Home Mediaset Infinity Person of Interest la quinta e ultima stagione su Premium Crime, la Macchina riuscirà a salvarsi?

Person of Interest la quinta e ultima stagione su Premium Crime, la Macchina riuscirà a salvarsi?

Su Premium Action debutta la stagione finale della serie cult di CBS per chiudere la storia della Macchina e dei suoi “aiutanti”

pubblicato 18 Settembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 20:02

Arriva da questa sera, domenica 18 settembre, la quinta e ultima stagione di Person of Interest su Premium Crime, con un episodio a settimana alle 21:15, andata in onda pochi mesi fa negli USA sulla CBS. Composta da 13 episodi la quinta stagione chiude le vicende della Macchina, del suo creatore e dei suoi aiutanti, portando all’apice la sfida con la rivale potenza di Samaritan, costruita per sfidarla e superarla.

Attenzione Spoiler-

La quinta stagione di Person of Interest, riparte da dove si era conclusa la quarta con Shaw (Sarah Shai) ancora dispersa e la macchina in fuga insieme ai nostri protagonisti che sono riusciti a salvarla proprio all’ultimo infilandola in una valigetta. La sfida con Samaritan, la macchina concorrente sviluppata per prendere il controllo delle vite delle persone e non semplicemente come sorvegliante, si fa sempre più serrata e Finch (Micheal Emerson), John (Jim Cavizel) e Root (Amy Acker) devono nascondersi nel loro rifugio nella metropolitana dismessa, dove nel giro di qualche mese Root e Finch riescono a ripristinare la Macchina. Mentre tentano di trovare un modo per impedire a Samiratan di prendere il sopravvento e di controllare lo stesso governo degli Stati Uniti, Root continua a cercare Shawn nella speranza di trovarla ancora viva.

La stagione ridotta a soli tredici episodi, concessa da CBS alla Warner Bros che produce la serie, per poter concludere le vicende, permette di concentrare la trama degli episodi di Person of Interest intorno alla storia principale, limitando l’uso dei “numeri irrilevanti”, che hanno contraddistinto le diverse stagioni, alle finalità connesse alla trama principale. Creata da Jonathan Nolan, che presto vedremo alle prese con il mondo delle macchine del futuro di Westworld, la serie nasce come un procedurale d’azione con al centro una Macchina in grado di indicare dei soggetti possibili vittime o autori di atti criminali. Nel corso del tempo la storia relativa alla Macchina, le dinamiche dei protagonisti, i personaggi inseriti, hanno preso il sopravvento rispetto alla natura procedurale, trasformando la serie in un piccolo cult con una nutrita schiera di fan.

Le implicazioni sociali, politiche, individuali di una macchina in grado di controllare l’umanità sono esplose con maggiore forza quando è apparsa la macchina rivale Samaritan, rappresentazione di un “cattivo” virtuale e invisibile, peggiore di molti altri in carne d’ossa proprio perchè inafferrabile e impalpabile. Come sconfiggere un nemico che non può essere sconfitto? che controlla e anticipa ogni tua mossa? Il clima di chiusura delle vicende si avverte fin dall’inizio della stagione, un fattore positivo in un periodo in cui molte serie chiudono con pessimi finali o addirittura senza averne uno definitivo. In questo caso gli spettatori saranno soddisfatti e potranno lasciare senza rimpianti, ma con un pizzico di nostalgia, i protagonisti di Person of Interest. 

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