Home Rai 1 Switch over, missione impossibile. Il Piemonte ha fatto da pioniere, ma il passaggio al digitale è stato un caos…

Switch over, missione impossibile. Il Piemonte ha fatto da pioniere, ma il passaggio al digitale è stato un caos…

Non è che sia andato proprio benissimo, questo switch over. Siamo ai primi vagiti, è normale: la creaturina è ancora in fasce eccetera eccetera; tuttavia il tanto decantato passaggio al digitale terrestre per quanto riguarda il Piemonte è stato più che altro un coro unito di proteste. Tra Torino e Cuneo il picco delle richieste

21 Maggio 2009 14:10

dtt Non è che sia andato proprio benissimo, questo switch over. Siamo ai primi vagiti, è normale: la creaturina è ancora in fasce eccetera eccetera; tuttavia il tanto decantato passaggio al digitale terrestre per quanto riguarda il Piemonte è stato più che altro un coro unito di proteste. Tra Torino e Cuneo il picco delle richieste di intervento, dopo che era diventato impossibile vedere i canali Rai e Rete4, è stato biblico: in attesa che tra settembre e ottobre anche tutte le altre regioni italiane si adeguino, non è che sia proprio un buongiorno incoraggiante.

Il problema è stato minimizzato dalla Dgtvi, cioè l’associazione per il digitale terrestre in Italia: secondo loro, almeno dal punto di vista tecnico, il meccanismo ha funzionato perfettamente. Come spiegare, allora le 11mila telefonate arrivate al numero verde del Ministero (800.022.000) dalle 2 di notte di ieri e stigmatizzate dal quotidiano torinese “Cronaca qui”? I furibondi spettatori lamentavano la sparizione completa di RaiUno, RaiDue e RaiTre: tutti pagatori regolari del canone, tutti individui legittimamente inferociti. Dal ministero, per bocca di Eva Spina, la dirigente che coordina la task force organizzata dal viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani, spiegano:

“Si tratta semplicemente di un problema di sintonizzazione dei canali. Con lo ‘switch over’, le frequenze dei canali Rai sono cambiate e ora utilizzano quelle lasciate libere da RaiDue in analogico. La maggior parte dei decoder si risintonizza automaticamente. Negli altri casi, l’unica cosa da fare è risintonizzare i canali manualmente. Se si è in difficoltà si può chiamare il numero verde”.

Tuttavia i fruitori assicurano che nemmeno in questo caso il segnale torna attivo. Da qui la segnalazione di Dgtvi, sempre sencondo “Cronaca qui”:

“Se non fosse sufficiente, si consiglia di far verificare da un antennista l’impianto di ricezione d’antenna e il suo corretto puntamento”.

Sottolinea Riccardo Sammartano segretario regionale Adiconsum:

“Entro ottobre saranno installati nuovi ripetitori in vista dello switch off totale. Allora il punto critico sarà quello delle antenne: tante potrebbero aver bisogno dell’intervento dell’antennista”.

Altri problemi. Altri ingranaggi che devono ruotare nel senso giusto. A nostre spese, quasi certamente. Adiconsum e Regione, intanto, hanno fatto sapere che saranno realizzate 10mila copie di un pieghevole informativo, recante le istruzioni per il corretto passaggio al digitale. Sarà disponibile presso le sedi dell’associazione e nel corso di 35 incontri che la stessa Adiconsum organizzerà dal mese di giugno in tutte le province. Non sembra, insomma, che tutto sia così facile e agevole per il povero cittadino.

Un esaustivo articolo su La Stampa, che segnaliamo volentieri, entra maggiormente nello specifico delle lamentele giunte alla stessa redazione del quotidiano, con relativi accorgimenti da prendere:

“Trovo inaccettabile la mancanza di informazione della Rai. Visto che la paghiamo, lo sforzo di avvisare gli utenti che sarebbe stato necessario risintonizzare i canali dopo lo switch off avrebbe dovuto farlo”.

E ancora:

“Purtroppo tutti i dvd recorder e i videoregistratori che non hanno il tuner digitale terrestre incorporato non funzioneranno più e non si potrà più registrare col timer, ma questo nessuno della Rai lo dice”.

Sempre da tale articolo de La Stampa si legge una prima nota informativa, proveniente dalla stessa tv di Stato:

“Le trasmissioni che attraverso il ripetitore dell’Eremo utilizzavano fino a ieri il canale digitale 66, dalla scorsa notte ‘viaggiano’ sul canale 30 lasciato libero da RaiDue analogica. Perciò è necessario cercare nuovamente i canali. La regola è: chi vedeva RaiDue analogica deve vedere i quattro canali Rai digitali. In caso contrario, è possibile che l’anomalia sia dell’antenna di casa”.

Con soldi da spendere da parte dell’utente, è ovvio.

Riferisce ancora a La Stampa Renato Boninsegni, responsabile Installazione e Impianti della Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato):

“E’ fuorviante sostenere che per vedere la tv digitale è sufficiente acquistare un decoder o un televisore nuovo. Molte antenne, soprattutto quelle centralizzate dei condomini più vecchi, potrebbero essere da sostituire o calibrare, ma nessuno ha raccomandato ai torinesi di chiedere una verifica del proprio impianto prima di acquistare il decodificatore e chiedersi poi magari il perché di una cattiva ricezione”.

Signori: in bocca al lupo a tutti.
TvBlog cercherà, nel limite del possibile, di essere vicino informativamente, a tutti i telespettatori.
Intanto, qui di seguito la mappa con il programma dello switch off.

mappa dtt

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