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Giornata Mondiale della Tv, lo spot per i 20 anni e gli speciali Rai

Una giornata per riflettere sul ruolo della tv, che si trasforma, però, in una celebrazione della tv di Stato.

pubblicato 21 Novembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 17:06

La Giornata Mondiale della Televisione festeggia oggi, 21 novembre 2016, i suoi primi 20 anni: istituita nel 1996 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, è diventata un’occasione per ricordare il ruolo della tv nello sviluppo economico e sociale del pianeta.

Per celebrarla, le principali emittenti in Europa, Asia, Canada, USA e Australia trasmetteranno uno spot di 30” – prodotto da EBU (European Broadcasting Union), ACT (Association of Commercial TV) ed EGTA (Associazione delle concessionarie di pubblicità radio e tv) – incentrato sullo sviluppo del mezzo nell’era digitale. Lo spot ricorda anche i numeri chiave dell’industria televisiva europea che, stando al promo, dà lavoro a 600.000 persone e raggiunge in Europa 610 milioni di spettatori, che ogni giorno guardano la TV per una media di 3 ore e 55 minuti, scegliendo tra 60.000 ore di contenuti in onda su 5.463 canali.

All’iniziativa partecipa anche Mediaset, che ricorda così anche i suoi 300 diversi programmi televisivi in onda sulle 12 emittenti in chiaro seguite, secondo le loro stime, da 35 milioni di individui al giorno.

Tra le emittenti coivolte ovviamente c’è anche la Rai che non solo ha personalizzato lo spot con immagini delle sue trasmissioni – come Pechino Express a Che Tempo Che Fa –  ma festeggia la 20esima Giornata Mondiale della Tv con una programmazione speciale.

Oltre ai vari spazi previsti dei contenitori quotidiani (da UnoMattina a I Fatti Vostri, da La Vita in Diretta a Detto Fatto) e dei Tg, nazionali e regionali, sono diversi gli appuntamenti disseminati tra le reti digitali. Interessante la scelta di Rai Movie, che omaggia la tv con Reality, il film di Matteo Garrone incentrato su un uomo ossessionato dal voler partecipare al Grande Fratello.

Rai Cultura, invece, ha realizzato uno speciale sul web con  speciale sul web, mentre Rai Storia si concentra sugli inizi della Tv di Stato con Da oggi la Rai, condotto da Massimo Bernardini e in onda alle 19.10. Un documentario sui primi passi di Mamma Rai, mossi prima a Torino (dal 1949), quindi a Milano (dal 1952) e infine a Roma (dal 1953), prima del debutto, avvenuto nel gennaio del 1954. Il doc – firmato da Michele Astori, Alessandro Chiappetta e Enrico Salvatori, con la regia di  Graziano Conversano – è realizzato con materiali d’epoca, notizie e filmati inediti, anche a colori, e propone anche le testimonianze dell’attore Giorgio Albertazzi, di Nicoletta Orsomando, dell’attrice Isa Barzizza, prima diva del cinema a prestarsi al nascente mezzo, e di Elda Lanza, la prima presentatrice della tv, oggi giallista di successo.

Interessante il recupero, con procedimento di telecinema in HD, di un reportage realizzato nel 1964 da Ugo Zatterin, “TV dieci anni prima”, che raccoglie tutte le testimonianze del periodo della fase sperimentale; con lo stesso metodo sono stati riversati anche i primi documentari che la Rai produsse per spiegare il funzionamento e il linguaggio della televisione, “Dietro le quinte della TV”; e, ancora, verranno mostrate rare immagini a colori degli studi televisivi di quei primi anni ‘50, ritrovate in un documentario prodotto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1954, dal titolo “Undicesima musa”. Insomma, un’occasione per festeggiare i 62 anni della Rai.

Comunque sia, l’occasione resta sempre quella della Giornata Mondiale della Tv che ha un proprio sito ufficiale, un proprio profilo Twitter, @WorldTvDay, e due hashtag ufficiali, ovvero #WeLoveTv e #WorldTVDay.  E giusto per notazione

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