Home X Factor X Factor 3 avrà 4 giudici? Il potere è dietro le quinte: parlano il factotum Magnolia Ilaria Della Tana e l’autrice Nicoletta Berardi.

X Factor 3 avrà 4 giudici? Il potere è dietro le quinte: parlano il factotum Magnolia Ilaria Della Tana e l’autrice Nicoletta Berardi.

X Factor 3 è già realtà. Il talent show di RaiDue ha messo in disposizione un grande dispiego di forze per i casting estivi, che dopo i teatri e le sale convegni stanno invadendo direttamente le piazze. Sulle orme del Grande Fratello, con cui si scontrerà da fine ottobre, il marchio Rai vuole diventare parte

19 Giugno 2009 11:40

ventura facchinetti maionchi X Factor 3 è già realtà. Il talent show di RaiDue ha messo in disposizione un grande dispiego di forze per i casting estivi, che dopo i teatri e le sale convegni stanno invadendo direttamente le piazze. Sulle orme del Grande Fratello, con cui si scontrerà da fine ottobre, il marchio Rai vuole diventare parte integrante del tessuto nazionale, nonché fenomeno di costume che tocchi da vicino le persone oltre che i telespettatori. Di qui la decisione di allestire dei veri e propri tendoni che portino il format tra la gente comune, oltre che attirare gli aspiranti concorrenti.

Stando a un ricco reportage realizzato da Panorama, la terza edizione in partenza lunedì 14 settembre (contro la finale di Miss Italia, sono pazzi?) potrebbe vedere il gruppo under 24 ulteriormente diviso tra uomini e donne. Probabilmente la scelta caduta su Claudia Mori come erede di Simona Ventura è un incentivo per puntare su un altro volto, magari di più spiccato richiamo televisivo.

La produzione ha le idee chiare, in compenso, sul cambio di collocazione. L’idea di giocare d’anticipo a settembre, seppur rischiando con due edizioni in onda nello stesso anno, potrebbe far bene sia agli ascolti che alle vendite. Lo rileva con forte convinzione uno dei factotum Magnolia che solitamente resta “in incognito”, ovvero il braccio destro di Giorgio Gori Ilaria Della Tana:

“E’ una decisione della rete che però a noi va bene. E si spiega anche con una tendenza del mercato discografico. X Factor 3 finirà a dicembre, mese in cui si vende un po’ di più. E visto che uno degli obiettivi del talent show è sfornare artisti che vendano dischi, ecco spiegata la scelta. La pausa estiva, poi, cancella il vissuto televisivo precedente. X Factor è un programma che crea passioni molto forti. Forse perché è molto liturgico: i giudici sono sacerdoti di questa messa in cui le componenti dominanti sono la musica e la fatica di chi la fa”.

Altro nome che conta dietro le quinte è quello di Nicoletta Berardi, una degli otto autori in cui i fantomatici provinanti potrebbero imbattersi nella prima sessione dei casting, considerato che i più blasonati giudici “non si concedono” nella prima scrematura:

“Lucio Battisti e Mina vanno come il pane. Le due canzoni più gettonate sono Insieme e E se domani. Tra gli stranieri, i pezzi di Alicia Keys, Beyoncé e un’insospettabile Mercedes Benz di Janis Joplin. Probabilmente perché è una delle rare canzoni nate per essere cantate ‘a cappella’. Cerchiamo di selezionare gente con timbri musicali più diversi possibile. Spesso i cantanti che hanno frequentato una scuola di canto portano brani che denunciano una scelta da addetti ai lavori, tipo Senza confini di Eramo e Passavanti o, troppo ambiziosa, come Amore lontanissimo di Antonella Ruggero. Un consiglio da autore? Portare pezzi popolari. Perché popolare non significa brutto. E poi consiglio alle donne di cantare brani di cantanti uomini e viceversa, così non siamo costretti al confronto con l’originale”.

In ogni giornata di provini, sempre secondo Panorama, davanti agli otto selezionatori passano circa 150 persone, con una media di 25 anni:

“L’Italia che insegue il sogno canterino fa i lavori più disparati: infermiere, studente, farmacista, manager, impiegato, attore. Una volta mi è capitato un selezionatore di uova. Praticamente facevamo lo stesso lavoro”.

Il fatto che siano “semplici” autori televisivi, con meno competenze musicali degli esperti di musica, a troncare un sogno artistico sul nascere rimane forse uno degli handicap più spiccati delle selezioni di X Factor. Non sarebbe più giusto concentrare le selezioni in Roma o a Milano, ma garantendo sin dall’inizio la presenza dei giudici o quantomeno dei loro vocal coach? L’assenza iniziale di figure cruciali nel programma dà quasi una sensazione di snobismo o di disponibilità limitata nei confronti del progetto.

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