Home Fiction SkyCinema ci riprova con “Nel nome del male”. In onda da domani il film-tv sulle sette sataniche di Alex Infascelli. Bentivoglio protagonista: “Finalmente la televisione”

SkyCinema ci riprova con “Nel nome del male”. In onda da domani il film-tv sulle sette sataniche di Alex Infascelli. Bentivoglio protagonista: “Finalmente la televisione”

Domani e dopodomani, il 2 e il 3 giugno, su SkyCinema1 parte un nuovo film-tv targato Sky. Visto quello che è successo con i precedenti tentativi italiani, c’è da riporre buone speranze (“Romanzo Criminale” è una scommessa vinta della produzione seriale nostrana: uno dei pochi prodotti passibili di esportazione). Parliamo de “Nel nome del male”

1 Giugno 2009 11:39

Nel nome del male Domani e dopodomani, il 2 e il 3 giugno, su SkyCinema1 parte un nuovo film-tv targato Sky. Visto quello che è successo con i precedenti tentativi italiani, c’è da riporre buone speranze (“Romanzo Criminale” è una scommessa vinta della produzione seriale nostrana: uno dei pochi prodotti passibili di esportazione). Parliamo de “Nel nome del male” di Alex Infascelli: protagonista Fabrizio Bentivoglio che dopo tanto cinema cede anche lui al fascino del pubblico satellitare. Scritto da Salvatore De Mola e Paola Barbato (talentuosissima scrittrice e sceneggiatrice, tra le altre cose, dei più bei numeri di Dylan Dog), prodotto da Castellani e Piazzesi, il film-tv tratterà il tema delle sette sataniche.

Dice Bentivoglio a La Stampa:

“Perdersi oggi è molto facile. Sono padre da troppo poco tempo per poter dire che a tutti i genitori capita di non saper parlare con gli adolescenti: mi auguro non sia sempre così”.

“Nel nome del male” racconta le vicende di una famiglia normale, padre industriale, madre casalinga, figlia bambina e figlio adolescente che scompare senza preavviso. Un racconto cupo a tinte gotiche, tratteggiato molto bene da Infascelli che gode, quasi fisicamente, nel rappresentare il lato oscuro delle cose. Ricordiamo che il regista romano, classe 1967, ha lavorato per la casa di produzione di Twin Peaks e che ha diretto, tra le altre cose, il celeberrimo video “Inno nazionale” in cui Luca Carboni viene massacrato di colpi da un cecchino: il proprio DNA, insomma, non si tradisce mai.

Bentivoglio, dal canto suo, racconta qualche particolare sui suoi preparativi:

“Abbiamo usato colori diversi nell’ambiente per i differenti stati d’animo del protagonista. Il mio personaggio lo avevamo diviso in tre parti perché potesse esprimere i suoi mutamenti: non girando in sequenza, questa tecnica rendeva tutto più facile. Leggendo la sceneggiatura, ho ripensato al ‘Visconte dimezzato’ di Calvino: quando gli chiedevano perché avesse inventato un personaggio per metà buono e per l’altra metà così cattivo, lo scrittore rispondeva che era solo una semplice constatazione della realtà così com’era, degli uomini così come sono, buoni e crudeli al tempo stesso. Giovanni, il mio personaggio, lo scopre all’improvviso e nel modo più doloroso”.

Quanto alla scelta tardiva di darsi al cinema “in televisione”, Bentivoglio dice:

“Non è che per principio non volessi fare tv: è che ero sempre impegnato con il cinema vero e proprio”.

Non è tuttavia un vero e proprio “debutto”, quello dell’attore nel piccolo schermo: nel 1980, infatti, aveva interpretato un prodotto per la tv intitolato “La vera storia della signora delle camelie”, di cui nessuno o quasi ricorda più nulla. In bocca al lupo a questa nuova avventura produttiva italiana.