Home Notizie Mary Tyler Moore è morta: addio a un’icona della serialità contemporanea al femminile

Mary Tyler Moore è morta: addio a un’icona della serialità contemporanea al femminile

E’ morta a 80 anni la protagonista di una delle più amate, iconiche e innovative sitcom al femminile della storia della tv.

pubblicato 25 Gennaio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 14:17

E’ morta Mary Tyler Moore, nota al pubblico italiano soprattutto come protagonista dell’omonima sitcom in onda sulla CBS dal 1970 al 1977, ma trasmessa in Italia solo dal 1982. L’attrice aveva 80 anni ed è morta in un ospedale del Connecticut, come annuncia il sito TMZ, che ha raccolto la dichiarazione della storica addetta stampa della serie, Mara Buxbaum.

“La nostra adorata Mary Tyler Moore è scomparsa all’età di 80 anni circondata dagli amici e con Robert Levine, al suo fianco, suo amato marito per oltre 33 anni”

ha dichiarato la Buxbaum. A causare la morte probabilmente le complicazioni di salute dovute al diabete mellito di tipo 1 con cui l’attrice conviveva dall’età di 33 anni.

La serie che l’ha consacrata nell’empireo della tv anni ’70 ha avuto ben sette stagioni negli USA: la Moore, che ne era anche produttrice, incarnò uno dei primi ‘esempi’ di protagonismo femminile contemporaneo, con la sua Mary Richards e con le sue storie di vita e d’amore di una donna single negli Stati Uniti ancora pudichi e lontani dalla spregiudicatezza di Sex and The City. Ma per l’epoca Mary Tyler Moore rappresentò comunque un tipo di ‘avanguardia’ che piacque al grande pubblico, col suo essere una donna lavoratrice e single, non inquadrata quindi nel canonico ruolo della ‘moglie’ di qualcuno.

Dalla serie nacquero anche diversi spin-off come RhodaPhyllis, la prima ispirata alla migliore amica di Mary (interpretata da Valerie Harper) e la seconda sul personaggio di Phyllis Lindstrom, la padrona di casa di Mary Richards, nel cui ruolo troviamo Cloris Leachman. Lo spin-off più famoso, però, resta Lou Grant, che seguìle vicende del datore di lavoro di Mary: interpretato da Edward Asner nel ruolo del protagonista, lo spin-off cambiò genere e formato, passando da una sitcom a una serie drama di grande successo.

Fama e successo non mancarono neanche a Mary Tyler Moore, che fino allo scorso anno ha condiviso il record di donna più premiata agli Emmy Awards come Miglior attrice protagonista di una serie tv comedy con Candice Bergen, record superato nel 2016 da Julia Louis-Dreyfus, che ne ha vinti in tutto 6 (uno per La complicata vita di Christine e cinque consecutivi per Veep). La Moore ha poi vinto un altro Emmy come Migliore Attrice non Protagonista per il Tv Movie Stolen Baby, del 1993. L’ultimo dei suoi tanti premi, lo Screen Actors Guild Award alla carriera, le è stato consegnato nel 2012.

Candidata all’Oscar nel 1980 come Miglior attrice protagonista per Gente comune di Robert Redford (per il qualche vinse però il Golden Globe), Mary Tyler Moore ha conquistato la ribalta tv al fianco di Dick Van Dyke nella serie The Dick Van Dyke Show (in onda dal 1961 al 1966. Dal 1970, quindi, il successo col proprio show. Ma a fronte della fama tv, la Moore ha avuto una vita complicata dalla malattia e dalle vicende private: dall’alcolismo al diabete, passando per il secondo divorzio (da Grant Tinker, produttore della serie con lei) e soprattutto per la morte del figlio Richie, avuto dal primo marito, scomparso a 24 anni per un colpo accidentale di pistola, per molti ‘archiviato’ come suicidio. Nel 1983 ha poi sposato il dott. Robert Levine, rimasto al suo fianco fino alla fine.

E’ tornata nel ruolo di Mary Richards nel 2000 nel film tv Mary and Rhoda, che vede la ‘reunion’ delle due amiche di sempre, mentre la sua ultima apparizione in una serie tv è del 2013, quando ha interpretato per la seconda volta la ‘guest’ Diane in Hot in Cleveland.