Home Mediaset Infinity Juventus-Real Madrid: finale Champions League visibile anche in realtà virtuale (solo nel Regno Unito)

Juventus-Real Madrid: finale Champions League visibile anche in realtà virtuale (solo nel Regno Unito)

Juve-Real sarà la prima partita che sarà possibile seguire da casa con la visuale a 360 gradi

pubblicato 17 Maggio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 09:51

La finale di Champions League sarà la prima partita che i tifosi inglesi potranno vedere anche in realtà virtuale, con la nuova Virtual Reality App di BT Sport, canale che il 3 giugno prossimo trasmetterà Juventus-Real Madrid anche in streaming gratuito. Basterà dotarsi di un visore, che oggi si può acquistare in un qualunque negozio di elettronica, collegarlo allo smartphone, avviare l’app e si potrà vedere la partita in tempo reale con una visuale a 360 gradi, come la vedranno i tifosi dagli spalti del Millennium Stadium di Cardiff.

Si tratta di una novità assoluta per gli spettatori, che potranno seguire la finale scegliendo di vederla da qualsiasi punto dello stadio, cambiando “posto” anche nel corso del match. Si potrà scegliere il commento nella lingua preferita, anche se quello ufficiale sarà curato da Gary Lineker, allenatore, insieme a un gruppo di esperti e vincitori della Champions League, come Rio Ferdinand, Steven Gerrard, Steve McManaman e Owen Hargreaves.

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Se la visione in realtà virtuale sarà disponibile solo per la finale di Champions, il canale BT Sport trasmetterà, però, gratuitamente in streaming anche la finale di Europa League fra Manchester United e Ajax, in programma il prossimo 24 maggio. La due finali si potranno vedere sul canale YouTube di Bt Sport e sul sito btsport.com.

Questo accade nel Regno Unito. E in Italia? La finale di Champions sarà trasmessa, in chiaro, su Canale 5, e su Premium per gli abbonati, oltre che in live streaming. Niente realtà virtuale, però, per i tifosi bianconeri. Problemi di costi del visore? Non ce n’è, un modello base si può trovare in qualunque negozio, e costa tra i 10 e i 20 euro. Il vero problema è che l’Italia non vuole evolvere, perché si pensa che innovazioni come la realtà virtuale abbiano costi insormontabili, quando la maggior parte delle applicazioni per smartphone si possono realizzare gratuitamente. Basterebbe avere solo un po’ di coraggio in più a “buttarsi” nell’innovazione, perché sicuramente tra qualche anno anche noi vedremo tutta la Serie A in realtà virtuale, ma non saremo stati i primi a farlo. Evviva la partita vista sul divano in pantofole, ma perché privare chi vorrebbe vederla come se stesse allo stadio di una possibilità del genere? Quest’anno la Champions della tecnologia, l’ha vinta il Regno Unito.

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