Home Tv Talk Michele Santoro a Tv Talk risponde a Blogo: “Eredi? Riccardo Iacona il più vicino a me. La7 una ‘non televisione’, Italia non è da buttar via”

Michele Santoro a Tv Talk risponde a Blogo: “Eredi? Riccardo Iacona il più vicino a me. La7 una ‘non televisione’, Italia non è da buttar via”

Tv Talk, la risposta di Michele Santoro alla domanda di TvBlog.

pubblicato 21 Gennaio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 14:27

Nella puntata di oggi, sabato 21 gennaio 2017, di Tv Talk è stato Michele Santoro a rispondere alla domanda scelta dalla redazione del programma di Rai 3 tra quelle proposte dalla Community di Blogo. La scelta è ricaduta sul quesito posto da quadratini che chiedeva:

    Lei oltre a essere uno dei migliori nel campo dei talk show politici ha lanciato molti volti che adesso hanno dei propri programmi (Corrado Formigli, Riccardo Iacona etc). Chi considera il suo erede?

Questa la risposta:

Eredi? Riccardo Iacona è stato mio grande coautore, con cui abbiamo fatto cose straordinarie. E’ quello più vicino a me, anche dal punto di vista morale.

Il giornalista e conduttore di Italia ha detto la sua sul discusso caso dell’inviato Mario Marchi a Dalla Vostra Parte e sui collegamenti di piazza nei talk show:

Immagine triste del nostro lavoro. Abbiamo visto in apertura la foto di quell’hotel sommerso dalle neve, è come se l’informazione si fosse ribaltata e aperta alla meraviglia del salvataggio di queste persone. L’informazione deve avere imprevedibilità, perciò siamo incollati a questa storia. Lì vedo solo banalizzazione del senso comune.. Le piazze? Prima ci collegavamo con persone, oggi con maschere. E’ quello che sta facendo impoverire questo contenitore..

Quanto a Italia – il talk show di approfondimento politico che ha segnato il suo ritorno su Rai2 – che non va in onda a cadenza settimanale:

La televisione non favorisce questo genere di approccio, vuole un appuntamento fisso e sapere quando vai in onda. E’ una sfida, una rottura necessaria per trovare qualcosa di nuovo. Un programma come questo costa di più di uno settimanale. Ma la nostra televisione è la più povera. I soldi vengono spesi sempre per il personale e non per i programmi. Ascolti? Un talk come questo fa più fatica. Se fai una cosa diversa rischi anche di perdere il pubblico che avevi. Abbiamo fatto due serate, una per essere una prima serata è andata bene, l’altra no.

Inevitabile il confronto con La7, le cui prime serate sono quasi interamente dedicate all’informazione e all’approfondimento politico. Per Michele Santoro è una “non televisione“:

La Rai ha perso il primato dell’informazione. Prima siamo andati via noi, poi Floris, poi la Gruber. Pezzi di servizio pubblico che hanno realizzato una diaspora. E con questi conduttori si perde anche il loro pubblico. Scandalo che la Rai non abbia una prima serata sul documentario, ci sono giovani che si fanno il mazzo e non sanno dove proporre i loro documentari. La7 ha preso il posto del servizio pubblico? E’ una non televisione fatta di pochi appuntamenti fondamentali.

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Ha ancora senso di parlare di generaliste?” chiedono e Santoro: “Bisogna frenare quest’avanzata ‘americana’ sulla nostra cultura. Mia figlia è incollata a guardare i mostri di Discovery, questo circo Barnum messo in campo da Discovery“.

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