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Serie Tv, trailer di Tha Handmaid’s Tale e Harlots, le produzioni Hulu presentate al TCA

Agli incontri del TCA Hulu ha presentato Harlots (co-prodotta con ITV) e The Handmaid’s Tale con Elisabeth Moss e Joseph Fiennes

pubblicato 8 Gennaio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 15:01

In questi giorni negli Stati Uniti si svolgono gli incontri della Television Critics Association (TCA), degli appuntamenti in inverno e in estate in cui i network e i vari produttori incontrano critici e pubblico e parlano delle loro nuove produzioni. Nei giorni scorsi è stata la volta di Hulu, un servizio di streaming americano di proprietà dei principali network Disney, Fox e NBCUniversal, più una parte minoritaria di Time Warner, nato inizialmente per la diffusione dei contenuti di canali in chiaro o cable, ma che da poco più di cinque anni ha iniziato anche a produrre serie tv originali, come The Path o il recuperato The Mindy Project.

Il 2017 sarà un anno importante per Hulu che lancerà numerose nuove serie tv originali, ma soprattutto darà vita a una piattaforma di live streaming, che permetterà agli utenti di vedere i canali come se fossero in tv. Oltre alle serie tv originali Hulu ha annunciato l’arrivo della quarta stagione di Please Like Me (in Italia su Netflix), ma anche delle repliche di -blackish di ABC (inedito in Italia) o della storia Cuori senza età, rafforzando ancor di più la propria offerta.

Punto di forza degli incontri targati Hulu, sono state le presentazioni delle due serie originali in arrivo Harlots, al debutto il 29 marzo, e The Handmaid’s Tale in partenza il 26 aprile di cui sono stati mostrati i primi trailer.

Co-prodotta con l’inglese ITV, Harlots è un drama in otto parti interamente realizzato attraverso “il punto di vista delle prostitute” come ha spiegato Alison Owen, produttrice della serie, “non ci sarà alcuno sguardo maschile” ma è una serie interamente sulle donne e sul loro mondo. Protagoniste di Harlots sono Samantha Morton, Jessica Brown Findlay e Lesley Manville, prostitute in un bordello a Londra nel XVIII secolo. La serie è infatti ispirata alla Harri’s List of Covent Garden Ladies, una guida sulla prostituzione a Londra a fine ‘700, come ha spiegato l’altra produttrice Moira Buffini, che ha anche chiarito come l’argomento non sia stato per loro un problema, visto che la serie è soprattutto incentrata sul mondo degli affari legati alla gestione di un bordello.

Samantha Morton è Margaret Wells, madre e proprietaria di un bordello rivale di Lydia Quigley (Manville), mentre Jessica Brown Findlay sarà Charlotte la figlia di Wells una delle cortigiane più ricercate di Londra.

Il 26 aprile sarà invece la volta di The Handmaid’s Tale una serie tv molta attesa con Elisabeth Moss nei panni di Offred, una delle poche donne fertili rimaste sulla terra, cameriera nella casa del comandante e di sua moglie, interpretati da Jospeh Fiennes e Yvonne Strahovski, all’intorno del mondo distopico di Gilead una dittatura teocratica ispirata a una distorta lettura del Vecchio Testamento. Tratta dal romanzo omonimo di Margaret Atwood, il creatore Bruce Miller ha spiegato come stesse scrivendo il pilot durante i primi dibattiti per le primarie presidenziali e proprio per questo il clima politico lo ha necessariamente influenzato.

Una serie tv che affronta il tema del controllo sulle donne e sul suo corpo, di una deriva autoritaria che il mondo potrebbe prendere in un contesto di forti cambiamenti climatici che provochino il crollo delle attuali istituzioni democratiche. Nel romanzo, scritto nel 1985, c’era una componente legata alla supremazia della razza bianca: la dittatura militare teocratica di Gilead oltre a considerare le donne fertili rimaste come schiave sessuali, era composto solo da bianchi. La serie tv di Hulu cambia questo aspetto introducendo il personaggio di Moira interpretata da Samira Wiley. Bruce Miller ha spiegato di aver preso questa decisione, dopo un lungo confronto con la scrittrice del romanzo, perchè seguendo il romanzo, avrebbe avuto più senso fare oggi una serie tv sui neri allontanati dal Nebraska, piuttosto che su una donna bianca come Offred, sarebbe stata una tematica più interessante. Ignorare l’argomento non era al contrario possibile, così hanno preso la decisione di eliminare questa componente, concentrando la storia sul senso di femminilità e sul ruolo della donna nella Repubblica di Gilead.

Un altro cambiamento è stato apportato nel rapporto tra Serena (Strahovski) moglie del comandante, donna di rango, e Offred (Moss) la cameriera costretta a dare alla coppia un erede, rendendolo molto più competitivo e importante di quanto non sia all’interno del romanzo. Miller ha proprio spiegato come questi cambiamenti siano normali nell’adattare un romano per la tv “dove la storia deve continuare per più stagioni” o almeno questo è l’auspicio.