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Roots, su History la miniserie remake di Radici

Su History (canale 407 di Sky) Roots, miniserie remake di Radici, che segue le vicende di un uomo ridotto a schiavo e della sua famiglia nel corso della Storia dell’America

pubblicato 16 Dicembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 15:50

Quasi quarant’anni dopo la serie originale, History (canale 407 di Sky) propone, da questa sera alle 21:00, Roots, remake della celebre miniserie Radici, andata in onda in America sulla Abc nel 1977 e l’anno successivo su Raidue, diventando un cult entrato nella storia della televisione.

La storia, tratta dall’omonimo libro di Alex Haley, racconta la storia di una famiglia di schiavi tramite tre generazioni, nell’America del diciottesimo e diciannovesimo secolo. Nel 1750, il giovane Kunta Kinte (Malachi Kirby) è un guerriero mandinga, popolazione della Gambia che si oppone agli europei. In conflitto con la famiglia rivale dei Koro, che invece lavorano per gli schiavisti, viene rapito e portato, con altri membri della sua famiglia, nella colonia della Virginia, in America, dove viene venduto al proprietario di una piantagione di tabacco John Waller (James Purefoy).

Inizia così la sua saga, che lo vede cercare di combattere i propri padroni e provare a fuggire, aiutato dal musicista schiavo Fiddler (Forest Whitaker). Ogni tentativo, però, è vano: Kunta capisce che non rivedrà mai più casa sua. La sua vita lo porta poi alla fattoria del Dr. William Waller (Matthew Goode), dove conosce e sposa la schiava Belle (Emayatzy Corinealdi), da cui ha una figlia, Kizzy (Anika Noni Rose). Il protagonista la cresce come fosse una guerriera, insegnandole tutto ciò che lo lega alle sue origini.

Ma anche lei viene venduta, a Tom Lea (Jonathan Rhys Meyers), e viene portata in North Carolina. Qui la sua vita prende una piega ancora più drammatica, dal momento che da una violenza sessuale nasce il figlio George (Regé-Jean Page). La saga si conclude raccontando la sua vita, arrivando così alla vigilia della Guerra Civile ed alle vicende di suo figlio Tom (Sedale Threatt Jr.) che, aiutato dalla spia dell’Unione Nancy Holt (Anna Paquin, True Blood), cerca di liberare se stesso e la propria famiglia dalla schiavitù.

Il remake di Radici è innanzitutto la storia di una famiglia che attraversa la storia americana: si passa dalla Guerra d’Indipendenza americana alla rivolta degli schiavi guidata da Nat Turner, fino alla Guerra Civile ed all’abolizione della schiavitù. Il tutto raccontato tramite più generazioni di una famiglia che diventa portavoce della ricerca per la libertà di milioni di schiavi. History ha deciso di realizzare la miniserie di una produzione che, negli anni Settanta, ottenne grandi ascolti in America ed in Italia, grazie al suo respiro epico e drammatico ma non banale e scontato. Il tutto, con un cast di attori d’eccellenza, a cui si aggiunge Laurence Fishburne, voce narrante di tutto il viaggio della famiglia del protagonista.

Roots s’inserisce, inoltre, all’interno di un progetto che coinvolge History ed Amnesty International Italia: il canale ha infatti realizzato un brano musicale, “Roots”, composto da Raffaele Costantini, ispirato alle “work song” degli schiavi e cantata da quattro vittime delle nuove forme di schiavitù che affliggono la società contemporanea (in particolare prostituzione e caporalato): il ricavato della vendita del brano (realizzato in collaborazione con l’agenzia SuperHumans e la direzione creativa di Francesco Taddeucci e Luca Albanese), che sarà messo a disposizione su iTunes ed altre piattaforme, sarà devoluto ad Amnesty Interntional Italia. Un modo, questo, per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema, purtroppo, attuale.