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Sky, Il racconto del reale: conferenza stampa in diretta

Il racconto del reale sbarca su Sky Atlantic dal 13 novembre: conferenza stampa in diretta.

pubblicato 11 Novembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 15:56

  • 11.30

    La conferenza sta per iniziare.

  • 11.31

    Sono presenti: Andrea Scrosati, Mimmo Calopresti, Mauro Parissone, Brogio Crespi, Michele Bongiorno e Antonio Visca, direttore di Sky Atlantic.

  • 11.31

    Antonio Visca: “Forse la prima difficoltà è definire questi prodotti: non sappiamo se definirli film, docu-film… troveremo la definizione più adatta. Sono generi eterogenei, il comun denominatore è il racconto dell’attualità con una modalità narrativa che crediamo rappresenti una novità per i media tradizionale. Raccontiamo storie vere e lo facciamo senza intermediazione giornalistica, senza filtri, andando ad ascoltare direttamente le testimonianze di coloro che sono stati i protagonisti. L’elenco dei film è lungo ed in continua evoluzione, altri arriveranno nei prossimi mesi”.

  • 11.32

    “Questo progetto è talmente in evoluzione” che “si sta lavorando” al racconto dell’elezione di Trump: “E’ materiale fresco, appena arrivato dagli Stati Uniti”. Il titolo è The DisUnited State of America.

  • 11.37

    Andrea Scrosati: “L’idea di questo documentario è nata sei mesi fa, eravamo negli Stati Uniti e avevamo trovato affascinante come tutto il sistema mediatico tradizionale ritenesse la candidatura di Trump un’ipotesi irrilevante. Il commento più comune era ‘Fra due settimane si ritirerà’. Questo documentario è la sintesi migliore di quello che vorrebbe essere questo ciclo del racconto del reale: raccontare fenomeni con una serie di linee comuni, una delle quali è l’incapacità del sistema tradizionale giornalistico di comprenderli”.

  • 11.39

    “Come editori svolgiamo il ruolo di raccontare quello che c’è attorno, creando un rapporto empatico. Lo strumento tradizionale del racconto della reale, quello giornalistico più tradizionale, è un modello che non riesce a comprendere questi fenomeni. Invece il linguaggio del cinema o del reportage è diverso anche perché viene fatto da persone con una storia culturale diversa. L’idea di questo film non era seguire la campagna elettorale di Trump, ma selezionare sei famiglie e seguire la loro vita. C’è una coerenza fra lo stile di vita di queste persone e la loro scelta sul voto”.

  • 11.42

    “Il racconto dei talk show è in diretta, questo tipo di prodotto si può fruire quando si vuole, nel luogo e nel tempo”.

  • 11.44

    Beatrice Borromeo cura tre titoli. Uno dei quali è “Selfie Surgery – Vorrei essere il mio avatar” sull’aspirazione di diventare qualcun altro con l’utilizzo della chirurgia estetica.

  • 11.47

    Mimmo Calopresti si è occupato de “La Fabbrica Fantasma” sul mercato della contraffazione (in particolare ci viene fatto vedere un estratto sulle sigarette).

  • 11.50

    Mimmo Calopresti: “E’ un viaggio che ho cominciato con mia figlia per capire se i suoi giocattoli fossero stati veri o falsi. Da lì, sono riuscito ad arrivare al confine fra l’Ucraina e l’Ungheria dove non si vede niente ma si capisce che tutto quello che consumiamo nasconde qualcosa di incredibile. Non solo le merci contraffatte ma anche su quello che c’è dietro: una criminalità organizzata che domina il mercato con una quantità di soldi importante. Un giocattolo contraffatto nasconde cose che non si riescono a vedere ad occhi nudi”.

  • 11.53

    “La vera grande guerra nel mondo è sul consumo. Le merci vengono fatte passare tramite i confini. Noi continuiamo ad avere un’idea pittoresca della criminalità, invece è una multinazionale a tutti gli effetti. Molto pericolosa. Bisogna continuare a raccontare la realtà con mezzi e maniere diverse, quasi con un’ossessione della ricerca della verità. Senza un giudizio morale”.

  • 11.57

    Ambrogio Crespi si è occupato del docu-film “Spes contro Spem” sull’ergastolo (in onda il 4 dicembre). L’autore: “Spes contro Spem vuol dire speranza contro speranza. E’ stato Marco Pannella a fare una battaglia contro l’ergastolo stativo. Il docu-film è nato dentro il carcere di Opera, lì è iniziato un cammino straordinario. Dentro una cella abbiamo iniziato a parlare del mutamento dell’uomo nel mondo carcerario. Questi uomini dicono cose talmente forti che distruggono il mito del criminale. Quella è gente che ha fatto del male, non bisogna dimenticarlo, ma lì hanno metabolizzato la loro coscienza. E’ un messaggio contro la mafia e la camorra, si racconta la parte negativa con la speranza di riuscire a cambiare delle cose”.

  • 12.04

    “Ignoto 1” è una co-produzione con il Regno Unito, racconta le tappe del delitto di Yara Gambirasio. Scrosati: “Questa storia viene raccontata in quattro puntate e ci ha colpito molto. Ha una struttura narrativa simile al documentario The Jinx. C’è l’aspetto di cronaca, ma vuole raccontare uno spaccato reale della società”.

  • 12.08

    “Racconti Moderni” è una trilogia. Michele Bongiorno della Good Days Films: “Questi docu-film non vogliono essere un’inchiesta ma attraverso la testimonianza delle persone raccontare, senza voice over ma con un ritmo vicino cinematografico. Siamo ancora in produzione, le puntate sono previste per la fine del ciclo”. I titoli: “Non ho paura” sulla proliferazione delle armi in Italia, “Servi della gleba, oggi” sui nuovi poveri (“Abbiamo voluto raccontarli attraverso storie di vecchi mestieri, situazioni per arrangiarsi ed andare oltre queste difficoltà: i compro oro, piccole società di recupero crediti…”) e l’ultimo sul “disagio dei giovani, sul narcisismo nell’epoca di internet”.

  • 12.12

    Mauro Parissone di 42° Parallelo parla di “Ultimo Stadio” (debutterà il 13 novembre su Sky Atlantic): “Noi crediamo che la realtà superi sempre la finzione, finalmente qualcuno in Italia decide di occuparsi del racconto della realtà non nei termini classici. Siamo stufi dei talk show con tre ore di parole dove non si capisce nulla. Sky Atlantic ci mette la faccia, noi i contenuti. Come raccontiamo la realtà? ‘Forse basta andare in giro e cercare i filmati’, ci siamo detti. Noi non abbiamo girato nulla, abbiamo cercato testimoni e filmati dalla rete”.

  • 12.15

    Ancora Parissone: “A noi non interessa dire come la devono pensare i telespettatori, ognuno si deve fare la sua opinione. Noi parliamo un linguaggio diverso, quello delle emozioni. Non è un linguaggio giornalistico. Abbiamo provato a raccontare il male, senza passare dal bene. Non bisogna passare dal bene per raccontare l’oscuro di questo Paese. Due anni fa un ragazzo di 29 anni è andato a vedere una partita ed è stato sparato da un forsennato imbecille. Come è possibile oggi in Italia?”.

  • 12.19

    I titoli di Parissone sono tre. “Come è profondo il Mare” racconta un naufragio di migranti: “Siamo riusciti a raccontare una storia senza una parola in 90 minuti”. Il terzo titolo del 42° Parallelo è su Papa Francesco, ma “non vi dico assolutamente nulla”.

  • 12.19

    Si torna all’Ultimo Stadio, su Ciro Esposito. E’ presente la madre del ragazzo. Parissone: “Abbiamo deciso di fare questo film perché questa cosa potrebbe risuccedere domattina. C’è un sistema calcio fuori controllo. Ci sono delle società che dialogano con le frange più oscure della tifoseria, tollerando gli estremisti che vivono nelle curve. C’è un mercato dei delitti del calcio ancora più oscuro. Se si continua così, la gente non andrà più allo stadio”.

  • 12.21

    Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito: “Le cose non sono cambiate per niente. Sono sola a combattere contro un sistema che non vuole cambiare. Sto combattendo semplicemente a mani vuoti e con una vita cambiata, quando va via un figlio di 29 anni in questa maniera la tua vita si capovolge. Bisogna insistere con i bambini ed i ragazzi, può cambiare qualcosa ma bisogna aspettare qualche generazione”.

  • 12.23

    Viene proiettato “Ultimo Stadio”.

Questa mattina, presso lo SpazioCinema Apollo di Milano, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Racconto del Reale. Un nuovo appuntamento settimanale di Sky: un ciclo di 18 film che debutterà il 13 novembre su Sky Atlantic HD e su Sky On Demand. Un racconto senza mediazioni, che mette a fuoco la realtà per capirla davvero. I film – alcuni dei quali sono Produzioni Originali Sky – hanno in comune un linguaggio contemporaneo, vicino a quello cinematografico e delle migliori serie televisive. Produzioni affidate ad autori e registi che indagano e raccontano la realtà attraverso cinema e TV.

I temi toccati sono quelli che hanno quotidianamente impatto sulle nostre vite: dall’immigrazione alla criminalità organizzata, personaggi e fatti di cronaca, tic e ossessioni della nostra società. Protagonista assoluta è la realtà, raccontata con uno stile che si allontana dai tradizionali linguaggi del documentario e dalla tecnica dell’inchiesta, per un pubblico abituato ai canoni del moderno storytelling.

Il primo film in programmazione, Ultimo Stadio prodotto da 42° Parallelo, racconta le ore drammatiche che hanno preceduto la finale di Coppa Italia Fiorentina – Napoli svoltasi a Roma il 3 maggio 2014 durante le quali fu ferito mortalmente il tifoso Ciro Esposito. Attraverso filmati aerei, filmati delle volanti, immagini realizzate dagli agenti con i loro cellulari, e il solo audio delle conversazioni tra agenti sul campo e la sala operativa. Nessun filtro giornalistico, nessuna morale. Solo la presa diretta sulla realtà.

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