Top Chef Italia | 26 ottobre 2016 | Scelti i tre finalisti

Occhi puntati sul Terremoto di questa sera in Centro Italia, mentre sta per iniziare la semifinale di Top Chef.

Si parte dalla sintesi dell’ultima puntata, ovviamente.

I 5 semifinalisti sono al cospetto dei 4 giudici in attesa del loro Quickfire Test.

Ospiti I fratelli Kiko e Bobo Cerea che hanno 3 stelle Michelin con il ristorante Da Vittorio. Il loro ristorante ha festeggiato i 50 anni fondato dai loro genitori.

La missione è raddoppiare gli sforzi per realizzare qualcosa con Vaniglia o Scarola. Ogni concorrente deve fare un piatto dolce e uno salato con gli ingredienti scelti. Chapeau agli autori.

Siamo all’assaggio con i fratelli Cerea. Matteo Fronduti ha scelto la scarola, ma il piatto salato non è equilibrato. Presentazione retrò e dolce non all’altezza.

Per Masaki la scelta è andata sulla vaniglia. Complimenti per la cottura e gli abbinamenti nel piatto salato, e per il salato un Finocchio con vaniglia. Lodi e Lodi per lui.

Barbiere di Siviglia per Palmiro che usa la vaniglia. Il dolce a base di frutta è un po’ troppo tradizionale. Il dolce uccide tutto: è a rischio eliminazione.

Per Matteo Torretta la vaniglia: il risotto è andato maluccio, il dolce è poco vanigliato. I Cerea si aspettavano di più: è a rischio eliminazione.

I piatti di Maria entusiasmano Cedroni. Tenetelo che sta avendo un orgasmo. Maria è da Top Chef e va in spogliatoio con Masai.

Il migliore della serata è Masaki, che si porta a casa altri 5000 euro.

Ecco il piatto di Matteo Torretta, che si è complicato la vita con la scelta degli ingredienti.

Un Bufalo in Viaggio per Palmiro: no, ma come si fa ad eliminarlo?

Intanto una decina di minuti fa si è sentita un’altra forte scossa di Terremoto (5,9) e qui si ragiona di Top Chef.

Ha vinto la solidità di Matteo. Peccato, anche i giudici sentiranno la mancanza delle storie e dell’energia di Palmiro. MI MANCHERA’.

Si arriva all’esterna: Masaki avrà un vantaggio. La prova sarà tutti contro tutti e sarà la più importante di tutti. Bon Ton ed Etichetta importanti per Annie…

E si va alle cantine Antinori. Questa volta in esterna c’è anche Annie.

Asparago nero e Sauvignon (lo sceglie Masaki che ha il vantaggio di scegliere per sé e per primo) Lampredotto che va a Matteo Torretta, Osctiche e Franciacorta a Matteo Fronduti, Filetto di Cinghiale a Maria. 90 minuti per le ostriche e a seguire dovranno uscire gli altri.

Ecco perché c’è Annie… è arrivato il marito, Giorgio Pinchiorri, altra istituzione nel mondo della gastronomia italiana.

Assaggi decisivi per stabilire il primo finalista. Gli altri andranno al Final Blade.

Ottimo il piatto di Masaki, mentre il lampredotto sembra essere il colpo finale per Torrita. Buona invece la prova di Maria.

Momento di verdetti. Ma questa puntata è, incolpevolmente, indigesta: l’attenzione è rivolta a Terremoto.

Siamo al verdetto: Maria prima finalista. Abbinamento con il vino centrato, carni perfettamente cotte.

Al Final Blade Matteo Fronduti, Matteo Torretta e Masaki. Sfidona. Una finale di Champions League, dice FRonduti.

Per questo Final Blade possono cucinare quello che vogliono, ma a un certo punto ci sarà un imprevisto. Cosa? Non si sa. La cloche però si muove…

A meno di 30 minuti dalla fine suona una sveglia: cambia tutto e gli chef sono costretti a fare una staffetta. Ogni chef dovrà continuare il piatto del cuoco alla sua destra. La follia! Ma è bellissimo. Possono fare quello che vogliono con quello che hanno iniziato gli altri e possono scegliere un altro ingredienti. Si divertono, chi più chi meno.

Masaki ha continuato il piatto di Matteo Fronduti. E per i giudici ci voleva il riso.

Matteo Torretta ha continuato il piatto di Masaki, che però era ancora agli albori. Baldassari dice che si aspettava di più di lui.

Fronduti ha continuato quello di Torretta: molto era già cotto, altro l’ha aggiunto. Equilibrato e forte per Colagreco, dalla presentazione molto maschia.

Su che oggi mi pare non finisca mai. Anche perché mi sa che è più lunga del solito.

Matteo Torretta è in finale. E si commuove. Lo è anche Matteo Fronduti. NON CI CREDO! HANNO ELIMINATO MASAKI! Vabbè, è una scelta ‘politica’ su: non volevano vincesse il giapponese, dai. E la puntata era iniziata proprio con lui che diceva: “Vuoi vedere che Top Chef Italia lo vince un giapponese?”. Ja’, dopo Palmiro anche Masaki!

Masaki ha le idee chiare: vuole aprire un ristorante italiano in Giappone.

Maria, Matteo F e Matteo T. sono i finalisti della prima edizione di Top Chef.