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Diritti tv Serie A: Tar accoglie ricorso Mediaset e Sky

Annullata la sentenza dell’Antitrust che aveva multato i principali operatori tv nel mercato della pay-tv per un'”intesa restrittiva della concorrenza”

pubblicato 26 Dicembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 15:27

Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi presentati da Mediaset, Mediaset Premium, Lega Calcio, Sky e Infront, annullando quanto deciso dall’Antitrust che nell’aprile scorso aveva multato i principali operatori tv nel mercato della pay-tv, nonché la Lega Calcio e al suo advisor, per un’ “intesa restrittiva della concorrenza” in materia di diritti televisivi della Serie A per il triennio 2015-2018. Il Garante, comunque, ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato.

La multa inflitta a Mediaset era stata di 51,4 milioni, quella a Infront di 9 milioni, 1,9 milioni per la Lega Calcio e 4 milioni a Sky per un totale di 66,3 milioni.

Da Cologno Monzese fanno notare che il Tar del Lazio ha accolto “senza riserve” un ricorso “contro un teorema del tutto privo di prove“. Secondo il Biscione, “non può definirsi ‘accordo spartitorio’ dato che le parti hanno consentito il perpetuarsi di una concorrenza che altrimenti non ci sarebbe stata“.

Secondo il Tar, continua Mediaset, “la soluzione orientata all’attribuzione dei due pacchetti principali ad uno solo dei due operatori (Sky, dominante sul mercato della pay tv), come sponsorizzata a posteriori dall’AGCM, non sembrava certo idonea a consentire una svolta proconcorrenziale“:

Per i giudici del Tar la ‘causa’ contrattuale alla base della sublicenza per il pacchetto D richiesta dalla Lega e autorizzata dall’Autorità era pienamente lecita, in quanto orientata ad evitare contenziosi futuri, ‘stallo’ del mercato e ulteriori inconvenienti per i consumatori, mantenendo la concorrenza effettiva in assenza di nuovi operatori concretamente interessati all’ingresso nel mercato specifico.

Da Sky si dicono “lieti che si sia dissolto anche il minimo dubbio sulla nostra correttezza“. Soddisfazione è stata espressa da Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, e dal gruppo Infront, che però fa sapere di voler attendere le motivazioni per esprimere una posizione più precisa.

Nella sentenza dell’aprile scorso, il Garante aveva ravvisato un’intesa restrittiva della concorrenza tra i due operatori della pay tv, a danno di altri soggetti, come Eurosport, che avrebbero avuto interesse a entrare nel mercato. L’accordo, suggerito da Infront, advisor della Lega, appoggiato da Mediaset e subito da Sky, era seguito ad un’asta in cui Sky aveva presentato l’offerta più alta per i pacchetti A e B, con le otto migliori squadre (esclusa la Roma) rispettivamente per il satellite e il digitale terrestre, mentre Mediaset risultò prima per il pacchetto D con le altre 12 squadre per tutte le piattaforme, condizionando però la sua offerta all’aggiudicazione del pacchetto B.

Il Tar ha ribaltato quel pronunciamento: “esclusa ogni volontà, palese o occulta, di pervenire ad accordi spartitori di qualunque tipo” tra Mediaset e Sky.