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Confessione Reporter torna il 12 dicembre su Rete4. La Pende tra geopolitica e terrorismo

Confessione Reporter torna nella seconda serata di Rete4 con un nuovo ciclo di cinque puntate: si parte il 12 dicembre dalle guerre in Iraq e Siria

pubblicato 11 Dicembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 16:05

Stella Pende torna nella seconda serata di Rete4 con un nuovo ciclo di Confessione Reporter, in onda per tutto il periodo natalizio. Cinque gli appuntamenti previsti, a partire dal 12 dicembre ogni lunedì dopo il traino di Quinta colonna.

Il settimanale di inchieste Videonews propone l’approfondimento giornalistico più classico incentrato su temi di stretta attualità come terrorismo, guerra, jihad, mafia, violenze in famiglia. Ma i reportage dell’inviata mostrano anche altri aspetti del quotidiano, come la terza età o il mondo dei bambini.

Confessione Reporter, le anticipazioni delle cinque puntate

La prima puntata, lunedì 12 dicembre, accende i riflettori su due scenari di guerra sempre in primo piano nella geopolitica internazionale: l’Iraq, con un reportage esclusivo da Erbil alla scoperta di soldatesse italiane che allenano donne curde peshmerga, e dalla Siria, dove vengono mostrati i corsi di recupero per i ragazzini che perdono anni di scuola per il conflitto in corso da mesi.

Il 19 dicembre reportage da Nizza, nel centro di riabilitazione in cui vive il fratello di Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, l’attentatore che lo scorso 14 luglio – giorno della festa nazionale francese – ha investito con un autocarro centinaia di persone, uccidendone 86. Il giovane rilascia un’intervista in cui ricorda quel giorno drammatico. Inoltre, viene mostrato anche un castello in cui risiedono giovani jihadisti tornati dal fronte. Nella stessa puntata, un servizio è dedicato a “Enel Casa Arché”, che accoglie mamme violentate e bimbi sopravvissuti alla violenza familiare.

Il 26 dicembre e il 2 gennaio Confessione Reporter parla di terrorismo da due punti di vista: quello italiano e quello francese.
Il programma parte con il nostro Paese, che non ha mai subìto attentati sul proprio territorio, ma convive con un allarme costante e un sentimento diffuso di paura. C’è da temere un episodio violento? I servizi segreti funzionano?

Nella puntata successiva Stella Pende torna in Francia per analizzare i punti deboli di un sistema di controllo spesso accusato – negli scorsi mesi – di avere falle al suo interno.
Il viaggio va da Tolosa, dove ha sede un’associazione fondata da un padre che è andato in Siria a riprendere il figlio combattente dell’Isis, alle banlieu di Saint Denis, che in diverse occasioni negli ultimi anni si sono infuocate con incidenti e proteste.

L’appuntamento del 9 gennaio, infine, è un meglio di quanto proposto nell’arco delle precedenti puntate.