se a questo aggiungiamo il suo compiacimento per aver coniato il tormentone “permesso speciale”, da lui rilanciato in prospettiva per alimentare le parodie di Twitter, Giacobbo è il divulgatore più “gilettiano” del servizio pubblico, sempre pronto a vantare i suoi (meritati) record. E ad esplorare confini mai inesplorati, come l’intervista ad Adriano in stile macchina del tempo o l’approccio goliardico alla storia.

Nella prima puntata il suo monito ai pretoriani “A pretorià, annamo” ha fatto a gara con l’appello iniziale “Chi l’ha detto che per imparare bisogna stare sui libri per tante ore?”, in quanto a nonsense che diventa cult. Per non parlare dell’accesso alle terme femminili spacciato da Giacobbo stesso per una sua gaffe, quasi fosse entrato nel bagno delle donne.

E’ questo che crea Giacobbo anche quando non vuole (più) fare Giacobbo: dipendenza dal sensazionalismo. Sensazionalismo che, puntualmente, ritrova lo spirito Maya degli esordi nella seconda parte, dedicata alla sindrome del gemello scomparso, con più di un tono enfatico di troppo.

Insomma, Voyager sta crescendo sul piano della scientificità ma senza rinunciare al suo marchio di fabbrica: mai prendersi troppo sul serio.

UPDATE: Giacobbo intervista Adriano in materia del suo primato nel traffico limitato.

Dal 10 luglio Roberto Giacobbo torna su Rai2 anche in prima serata, tutti i lunedì per 8 settimane con Voyager – ai confini della conoscenza
 
Nella prima puntata il presentatore ci conduce nell’Impero Romano, l’impero dei record: con i suoi circa 6 milioni di Km2 di estensione e una popolazione di 70 milioni di persone, ha coperto 53 dei 196 Stati oggi esistenti, più di un quarto. Ma l’Impero Romano ha anche costruito, per la sola Roma, quasi 500 km di acquedotti, che garantivano a ogni cittadino 1000 litri di acqua al giorno, e strade, molte delle quali ancora in uso; e inventato il corpo dei Vigili del Fuoco.

Per raccontare questi record, che sono parte gloriosa della storia che ci rende eccellenti nel mondo, le telecamere di Voyager andranno naturalmente nel Lazio, ma raggiungeranno anche Verona e la sua magnifica Arena; e la Francia, dove scopriranno un ponte, Pont du Gard, che risulterà davvero molto famigliare a molti. E poi: quale prodigio ingegneristico rende straordinario il Pantheon di Roma?

Nella magnifica Villa Adriana di Tivoli sarà festeggiato un anniversario particolare: 1900 anni fa, infatti, l’imperatore che volle e abitò la villa, Adriano, salì al potere. Roberto Giacobbo intervisterà Adriano, interagendo con la storia in quel modo diretto e ironico che è un’altra delle caratteristiche uniche di Voyager e che gli consentono, da 15 anni, di guadagnare sempre nuovo e pregiato pubblico.

Così come l’Impero, anche la stessa villa Adriana detiene molti record. Con i suoi 120 ettari di estensione è la più grande villa dell’antichità ed è uno dei 51 siti italiani patrimonio dell’Unesco… Una classifica nella quale l’Italia è la numero uno al mondo. Chi la segue? Un Paese notevolmente più esteso, sia come territorio che come numero di abitanti: la Cina!

Ogni storia sarà raccontata dall’alto, dal basso, da dentro e, grazie alla grafica, saranno colmate le lacune create dal tempo e sarà ricostruito quanto non è arrivato fino a noi.

Nella Seconda parte della puntata, nello spazio dedicato ai temi ai confini della conoscenza, “Quello che non si può dire”, un’indagine a 360° sul mondo dei gemelli: cos’è la sindrome del Gemello Scomparso? Davvero ne sarebbe colpita addirittura una persona su 8? Cosa porta alla nascita dei gemelli siamesi e quali passi da gigante ha fatto oggi la medicina per separare due corpi e consentire a ognuno una vita piena? Quanto conta la genetica e quanto l’ambiente in quello che siamo? A rispondere, professori ed esperti, leader nel settore.
 

Voyager, i record del programma

Quella in partenza è la 31a edizione di un programma interamente prodotto dalla Rai che nelle varie versioni (Ragazzi c’è Voyager, Voyager Natura, Voyager collection estate, Voyager Factory, Morning Voyager, Summer Voyager) ha realizzato ben 671 puntate di cui 225 in prima serata.

Un fiore all’occhiello per la seconda Rete che continua a farne il programma di punta della divulgazione, forte dell’alto appeal che riscuote fra il pubblico più giovane: il 50% degli spettatori ha meno di 50 anni, con un picco nella fascia 40/44 e un alto gradimento registrato tra i millenians grazie anche all’interesse registrato sui social, dove la pagina Facebook del programma, attiva dal 2012, conta ad oggi 301.542 follower.

L’innovazione e la sperimentazione sono da sempre state nel dna di Voyager, fra i primi programmi ad introdurre, ben 8 anni fa, approfondimenti cross mediali: modalità di realtà aumentata, utilizzo della grafica, approfondimenti dei servizi su dispositivi mobili … e altre tecnologie d’avanguardia, sempre utilizzando risorse Rai.

Un aspetto che ne ha consentito anche la vendibilità all’estero, forse complice anche il fatto di essere il primo programma ad andare in rete (su rai.tv) con una versione sottotitolata in lingua inglese, fruibile dall’estero.  

In 14 anni la troupe di Voyager ha viaggiato per 4 continenti (e mezzo se includiamo Atlantide), intervistato 950 esperti tra cui due premi Nobel, coinvolto più di 130 università di tutto il mondo, ha prodotto 50 dvd, 30 libri (alcuni dei quali best seller Rai Eri), e una rivista, ed è stato il primo programma di divulgazione a realizzare speciali girati interamente dentro i più importanti musei del mondo, quali gli Uffizi di Firenze e il Louvre di Parigi.

In termini di kilometri, in questi anni Roberto Giacobbo e la sua squadra hanno coperto per più di 28 volte il giro del mondo. E non sembrano intenzionati a fermarsi. Per tutta l’estate, dal 29 maggio, va anche in onda l’edizione di Summer Voyager, tutte le mattine dal lunedì al venerdì.

Voyager – Come seguirlo in tv e in live streaming

Voyager va in onda ogni lunedì in prima serata su Rai 2 e contemporaneamente in live streaming sul portale Rai.tv.

Voyager | Second Screen

Per seguire la prima puntata di Voyager 2017 vi consigliamo il nostro liveblogging, al via alle 21.10 su TvBlog.  Ma il programma ha una sua pagina Facebook e anche un suo profilo Twitter, . L’hashtag è #Voyager