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Fuori gli Autori II – Davide Tappero Merlo a TvBlog: La storia al centro di tutto

Oggi esce su TvBlog Davide Tappero Merlo

di Hit
pubblicato 22 Agosto 2016 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:17

Young Blood Award 2011 nella categoria video, Best Director Premio Videoclip Indipendente Italiano 2010. In qualità di autore, sceneggiatore, copywriter o creativo ha lavorato per:MTV, La7, Deejay TV, Comedy Central, Nickelodeon, Mediaset, Endemol, Sky, ING Direct, Unilever, Nokia, Samsung, Unilever, Universal Music, UEFA Champions League, Tim, Electronic Arts, Gazzetta dello Sport, Mondadori, 360°Playmaker, Bonsaininja Studio, G-Com, Accurat. Insomma una carriera piena di cose per l’ospite e padrone di casa odierno della nostra rubrica estiva “Fuori gli Autori II” Davide Tappero Merlo.

La storia al centro di tutto

Non mi ritengo una persona scaramantica, mi rendo conto tuttavia di esserlo ogni volta che mi viene chiesto di scrivere una mia biografia. Sento odore di coccodrillo, anzi auto-coccodrillo.

La mia carriera d’autore ha seguito un percorso sghembo, un po’ rabdomante. Ho cominciato come direttore creativo in agenzie di comunicazione e quando sono arrivato alla tv la sensazione è stata quella di uno che si presenta ad una festa con invitati già ubriachi e camerieri che iniziano a pulire. Nell’aria racconti nostalgici di “autoroni” che si sono comprati casa con diritti SIAE, la crisi della “vecchia tv”, internet che spazzerà via tutto etc. ma io avevo ancora molta voglia di fare festa.

Anzi per uno nato come me negli anni ’80, internet e crisi sono semplicemente l’habitat naturale in cui si è forgiata la mia generazione di autori.

La prima grande occasione mi viene offerta da Filippo Cipriano con Barbareschi Shock su La7. sono il più giovane nel gruppo degli autori che includeva anche il leggendario Flavio Andreini. È il mio battesimo del fuoco. Proviamo a sperimentare molto e scopro tutti insieme l’adrenalina della diretta e il rollercoaster emotivo dei dati d’ascolto. Mi trovo all’improvviso a gestire direttamente ospiti internazionali come Mike Tyson e Susan Sarandon: “fai tu che sei quello che parla bene inglese”.

Seguono anni di MTV in cui colleziono come autore tutti i classici di rete: MTV Days, TRL On The road, HITLIST Italia.

Dal 2013 inizio a dedicarmi soprattutto a generi fortemente ispirati al racconto della realtà come il docureality. Dopo aver guardato con frustrazione e invidia show internazionali come Deadliest Catch decido, con un avanzo di titanismo adolescenziale rimasto, che devo provare a realizzare uno programma così e se necessario anche da solo. La storia ce l’ho: un amico musicista napoletano conosciuto l’anno prima è andato in Kazakhstan e sta diventando una rockstar lì. Parto da solo per Almaty con una telecamera, filmo la sua settimana da Jim Morrison della steppa e torno a casa. Propongo una pilot a Deejay Tv, piace. Comincia l’avventura di Pascalistan. 2 anni e 30 episodi di follie in Asia Centrale in cui spesso mi trovo a fare autore, filmmaker e producer. E’ una specie di epifania professionale. Il programma diventa una specie di cult e io ho la conferma che la realtà sa sceneggiare molto meglio di me.

Oggi lavoro con la casa di produzione NonPanic del gruppo Banijay. Mi dedico soprattutto allo sviluppo di docureality e nuovi format ispirati al nuovo trend internazionale degli esperimenti sociali.
Tra i nuovi progetti che sto seguendo con più passione c’è Mister Marina, un documentario per Discovery. Ecco il teaser

Cosa succede quando come nuovo allenatore della squadra di calcio di un piccolo paese dell’Italia meridionale viene scelta una donna, Marina? Supponiamo che Marina qualche anno fa si fosse chiamata Massimo e avesse giocato come portiere uomo della stessa squadra che ora allena. Supponiamo anche che a sceglierla come tecnico sia stato Don Giuseppe, che oltre ad essere il parroco del paese è anche uno dei dirigenti della squadra. questa è la vera storia di Marina Rinaldi e dell’Ogliarese Calcio.

Credo che il lavoro dell’autore, soprattutto nel docureality sia fatto di grandi compromessi con la produzione, con la rete, con il regista, con la vanità propria ed altrui. Ho imparato che su una cosa non si deve cedere mai: la storia.
Ami la storia che vuoi raccontare? Lo stai facendo in modo onesto?
Se la risposta è un “sì” allora certamente lo spettatore lo apprezzerà, anche se è girata e montata con un telefonino.

Davide Tappero Merlo

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