Home Notizie Matteo Renzi all’Arena (o a Tv Talk?): “Complimenti per Viva Mogol. Io ho avuto un buon ascolto su La7”

Matteo Renzi all’Arena (o a Tv Talk?): “Complimenti per Viva Mogol. Io ho avuto un buon ascolto su La7”

“Se vince il No L’Arena continuerà a parlare di rimborsi. Ma facendo meno ascolti”. Renzi da Giletti è stato un vero analista tv

pubblicato 9 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 19:02

Dopotutto ha esordito a La Ruota della fortuna sulle reti Fininvest. Il premier Matteo Renzi, ospite da Massimo Giletti in vista del prossimo Referendum costituzionale, si è confermato un vero esperto del mezzo televisivo. Al punto che certe sue osservazioni sarebbero state perfette per una poltrona di Tv Talk.

Nel corso della sua attesa intervista a L’Arena il Presidente del Consiglio ha così spiazzato il conduttore:

“Io voglio rovinato la sua trasmissione”.

Giletti ci ha inizialmente riso su:

“Ma devo dì che è difficile, eh”.

Renzi ha ribattuto:

“Ma ci si può fare”.

Ancora, Giletti:

“Tutto è possibile”.

Ed ecco la sviolinata del Premier con tanto di riflessione metatelevisiva ad hoc sul primo blocco dell’Arena di oggi, dedicato proprio ai vitalizi:

“Lei è molto bravo, complimenti per Viva Mogol. Ma questo non c’entra niente. Quando voi sentite le trasmissioni come quelle sui rimborsi dei consiglieri regionali voi potete arrabbiarvi e magari dopo un po’ vi passa, è domenica pomeriggio e uscite, siete in famiglia. Io, che vado a Palazzo Chigi, non è che mi arrabbio e basta, mi sento in colpa verso i cittadini. Allora abbiamo messo in questa benedetta Riforma un principio per cui, se passa la Riforma, i consiglieri regionali non potranno più avere rimborsi e guadagnare al massimo quanto il sindaco del comune capoluogo. E potranno, accanto a questo, avere delle competenze chiare, per esempio la sicurezza ferroviari che ha delle regioni che sembrano di Serie B perché non hanno regole uguali agli altri. Poi io ho sbagliato a mettere la Riforma su di me, pensavo fosse un principio di buonsenso”.

Giletti, non irretito dalle lusinghe ricevute, ha fatto una bella domanda a Renzi:

“Se non riuscisse a vincere cosa si apre per il Paese?”.

Anche qui la risposta è stata prontamente televisiva:

“In questo Paese, se vince il No, non cambia niente. Non vengo a dirvi che accadrà la peste. A fronte di una richiesta di cambiamento vuol dire che in Italia continueremo con il Parlamento più numeroso e più costoso e con l’instabilità dei governi. E avremo l’Arena che tornerà a parlare di rimborsi dei consiglieri regionali. Però fa molti più ascolti quando fa Viva Mogol”.

Un altro spunto tv è venuto da una domanda di Giletti:

“Mentana oggi dice sul Fatto Quotidiano: ‘Renzi ha ragione quando dice che ci sono dei professionisti del No che hanno creato tensioni tra La7 e il suo gruppo di Ministri’. Ha ragione Mentana? E’ vero che non vuole far mandare gli Onorevoli del suo governo?”.

Renzi ha pensato bene di rispondere facendo a gara di ascolti col conduttore:

“Non mi faccia parlare in sede Rai di La7. io ho fatto il Confronto da Mentana con Zagrebelsky e ha avuto un buon ascolto, poi il confronto con Travaglio… Negli ultimi giorni sono andati i nostri Ministri. E’ che non sanno più cosa inventarsi”.

Giletti ha dovuto a questo punto lanciare la pubblicità e Renzi ha chiosato:

“La Rai è di tutti”.

Quando si dice un mattatore televisivo.