Home Diario di un wedding planner, Enzo Miccio a Blogo: “Per l’unione civile, mi sono emozionato di più. Non faccio la guerra alla Balivo. Sogno un Enzo Miccio Show!”

Diario di un wedding planner, Enzo Miccio a Blogo: “Per l’unione civile, mi sono emozionato di più. Non faccio la guerra alla Balivo. Sogno un Enzo Miccio Show!”

L’intervista di Blogo al wedding planner.

pubblicato 30 Novembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 16:35

Enzo Miccio è il protagonista della terza edizione di Diario di un wedding planner, il docu-reality di Real Time, canale 31 del digitale terrestre, che andrà in onda a partire da stasera, mercoledì 30 novembre 2016, in prima serata, con un doppio episodio.

Prima della partenza della nuova edizione del programma, noi di Blogo abbiamo intervistato il wedding planner più famoso d’Italia che ci ha parlato a fondo di ciò che vedremo durante questa terza stagione e di molto altro ancora.

Quali saranno le novità della terza edizione di Diario di un wedding planner?

Più che parlare di novità, parlerei di posti sorprendenti, di nuove emozioni, perché il matrimonio rimane il momento più pregno di tradizione quindi parlare di novità, non me la sento. Nel nostro modo classico, con buon gusto e facendo sognare, andiamo avanti nella nostra missione: accompagnare le spose all’altare nel loro giorno più bello.

Per quanto riguarda i matrimoni vip di questa edizione, c’è qualche aneddoto che ci può anticipare?

Ho lavorato con una mia cara amica che mi ha affidato l’organizzazione del suo evento e devo dire che l’ansia era piuttosto evidente. Parliamo di dive che, nella vita, sono completamente diverse da come si rivelano nel loro giorno più bello, fanno venir fuori tutte le loro incertezze e le loro ansie, pensando che le cose possano non andare secondo i loro piani. Poi, alla fine, arriva il Miccio della situazione che calma gli animi, le rassicura e realizza i loro sogni su misura.

Nell’organizzazione di un matrimonio vip c’è più pressione rispetto all’organizzazione di un matrimonio di una persona comune?

No. Le mie clienti, le mie spose, sono tutte delle principesse quel giorno senza distinzioni di alcun tipo. Tutte meritano la stessa attenzione perché per tutte quante quello è il giorno più importante e per me tutte loro sono delle vip perché si sono affidate a me e perché stanno realizzando il loro sogno da bambina.

Qual è stata la richiesta più strana che ha avuto in queste tre edizioni?

Abbiamo dovuto mettere in scena matrimoni in stile bollywoodiano, ricostruire angoli orientaleggianti in riva al mare, abiti da sposa importanti e voluminosi attaccati a chiatte lungo il lido di Venezia, abbiamo affrontato tante sfide, contro il tempo soprattutto perché non possiamo concederci ritardi. Missioni difficili ma alla fine siamo arrivati dappertutto.

Per la prima volta, si occuperà anche di un unione civile. Lì c’è stata un po’ di emozione in più?

In quel caso sì. C’è stata grande emozione, faccio questo lavoro da 17 anni ma mi sono commosso per l’emozione che questi due ragazzi ci hanno trasmesso, per l’amore dietro la loro promessa, una voglia di stare insieme con una grande semplicità. Questa unione è stato il coronamento di un sogno dopo 9 anni di battaglie. La cosa più bella è stata la presenza delle loro famiglie che li hanno protetti ed aiutati con il loro calore.

Televisivamente parlando, l’argomento è stato decisamente sdoganato?

E’ stato sdoganato soprattutto grazie a Real Time. Abbiamo fatto tendenza e spero che lo facciano anche le altre reti. Nel 2016, grazie al cielo, possiamo parlare di unioni civili con grande libertà e civiltà visto che si chiamano unioni CIVILI in un paese CIVILE. Lo dice la parola stessa come diceva mia nonna! Mia nonna mi diceva: “Fai lo studio della parola, così la capisci!”.

Una delle puntate sarà dedicate alla sua collezione di abiti da sposa? Cosa ci può dire a riguardo?

E’ una mia creatura. Una delle puntate l’abbiamo voluta dedicare ad una cosa mia visto che faccio sempre eventi per gli altri. Una cosa mia, ovviamente, fino ad un certo punto visto che anche gli abiti sono destinati agli altri. La mia collezione di abiti da sposa l’ho presentata a Palazzo Clerici a marzo ed è dedicata a L’Oro di Napoli, un film che mi ha ispirato tantissimo, l’opulenza e la ricchezza di questi abiti ha fatto da sponda al mood che ha abbracciato i 25 modelli della collezione. In questa puntata, vedremo il backstage, come nasce un abito da sposa, e vedremo per la prima volta un Miccio più agitato, più in ansia per un evento che lui fa per se stesso che è sempre più difficile rispetto all’organizzazione di un evento per gli altri. L’emozione, in quel caso, è più evidente.

Riesce a conciliare la sua attività di wedding planner con l’attività televisiva?

Sì, è faticoso. La fortuna, però, è che ho una squadra, una produzione e la rete che sono veramente favolosi. Loro si adeguano al mio calendario dei matrimoni, ai miei spostamenti, alle mie date che ho a disposizione. Tutte le puntate vengono realizzate durante il matrimonio, non c’è nulla di costruito. La produzione si adegua ai miei ritmi che sono difficili da sostenere: orari improponibili, trasferte notturne… In questa edizione, ci saranno due puntate che sono una il prosieguo dell’altra, due matrimoni in due giorni durante i quali non abbiamo dormito per 48 ore! Sono molto aiutato da loro altrimenti non si potrebbe fare.

Si aspettava il seguito di pubblico che ha ottenuto in questi anni?

Ma certo che no! Nel mio primo contatto che ho avuto con Magnolia, io ero scettico, mi chiedevo “Ma cosa vogliono da me?”, io non volevo insegnare agli altri il mio lavoro, sono stato un pioniere in Italia. All’epoca, non ne volevo proprio sapere…

Caterina Balivo ha detto che da quando c’è Detto Fatto, i programmi di Real Time vanno meno bene? Lei come risponde?

Detto Fatto c’è grazie a Real Time, altrimenti non avrebbe trovato le ispirazioni per il suo contenitore. Detto Fatto è un contenitore che va molto bene ma io non faccio mica la guerra alla Balivo. Siamo anche amici. Mi sembra esagerata come affermazione, però. Detto Fatto non è l’unico programma che ha pizzicato qualcosa da Real Time, eviterei di citarli per buon gusto e per buon senso. I nostri telespettatori sanno bene quali sono i programmi di Real Time e chi è stato per primo in Italia a proporre certi tipi di format.

Il suo rapporto attuale con Selvaggia Lucarelli, invece, com’è?

Evitiamo domande inutili…

Qual è stato il look peggiore visto quest’anno in tv?

Io non guardo molto la tv. Mi trovi impreparato. Ho una rubrica su Diva e Donna e lì mi occupo di red carpet internazionali ma poco di televisione.

Per quanto riguarda la tv, quale desiderio professionale ha?

Boh… Non lo so. Andare a Sanremo? Dicono tutti così! E’ una battuta ovviamente! Io sto bene dove sono, sono contento. Farei un bellissimo show. Un Enzo Miccio Show, ecco! Forse, prima o poi, arriverà…

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