Home Notizie Zoro a Blogo: “Gazebo cambia collocazione per la quinta volta. Non sono per la rottamazione a prescindere” (video)

Zoro a Blogo: “Gazebo cambia collocazione per la quinta volta. Non sono per la rottamazione a prescindere” (video)

Zoro alla presentazione dei Palinsesti Rai fra Gazebo, la striscia quotidiana e la nuova Rai. Intervista video.

pubblicato 28 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:05

“La novità è che per la quinta volta cambiamo il nostro posto all’interno del palinsesto”. Così Diego Bianchi in arte Zoro, traghettatore di Gazebo, parla della prossima stagione televisiva: il suo programma è confermato in seconda serata al venerdì ma avrà anche una finestra nel daytime intitolata Gazebo Social News: “Quest’anno il cambiamento è ancora più evidente rispetto al passato, cambiamo soprattutto fascia oraria: 25-30 minuti al giorno dal martedì al venerdì. E poi comunque una serata solita, verso mezzanotte, di venerdì. Io difendo anche i contenuti e le forme del passato, andare in onda di domenica e di giovedì non è stato un impegno da poco: partire, girare, montare, andare in diretta… però ce l’abbiamo fatta. Il prossimo anno vedremo, sono più le cose da definire che quelle definite, vanno definite tutte e riorganizzarci completamente, pur rimanendo noi stessi. L’anima ed il cuore di Gazebo rimane la stessa, al di là della fascia orario e della lunghezza della puntata”.

La struttura della finestra in daytime sarà diversa da quella classica? “Sarà sicuramente in diretta, sarà in studio. Gazebo da quel punto di vista rimane quello. E’ chiaro, andando in onda tutti i giorni, saremo molto presenti su quello che accadrà sui social network come abbiamo fatto, ma non solo quello: video, reportage, disegni, musica. Tutto verrà spalmato nelle cinque dirette settimanali, mi sembra abbastanza”.

E sulla nuova Rai: “Cambia molto nei numeri e nelle percentuali. Il dato quantitativo deve poi essere misurato con il dato qualitativo del cambiamento. Non sto parlando di niente in particolare, ma cambiare ed innovare è sempre un bene. Non sono mai stato un fan della rottamazione a prescindere, però va bene. Noi rimaniamo noi stessi anche se cambiamo ogni anno. L’importante è avere un’identità forte e riconoscibile”.