Home Serie Tv A young doctor’s notebook: Jon Hamm e Daniel Radcliffe insieme per una dark comedy breve ma intensa (video)

A young doctor’s notebook: Jon Hamm e Daniel Radcliffe insieme per una dark comedy breve ma intensa (video)

A young doctor’s notebook è una miniserie inglese con protagonisti Jon Hamm e Daniel Radcliffe nello stesso… ruolo

4 Gennaio 2013 09:20

A young doctor's notebook Capita, un po’ per caso ed un po’ in cerca di qualche novità seriale che possa riempire il vuoto delle pause natalizie, di imbattersi in alcune serie tv che valgono la pena di essere viste e che ti fanno considerare la serialità britannica sempre più all’altezza di quella americana. “A young doctor’s notebook”, ad esempio, potrebbe passare per una miniserie qualunque, piccolo esperimento di una rete non avvezza a far parlare di sè per le sue produzione seriali come l’inglese Sky Arts.

Invece, lo show, scritto da Mark Chappell, Alan Connor e Shaun Pye, si è rivelata una sorpresa delle ultime settimane, complice un cast che fa notizia e che ha permesso alla serie di ottenere pubblicità prima ancora di andare in onda. Non è da tutti i giorni, in effetti, avere nel cast principale di uno show un’icone della serialità americana come Jon Hamm (“Mad Men”) ed un’icona del cinema fantasy degli ultimi anni, Daniel Radcliffe (“Harry Potter”). Ancora più curioso, poi, vedere i due interagire nello stesso ruolo.

“A young doctor’s notebook” è una serie ispirata da “I racconti di un giovane medico”, raccolta di racconti di Mikhail Bulgakov, scrittore e drammaturgo russo che prima di intraprendere la carriera letteraria si è laureato in medicina. Proprio da una delle sue prime esperienze, l’autore ha scritto una serie di storie, con protagonista il dottor Bombgard, alter ego di Bulgakov.

A young doctor’s notebook
A young doctor s notebook A young doctor s notebook A young doctor s notebook

Arrivato in un villaggio sperduto, Bombgard deve imparare il proprio lavoro, curando decine di pazienti, svolgendo particolari operazioni chirurgiche e senza impazzire per la lontananza dalla città. La serie tv parte proprio dall’arrivo di Bombgard a Mur’ev, dove ad attenderlo c’è una clinica con un dottore, due infermiere ed il confronto con il suo predecessore, saggio medico rispettato da tutti e che lui, sbarbato neolaureato che spesso non sa quello che fa, deve sopportare.

Qui entrano in gioco Radcliffe ed Hamm. Il primo interpreta il Bombgard del 1917, il giovane medico appena arrivato, che fuma per riflettere su come lavorare, legge i manuali di medicina per ricordarsi i sintomi delle varie malattie e cerca (almeno in un primo periodo) di darsi un tono per non sfigurare di fronte al resto del gruppo, che non riesce a conquistare.

Il secondo, invece, interpreta lo stesso personaggio, ma nel 1934 quando, nel suo studio di Mosca, subisce l’ispezione di alcuni poliziotti sovietici. Dal ritrovamento dei suoi appunti da giovane inizia la storia, che lo riporta in quel villaggio… fisicamente.

L’originalità di “A young doctor’s notebook” sta infatti nell’utilizzare due attori per interpretare lo stesso personaggio nelle stesse scene: Radcliffe si trova quindi a dialogare con Hamm, a ricevere consiglio dal suo “io” del futuro, sia sulle questioni mediche che non. Resistere a Mur’ev per due anni non è facile e, nonostante gli avvertimenti della sua versione più grande, le conseguenze non mancheranno.

La miniserie ha sia pregi che difetti: stupiscono, intanto, la colonna sonora e la fotografica, capaci di portare il pubblico nelle atmosfere gelide e scomode del villaggio sperduto in cui si ambienta la storia. Sorprende, inoltre, Radcliffe che, dopo anni con gli occhialetti e la bacchetta magica, sta riuscendo a costruirsi una carriera attraverso scelte originali ma sempre azzeccate, capaci di dargli credibilità e far dimenticare il personaggio che l’ha portato al successo. Hamm, inoltre, si conferma l’attore carismatico che è, capace di dare un’impronta matura al personaggio che, altrimenti, sarebbe diventato una macchietta comica.

“A young doctor’s notebook” è una dark comedy capace di far ridere con scene imbarazzanti e splatter, ma anche di far rabbrividire, non solo a causa del freddo rappresentato dalle bufere esterne. Il protagonista, sdoppiato, cresce velocemente senza risultare assurdo, finendo per contenere in sè tutti gli anni di lavoro che l’autore, nel suo libro ha voluto raccontare.

Un difetto sta nella scarsa durata della miniserie: quattro puntate per raccontare un bagaglio carico di tensioni e situazioni come quello che è stato accennato sembrano poche, e la sensazione è che gli ultimi due episodi cerchino di chiudere frettolosamente il racconto, che sarebbe potuto durare un po’ di più.

Probabilmente non avrà un seguito (anche perchè l’idea era quella di una miniserie), ma “A young doctor’s notebook” merita una visione. Senza le pretese di diventare una serie rivelazione, Radcliffe ed Hamm riescono a divertire e stupire il giusto, prima di tornare a dividersi nuovamente e percorre da soli le loro strade.

A young doctor s notebook

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