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Parliamone… Sabato funziona: si tende a strafare, ma la Perego sola dà il meglio

Parliamone… Sabato è il nuovo contenitore del pomeriggio condotto da Paola Perego: seguiamo la prima puntata live su Blogo.

pubblicato 10 Settembre 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:07

Lo dico subito: Paola Perego da sola funziona; se le si evitano toni da allegria forzata e fiumi di applausi inutili (come troppo spesso avveniva a Domenica In) la conduzione e il programma ne guadagnano in ‘scioltezza’. Questo Parliamone…Sabato sembra aderire al suo stile. La Perego appare a proprio agio, nei pregi e nei difetti di un programma che inevitabilmente soffre di alcuni topoi del genere, ma che riesce ad essere asciutto nel trattamento delle storie in studio. Pregi, l’assenza degli applausi dello studio durante il racconto delle storie, assenza che smorza l’effetto ‘finzione’ che in molti casi avvolge questo tipo di segmenti; peccato che poi, per un eccesso di ‘interventismo’ da tv da Servizio Pubblico si rischia di appesantire la scrittura nel tentativo di dare al programma più ‘peso’ di quanto non abbia, peraltro inutilmente e a detrimento degli sforzi del programma stesso.

Si intravede, quindi, quel pizzico di ‘eccesso’, quell’acino di sale in più che rischia di guastare il buon sapore del piatto. E lo si ritrova un po’ in tutti i blocchi.

Esempio, l’inizio straniante con Rosalia Porcaro nel personaggio della signora Carmela – portato al successo nel programma Telegaribaldi, noto ai napoletani – qui in versione ‘controcanto’ leggero in postazione web. Beh, come parodia di certe responsabili di postazioni funziona anche, ma l’apertura con lei, a mio avviso, disequilibra le attesa suscitate del programma nel pubblico. Il suo ‘inserimento’ mi sembra ancora da dosare: ci sta, è la prima puntata, si prendono le misure.

La ‘sceneggiatura’ inizia a percepirsi nella prima storia: lui ha l’artrosi e non trova lavoro, lei è a casa, i figli maggiori portano 100 euro a settimana lavorando come parrucchieri e baristi (ed è questo il vero scandalo, a mio avviso). In più sono sotto sfratto. La storia di Marco e Graziella, però, è ben raccontata, sia nel servizio che nel collegamento: si crea empatia, si punta sulla dignità del lavoro e non del pietismo, insomma la Perego ce la mette tutta per proporre una storia esemplare e per stuzzicare l’intervento del pubblico a casa (anche qui risento storici echi di Portobello, poi adottati da tanti altri programmi tv). Ci si appella agli italiani e al sindaco del paese, che – a quanto si capisce – per una settimana non risponde alla redazione del programma. Ed è qui che si crea un cortocircuito ‘narrativo’ che restituisce il sapore di una forzatura: a un certo punto si annuncia l’arrivo del sindaco, praticamente ‘a sorpresa’ a casa dei protagonisti, dove sono rimasti i figli maggiori. “Se va lì, sarà per portare buone notizie” si dice in studio. Ecco, sono portata a credere che, per quanto piccolo sia il paese, una partecipazione del sindaco sia da concordare con un certo anticipo. Magari mi sbaglio, ma in questo senso la scrittura da ‘interventismo televisivo’ si è poi dovuto infrangere di fronte alle dichiarazioni dello stesso Primo Cittadino, che ha spiegato come la coppia fosse stata già accolta in Comune, come fosse stato trovato un lavoro alla signora – che l’ha poi lasciato per problemi di pressione -, che la situazione era seguita dagli assistenti sociali. Si impegna – come in altri casi analoghi, chiarisce e specifica – a deliberare il sostegno all’affitto, dovuto in questi casi. Insomma, la tv ha sicuramente dato una risposta, ma più che altro per il merito di aver raccontato una storia di quotidiana difficoltà, fortunatamente non ignota alle Istituzioni. Sarebbero da raccontare meglio anche il ruolo e i consigli degli assistenti sociali e il post: la promessa è di continuare a seguire tutti i casi presentati. Il troppo è anche nella lettera della moglie al marito, letta lì, in studio: un espediente alla Maria De Filippi davvero inutile. L’emozione c’era già tutta.

Ben trattata a mio avviso la storia di mamma Gianna e della figlia Eleonora, salvata dalla cocaina, nell’ambito di un talk ordinato (reso stucchevole solo dalla presenza di Vira Carbone e dai suoi racconti da Gilmore Girls) su “Quanto conosciamo i nostri figli?” (che in altri contenitori e in altri giorni sarebbe stato teatro di una caciara inascoltabile). Certo, fa strano vedere su Rai 1 Camilla Tedeschi, figlia di Corrado e nuova inviata di Forum. Ma questa è un’altra storia. Così come è un’altra storia la Perego che confessa di aver controllato il PC della figlia a sua insaputa: qui rientriamo negli stilemi della condiscendenza ‘filomaterna’ all’italiana che cerca la ‘complicità’ del pubblico in studio e a casa – ma che potrebbe essere oggetto di analisi sui modelli di educazioni italici.

Ben trattato anche il caso della scomparsa di Alexandra: la pecca è nell’apparentemente inevitabile PP sulla mamma in lacrime. Buono anche il blocco finale sul gossip, una mezz’ora di commento sui fatti della settimana che alleggerisce la densa prima parte.

Ma, come dicevamo, la voglia di strafare è sempre dietro l’angolo. E’ come se si cercasse quel dettaglio in più, quell’elemento distintivo per smarcarsi da altri modelli, ma che finisce per essere un’arma a doppio taglio. Si vuole strafare, ad esempio, con il neuroscienziato chiamato a spiegare la differenza tra il cervello degli uomini e delle donne: una versione più fresca di Morelli, per intenderci, ma che rischia di consolidare luoghi comuni (un consiglio, meglio vedersi The Affair).

Si finisce per strafare con il confronto tra Lucia, la donna di Amatrice che ha perso due figli nel terremoto.

“Ho sempre affidato i miei figli a Dio, ma mi sono domandata come Dio abbia potuto farmi uno scherzo del genere… E poi ci ho pensato… come ho fatto ad affidare i miei figli a lui, lui che ha crocifisso il suo

disse all’inviata di Politics che per prima ne ha raccontato la storia. Ebbene, la Perego ha recuperato la storia più atroce tra quelle che la tv ha raccontato dopo il sisma, dimostrando grande occhio e perspicacia nella scelta di una donna che ha stracciato il cuore anche di chi non è madre col suo racconto asciutto, dignitoso, lucido, amaro. Ma poi ecco il troppo: cerca il confronto con un prete, cerca la riconciliazione con Dio portando in studio Don Pietro, che fa la sua predicuccia e che a mio avviso ‘vìola’ con arroganza lo spazio privato del dolore. Ecco, questo è l’esempio di quell’acino di sale di troppo, che su una ferita così aperta brucia assai. E dire che invece fino a quel momento il faccia a faccia pulito tra la Perego e Lucia aveva funzionato: sembrava una confessione tra madri, senza interferenze del pubblico, senza tappeti musicali, senza distrazione, ma tutto proiettato in quella notte e in quella strana calma che non è figlia della rassegnazione, ma dell’innaturalità della perdita di un figlio. Di due figli.

E poi arriva il prete. Arriva, la fa alzare – nonostante il piede malandato di lei -, se la stringe al petto per poter poi parlare dell’abbraccio di Dio. Ecco, questo no. Se si riuscisse a togliere da mezzo questa accondiscendenza alla consolazione a tutti i costi (o chissà, una condiscendenza verso un pubblico che ci si aspetta cerchi il riavvicinamento con Dio in tv?) sarebbe un passo in avanti per la stessa ‘integrità’ funzionale del programma, che resta un contenitore con aspirazioni da servizio pubblico. Lasciamo queste cose ad A Sua immagine, vi prego.

Ciò detto, però, Parliamone… sabato ha il vantaggio di non voler mettere troppa carne al fuoco: lega i suoi interventi, crea un racconto tra ospiti e storie narrate, non ha fretta nel narrare. E di questi tempi non è poco. La Perego, poi, da sola funziona bene: sembra abbia fatto lezione anche delle esperienze de Il Dono e di Così Lontano Così Vicino. Certo, strizza troppo l’occhio al pubblico sia con l’insistito contatto fisico con la ‘donna’ della storia, sia per le ‘confessioni’ di vita vissuta da mamma italica: a me sa di ‘costruito’, ma magari per lei è un’esigenza narrativa. Non si può avere tutto dalla vita.

Buona la prima, insomma. L’idea c’è, la marca VID si percepisce in tralice. Avanti così.

Parliamone… Sabato | Diretta prima puntata | 10 settembre 2016

  • 16.28

    Paola Perego lancia il programma e dà il numero di telefono per entrare in contatto con la redazione. Ci siamo.

  • 16.39

    Collegamento col Tg1- “Cercheremo di dare emozione con le storie che voi ci manderete, che raccontano anche l’Italia”.

  • 16.43

    Ah, è la Vita in diretta a presentare Parliamone… Sabato.

  • 16.44

    I social ti permettono di conoscere tutti i fatti che non ti interessano: la postazione web è gestita dalla signora Carmela, ovvero Rosalia Porcaro. Perché proprio ‘Carmela’? Beh, era il suo personaggio storico in un programma storico delle tv locali napoletane, TeleGaribaldi.

  • 16.46

    La storia di Marco e Graziella, sposi giovanissimi con la classica fuitina: tre figli, un lavoro al nord e poi l’artrosi di Marco. E il rischio dello sfratto: non riescono a pagare l’affitto, il padrone di casa è stato anche gentile, dicono, ma il 13 c’è lo sfratto esecutivo. Un servizio li presenta.

  • 16.47

    Ha scritto Graziella, perché Marco ha pensato al suicidio. Doppio ampio divano bianco per raccogliere lo studio. “Sono qui perché…” è il titolo dello spazio: sono qui per chiedere un lavoro.

  • 16.49

    100 euro a settimana ai due figli lavoricchiano, uno come barista (Andrea, 18) e uno come parrucchiere (Alessio, 20 anni). Collegamento con casa di Marco e Graziella, che vivono vicino a Catania.

  • 16.50

    Si mostra la casa di questa famiglia: il padre chiede lavoro, per un minimo di dignità. L’obiettivo, quindi, è quello di far arrivare qualche proposta di lavoro. Anche per questo si ripete il numero di telefono. “L’Italia è un paese di gente generosa” dice la Perego, che cerca di stimolare l’intervento del pubblico a casa.

  • 16.51

    … e la Perego si sposta sul divanetto accanto a Graziella per consolarla.

  • 16.53

    Martedì la famiglia non sa dove andare: dalla mamma di lei preferirebbero non andare perché la mamma, anziana, si preoccupa e “stare insieme a lei è impossibile” dice Graziella. L’alternativa sarebbe l’auto. Ma in cinque…

  • 16.54

    La Perego cerca di incoraggiare Marco. E arriva la ‘letterina della moglie’ letta in diretta. “Mi vuoi far piangere?” chiede Marco a Paola. “Ma no! Che c’entra!”. Però, autori miei, vi prego, la letterina della moglie al marito, con tanto di immagine sullo screen anche no. E’ troppo. Non ce n’era bisogno.

  • 16.56

    Teh, la Perego sguinzaglia l’inviata a cercare il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, per capire se c’è possibilità di dare un lavoro a Marco. L’Inviata dice che da una settimana cerca di contattarlo. Se il sindaco gli trova il lavoro per lui è ‘finita’….

  • 16.58

    “Ecco qua, su Internet ho trovato due attrici sconosciute che non hanno trovato un paio di mutande per tutta Venezia”: l’intervento di Rosalia Porcaro serve come ‘cambio scena/storia”. Cambio di tono troppo repentino e interventi fin troppo frequenti: e poi a dirla tutta, questo internet in tv è un tantino abusato.

  • 17.00

    “Bellina, eh. A me mi sembra viva, eh. Pare che ci manca solo la parola…” dice a signora Carmela di Donatella Versace.

  • 17.01

    E poteva mancare Vacchi. “Penso vorremo essere in molti a fare la vita di Vacchi” dice la Perego.

  • 17.02

    Lo spazio Porcaro serve anche a occupare tempo per le telefonate: pare che stiano arrivando telefonate al centralino. E i figli di Marco e Graziella fanno un appello. La Perego insiste non solo, e non tanto sul lavoro, ma su una casa per non andare in mezzo alla strada da martedì 13.

  • 17.04

    Si cambia storia: si va a quella di Meriem, che è andata a combattere con l’Isis dal luglio 2015.

  • 17,06

    Servizio asciutto, un po’ in stile Chi l’ha visto?, per raccontare la storia di Meriem.

  • 17.06

    Collegamento col padre di Meriem, che intanto ringrazia il sindaco di Arzegrande (PD), dove vive, per l’aiuto avuto.

  • 17.08

    Il padre non crede che sia una terrorista, la descrive come una brava ragazza, studiosa, educata all’occidentale. “E’ come un’italiana” dice. Pare quasi si voglia di difendere: “Reduan è un lavoratore, ha cinque figlie, è simpatico…”. Ha paura di essere cacciato dall’Italia, insomma.

  • 17.09

    Dice di aver sentito la figlia per l’ultima volta nell’ottobre 2015: una telefonata da numero sconosciuto in cui una (la) ragazza si diceva pentita. Appello alla figlia: “Mamma sta male, io non ho perso la testa per i miei figli più piccoli…”. Pensa che ci sia qualcuno che la tiene prigioniera e si spaccia per lei: il riferimento è a un messaggio arrivato a un’amica di Meriem in cui la ragazza avrebbe scritto che non vedeva l’ora di tagliare teste.

  • 17.13

    In studio Corrado Tedeschi con la figlia Camilla, Vira Carbone con una delle sue quattro figlie, Marzia per discutere il tema “Quanto conosciamo i nostri figli?”. E qui siamo al salottino in stile Domenica In.

  • 17,14

    Particolare la scelta di Camilla Tedeschi, che ha appena iniziato a lavorare a Forum, su Canale 5.

  • 17.15

    Mamma Vira rivela al mondo che è tornata a casa alle 8 dopo una nottata in discoteca. E dice anche che ha passato la notte messaggiando con lei, che le diceva cosa faceva… “E quando è tornata, alle 8.00, si è messa a ballare in casa, eh. Era euforica…” “Però così me fai sembrare ‘na pazza” commenta la figliola 23enne.

  • 17.17

    A proposito di figli, in studio arrivano i genitori di Alexandra, 16 anni, che è sparita l’11 agosto da Aprilia. In studio, per la precisione, ci sono la mamma e il suo compagno. I genitori non conoscevano tutti i suoi amici. Dalle 20 di quel giorno non ha più contatti: “Il cellulare ce l’hanno fatto ritrovare gli amici in un parco”.

  • 17.20

    Comunque posso dire che la Perego regge bene sola? A parte questo suo cercare continuamente il contatto con le mamme sofferenti, ma senza urla e applausi il racconto funziona. La scuola de Il Dono e di Così Lontani Così Vicini si vede, più ora che a Domenica In.

  • 17.23

    Arriva l’appello in camera dei genitori ad Alexandra e a chi può avere sue notizie: la telecamera si stringe sulle lacrime.

  • 17.24

    La Perego gestisce gli ospiti come fosse l’assistente di studio: indica loro il dietro le quinte, li invita a prendere un po’ d’acqua e aspettare dietro le quinte. Specifica, ancora, che non si tratta di uno ‘spazio scomparsi’ in scaletta, ma che hanno ricevuto il messaggio di questi genitori ieri sera e li hanno contattati al volo questa mattina. “Questo è servizio pubblico” loda e sottolinea Vira Carbone.

  • 17.26

    “Quando torna a casa io l’abbraccio e l’annuso… non è che ha fumato, non è che le hanno fatto bere qualcosa” dice mamma Vira. La quintessenza della mamma italica – che vizia i figli – è tutto in quel “on è che le hanno fatto bere qualcosa”! La creatura, vivaddio, ha 23 anni. “Glielo dico, fumo. Tornare a casa dopo il caffè ed essere annusata è mortificante” replica Marzia.

  • 17.28

    Camilla: “Papà è il mio migliore amico”. Corrado: “Io le dico anche di non raccontarmi tutto, tutto tutto”, dice con una battuta. Con un uomo intelligente non è difficile avere un buon rapporto anche da figlia. La Carbone invece sottolinea come sia lei a confidarsi con la figlia.

  • 17,31

    Ed ecco il classicone: “Noi ci fidiamo di voi, non ci fidiamo degli altri”. “Io lo dico: facevo venire un tecnico per scandagliare il computer di mia figlia per scoprire cosa vedeva… lo facevo regolarmente quando lei era a scuola. Glielo dico ora, ormai ha 24 anni”. NO, MA VANTIAMOCENE! Questo perché uno si fida… E lo studio delle mamme applaude annuente. Brave, mamme, ottimo modo per responsabilizzare i figli.

  • 17.35

    La storia di mamma Gianna, che ha vissuto la tossicodipendenza di Eleonora. L’aveva vista nervosa, rabbiosa… ha fatto un test tricologico e ha scoperto così che si faceva di cocaina. Da qui l’ingresso a San Patrignano e la rinascita.

  • 17.36

    “No ma tua figlia non ti dice tutto, ancora. Te lo dico per certo, perché non ti ha detto che era qui, con un videomessaggio” dice la Perego.

  • 17,41

    La Perego vuole sapere dalle figlie la bugia più grande che hanno detto ai loro genitori. Ragazze, non cedete. Per fortuna interviene Corrado Tedeschi, suggerendo il fatto del fumo. Vira Carbone, che voleva uscire dallo studio per non sentire la bugia della figlia, quando capisce che la Perego sta cambiando argomento dice: “ma la sua no?”. Certi tipi di ospiti proprio non li digerisco, ma sono accidentali, spero.

  • 17.44

    Ragazzi, però, non mi spacciate il sindaco come ‘illuminato sulla via di Damasco’ e ora già diretto a casa di Marco e Graziella. Su, sarò cinica e miscredente, ma non ci credo all’illuminazione: dite semplicemente che l’avete contattato, che si è mostrato disponibile e che viene a casa. E’ più ‘onesto’, anche più lineare.

  • 17.45

    “Oggi è il 18° giorno di dolore e di macerie”: il terremoto non poteva mancare. Recuperano, modificandola, la clip con cui è iniziata La Vita in Diretta e anche la storia di Lucia, raccontata da Politics.

  • 17.50

    “Mia figlia dormiva vicino a me. E dopo un attimo ho capito che non era più in vita-. Ha fatto due respiri e poi basta. Mia madre, ho pensato che se non fosse morta per schiacciamento, sarebbe morta dallo spavento. nella mia mente sentivo la voce di Franco che chiamava mamma. Forse questo mi h dato la forza di strillare e di battere con l’unico braccio che potevo muovere. Penso che mi hanno preso dopo 6/7 ore. Sono qui perché sono morti tanti ragazzi…”.

  • 17.51

    “Che ragazzi erano? Da mamma farei un disegno fantastico. Sarebbe più giusto lo facessero i loro amici”: Lucia, con quella sua voce bassa, ma forte, è la mater dolorosa di questo terremoto. E la Perego, furba, ha colto subito quella storia potentissima
    “Quando ho avuto Franco ero una ragazza viziatissima e basta. lui mi ha insegnato a vivere facendomi alzare di notte perché piangevo…”.

  • 17.53

    “La fede ti ha aiutato?”
    “No””Io ho sempre ringraziato di tutto, li ho sempre affidati a Dio, ma poi n questo periodo ho pensato di averli affidati nelle mani sbagliate. Me li hai presi e me li hai portati tutti e due via in un attimo. Sono quei pensieri che a una mamma vengono. Ho chiesto ala psicologa perché io non riesco a piangere: mi ha detto che il fisico umano non è preparato ad accettare una perdita del genere”.
    La forza di questa donna e l’angoscia del suo dolore poi viene maltrattato in un titolo “Lucia: Ora mi chiedo, Dove è Dio?”

  • 17.55

    ECCO, QUESTA PER ME E’ VIOLENZA. Viene portato in studio Don Pietro e Don Pietro la fa alzare, nonostante lei non possa per via del piede e l’abbraccia forzatamente. No, la precuccia del prete tv no, vi prego. La forza è la dignità di questa storia e di questa donna non può essere maltrattata così.

  • 17.58

    E Don Pietro racconta come è diventato prete, per stare accanto a chi soffre perché non si sentano soli: una decisione presa quando con la madre andò a cercare il padre sotto le macerie di un bombardamento…. “C’è un passo bellissimo nel vangelo, in cui una donna che ha perso un figlio chiede a Dio ‘Aiutami nella mia incredulità’… hai capito Lucia?”. Ma che cos’altro deve capire Lucia?

  • 17.59

    Lucia è qui a nome delle vittime del terremoto che non vogliono lasciare la loro terra: vivono tutti in tenda e ha intorno tutta la comunità. “Ognuno ha perso qualcuno, qualcosa. Lì senti che c’è ancora qualcosa da fare, altrimenti la sensazione è di abbandonarli. Loro hanno scelto di vivere ad Amatrice, li ho sepolti ad Amatrice…”

  • 18.00

    La Perego ha detto che hanno contattato Vasco Errani che ha risposto, colpito dalla sua storia: rinnova l’impegno nella ricostruzione dei centri storici lì dove erano. “Lo faremo con rigore, trasparenza, impegno, nel rispetto delle persone e ricordando chi non è più con noi”. L’impegno Errani lo aveva già preso.

  • 18.04

    Intanto il sindaco arriva a casa di Marco e Graziella. Spiega che aveva studiato la situazione e già due mesi fa erano stati accolti nel suo studio e gli aveva trovato lavoro alla signora in una lavanderia industriale, ma che poi ha lasciato per motivi di pressione.

  • 18.07

    Il sindaco dice che da qui a martedì non può fare neanche il mandato in banca, ma che lunedì in giunta delibererò il contributo straordinario, da 500 a 1000 euro, per l’affitto. Magari intercede col padrone di casa se può aspettare in attesa del contributo per l’affitto. Specifica, però, loro erogano servizi per tutti i cittadini in queste condizioni. Bravo e preciso il sindaco. Insomma la loro situazione era sotto controllo e anche seguita dagli assistenti sociali.

  • 18,09

    Arriva anche una telefonata di una signora di Modena che cerca una coppia per lavorare in campagna.

  • 18.10

    L’angolo gossip, ancora con la signora Carmela e con direttori di giornali rosa. Primo servizio, su Emma e poi su Alena Seredova che ha ritrovato l’amore.

  • 18.14

    “Donne vip, un consiglio: quando avete un figlio non vi sbilanciate subito con “questo è papà…”… Chist’ è ‘n’amico e po’ verimm…”: il consiglio di Carmela, in fondo, non è sbagliatissimo.

  • 18.15

    C’è anche Conticini a parlare di famiglie allargate, di figli di coppie gay; in studio anche la direttrice di Eva Tremila e Igor Righetti.

  • 18.15

    Servizio su William d’Inghilterra, che confessa che mamma Diana gli manca. Si passa anche alle nozze di Insinna, con un volo pindarico notevole, devo dire. Servizio e commento, con tanto di retroscena sulle vicine nozze con una ragazza austriaca.

  • 18.21

    Si passa al matrimonio di Crystel Carrisi.

  • 18.24

    Righetti si mette la crema sulle mani perché la ‘felicità’ e la zuccherosità di Al Bano e Romina gli fa venire l’orticaria. Poi se noi commentiamo, argomentando quel che scriviamo siamo acidi, cattivi, livorosi e a libro paga di qualcuno.

  • 18.25

    Loredana Lecciso non è andata? E’ stata invitata? Ha scelto di non andare? Mi si nota più se vado o non vado? Comunque – ne convengo – ha fatto bene a non andare.

  • 18.29

    Pubblicità.

  • 18.33

    Diciamo che si è fatta una certa e si potrebbe anche chiudere. Comunque si continua con il gossip o comunque con storie più leggere, come i 97enni Aldo e Nella, sposati da 75 anni. E ancora insieme. Ma sono bellissimi! Uddio, lui va in deltaplano. Ma ‘ndo si firma?

  • 18.36

    Uddio, l’esperto di neuroscienze Enrico Banchi – ospite fisso – ci spiega cosa succede nel cervello di un uomo e di una donna in coppia. “Se volete rimanere sposati 70 anni dovete produrre certi ormoni”: sì, figlio mio, ma se ormai lo schifo a distanza, qua’ ossitocina? Ma perché vogliono strafare? Perché l’esperto di neuroscienze? Vabbé, spiega che il cervello dell’uomo e della donna sono diversi: Ah però, questo è interessante: il cervello dell’uomo si accende solo se nei primi 26” del discorso della femmina l’uomo di sente utile, Dice che bisogna dire: “Ho bisogno che tu….” MA FIGLIO MIO, OGNI VOLTA CHE L’HO FATTO, LA CONTROPARTE SI E’ FINTA MORTA! PS. vedetevi The Affair.

  • 18.40

    E la prima finisce qui. Buona la prima. Ci sono dei difetti autoriali, ma che sono – mi sa – propri dello stile della Perego: penso al prete e al neuroscienziato. Due cose totalmente diverse, ma riassumibili in una espressione: voler strafare.

Parliamone… Sabato | Prima puntata | Anticipazioni

paolaperegointervistatvblog

Paola Perego torna al timone di un contenitore pomeridiano, ma questa volta di sabato: debutta oggi, 10 settembre 2016, Parliamone… Sabato, in onda alle 16.45 per raccontare storie di gente comune e di celebrities. Un programma in diretta, trasmesso dallo Studio 3 di Via Teulada in Roma, definito un vero e proprio people show, con vicende di gente comune che si racconta e si confronta e temi di attualità. Non mancheranno ospiti e interviste a personaggi famosi. Inutile dire che il contenitore cerca di ‘rosicchiare’ ascolti al principale competitor, Verissimo, condotto da Silvia Toffanin e che tornerà su Canale 5 sabato prossimo. Ma questa è un’altra storia.

Parliamone… Sabato | Come seguirlo in tv e in streaming

Il programma va in onda ogni sabato pomeriggio su Rai 1 dalle 16.45 alle 18.45, giusto prima di dare la linea al game del preserale. E’ possibile vederlo in live streaming sul portale Rai.tv, dove sarà poi disponibile on demand. Andrà in onda fino al 3 giugno 2017.

Parliamone… Sabato | Second screen

Il programma non ha (ancora?) un proprio sito, né propri profili social. Si può far riferimento alla pagina FB di RaiUno e al suo account Twitter, con hashtag #ParliamoneSabato. Per contattare la redazione si può inviare una email a parliamonesabato@rai.it oppure chiamare il numero 06-33179919.