Home Italia 1 Laura Casarotto (direttore Italia 1) a Blogo: “Bring the Noise? Obiettivo 6% di share. Camera Cafè last season non sarebbe male”

Laura Casarotto (direttore Italia 1) a Blogo: “Bring the Noise? Obiettivo 6% di share. Camera Cafè last season non sarebbe male”

Chi condurrà la nuova edizione de Le Iene? Supergirl cambia collocazione? Cultura moderna quando parte? E il programma Fascino di Simona Ventura?

pubblicato 27 Settembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 19:35

Dopo averla ospitata nella rubrica 5 domande a, oggi vi proponiamo l’intervista a Laura Casarotto, direttore di Italia 1, realizzata a margine della conferenza stampa di presentazione di Bring the Noise, il nuovo programma condotto da Alvin e al via mercoledì 28 settembre 2016. Si è parlato anche di serie tv, del ritorno in tv di Cultura Moderna e della nuova edizione de Le Iene.

In conferenza stampa quando le è stato chiesto quale sia l’aspettativa di ascolti per Bring the Noise ha risposto “Nessuna, mi piacerebbe vedere una cosa bella che possa crescere nel corso delle puntate; è una produzione nuova, ci vuole tempo. Comunque, è chiaro che dobbiamo stare nell’area della rete“. Tradotto in numeri che vuol dire?

6% di share.

L’obiettivo editoriale, invece, qual è?

Avevamo voglia di tornare allo show. In un momento in cui i canali sono tanti, le proposte sono tante, la generalista, secondo me, va fatta da studio e da volti amati. Era importante che Italia 1 avesse un luogo per i volti amati con – e questa è la nostra sfida – stile, linguaggio e tipo di racconto della rete. Cioè la voglia di prendersi poco sul serio.

Stasera tutto è possibile, assimilabile a Bring the Noise quantomeno nel mood, ha ottenuto e ottiene ancora ottimi ascolti forse perché una parte di pubblico vorrebbe che la tv tornasse a intrattenere senza contaminazioni varie. La proposta di Bring the Noise è da leggere in questo senso? Anche lei avverte questa richiesta da parte del pubblico?

Sì, nel mondo Mediaset sì. È un’area e una tipologia di programma che il mondo Mediaset non rappresenta.

Antonio Ricci ha detto che aspetta dalla rete l’indicazione per l’inizio della messa in onda della nuova edizione di Cultura moderna con Teo Mammucari…

Non c’è ancora, stiamo lavorando.

Due programmi di Antonio Ricci nell’access prime time. Qual è la strategia alla base?

Di questo preferirei parlare quando lanceremo il programma. Posso dire che noi non possiamo che essere contenti di avere un brand così importante nell’access di Italia 1.

Passiamo ai due nuovi programmi Fascino: Selfie – Le cose cambiano condotto da Simona Ventura e Ultima fermata condotto da Stefano De Martino…

(ride, Ndr). De Martino non confermo, e comunque per Ultima fermata si parla del 2017. Per quanto riguarda il programma di Simona è in palinsesto, nella seconda parte dell’autunno. Non abbiamo ancora deciso il giorno.

In un’intervista a Blogo Luca e Paolo si sono detti disponibili al ritorno a Camera Cafè. La rete ci sta lavorando?

Non sarebbe male avere una last season di Camerà Cafè, ma non è un progetto allo studio in questo momento. Però è un pensiero che c’è, anche perché loro ci tengono tantissimo. È un brand storico e ancora popolare.

La nuova stagione di Le Iene parte domenica prossima. Confermati i due appuntamenti settimanali?

Sì.

Per quanto riguarda la conduzione, ci sarà la coppia Blasi-Mammucari?

In questo momento ti confermo Ilary Blasi e Nadia Toffa, ma non ti dico come saranno distribuiti ed eventuali novità. Siamo work in progress con Davide Parenti…

Possiamo però almeno dire che i conduttori non saranno soltanto Ilary e Nadia…

Sì.

Il caso Mammucari. La scorsa estate sembrava in procinto di tornare a Raidue. C’è stato un momento in cui ha pensato di perderlo?

C’era un contratto, da parte nostra non c’è mai stata la possibilità di perderlo. C’è stato un pasticcio… e non creato da noi.

Creato da chi?

Da chi ha dichiarato che lo avrebbe avuto…

Provo a indovinare: la Rai.

(ride, Ndr).

Soddisfatta degli ascolti di Arrow, The Flash e Supergirl, che nell’ultima settimana ha fatto il 3%?

Eh, abbiamo preso una mazzata…

Siete preoccupati? Avete in mente cambi di collocazione?

Io sono molto contenta dei risultati delle serie. Ormai l’ascolto sugli individui è del 4-5%, però ha un senso sul pubblico giovane e famigliare. È oggettivo che Supergirl al venerdì l’ultima volta ha smesso di volare. E quindi sì, stiamo facendo un pensiero sul cambio di collocazione perché la serie era partita molto bene, con media del 7%. Poi, causa, controprogrammazione si è contratta.

C’è ancora spazio per le serie nella tv generalista italiana?

Le serie per Italia 1 sono un asset fondamentale per l’identità di rete. Bisogna avere in mente che cambia il parametro di valutazione, perché ovviamente oggi le serie arrivano in tv dopo che sono state scaricate o già viste. Non possiamo aspettarci lo stesso dato dell’intrattenimento. Il lavoro è un altro, editoriale e di immagine, focalizzato sul target.

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